Santimone in piazza: Un comizio brutto assai

Primo comizio del candidato Sindaco de “La Città del Sele”: Una frana; Un comizio brutto assai. 

Moderati Guercio già Sindaco di Eboli negli anni ’80 e l’On. ebolitano Federico Conte, leader provinciale LEU che ha illustrato le motivazioni di una scelta civica nella prospettiva di una programmazione di comprensorio. Deludente il primo impatto con la Piazza del Candidato Sindaco della Lista “La Città del Sele” Donato Santimone. 30 minuti di comizio: 25 di “Chi so io e chi si tu” e 5 minuti di pochissimi titoli ma con l’impegno di parlare in seguito di programmi. Aspettiamo. 

Federico_Conte_Donato_Santimone_Donato_Santimone

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – In genere le aspettative della vigilia poi, vengono smentite dalla realta del giorno dopo, e qui ci sarebbe da scrivere un trattato. Ci provó Umberto Eco con uno dei suoi romanzi più belli: L’isola del Giorno prima; parlando del tempo e di quello che avveniva su una nave alla deriva e la ricerca della terra ferma, un’isola posizionata sul 24° meridiano e giù di li se quello che avveniva, nella mente dell’erudito naufrago, avveniva nel giorno prima o nel giorno dopo. Così è avvenuto per il primo comizio di Donato Santimone da candidato Sindaco, un comizio caricato di tante aspettative il giorno prima e un comizio con tanta delusione il giorno dopo e che facciamo possiamo tornare indietro per cancellarlo, superare quel meridiano e tornare indietro o accettarlo e andare avanti? Al di la del richiamo a Umberto Eco, solo lui poteva attardarsi in uno sviluppo filosofico e arricchirne il racconto, noi miserabili uomini terreni dobbiamo solo prenderne atto e se vogliamo esprimere il nostro giudizio, dopo peró aver analizzato gli eventi, dopo averli compresi, valutati, e dopo averli apprezzati o meno.

E dopo aver fatto tutte queste operazioni, oggettivamente, verrebbe da dire: Fermatevi, tornate indietro. Poiché non si può, possiamo solo dire che le nostre aspettative sono state deluse e la realtà ci ha consegnato un primo comizio di piazza brutto, bruttissimo, una frana, 30 minuti di, come si dice da noi: “Di chi si tu e di chi só io“; e se dovesse continuare cosi e si accettasse un confronto si finirebbe all’arma bianca. Intanto in 30 minuti, 25 sono stati dedicati al “parallelismo assiometrico” io sono, tu sei, gli altri 5 ad appena un cenno e solo di pochi sparuti titoli, di quello che invece ci aspettavamo avendo posto dei quesiti ben precisi affinche si individui un motivo per cobdividere un percorso, insomma da “naufraghi” di quella politica che ormai da anni ci manca e che ci costringe ad assistere a questi scontri privi di spessore politico, che purtroppo, e questa è la cosa più brutta, trasforma buone persone fino a renderle irriconoscibili rispetto al loro vissuto quotidiano e personale e ci disorienta al punto tale magari scegliendo il meno peggio o addirittura votando contro. Mai a favore.

Donato Santimone Comizio

Ciò premesso, nel mentre pubblichiamo il video integrale dell’intero comizio al link che segue:

https://www.facebook.com/donatosantimonesindaco/videos/1737419196414296/;

per modo che i lettori possano vederlo e trarne le loro conseguenze, approvandolo o magari no, non si può fare a meno di rilevare come di diverso effetto sia stato l’intervento introduttivo di Donato Guercio, già Sindaco di Eboli, fine anni ’80, che in maniera sintetica ma significativa, per non togliere spazio e tempo ai due principali personaggi politici, appunto il candidato Sindaco Donato Santimone e il leader Provinciale di LEU on. Federico Conte, ha esposto con garbo, quelle che sono le vicende giudiziarie che si contesta all’amministrazione, ma appunto non in termini giustizialistici ma interrogativi, esprimendo anche un accenno alle volontà di come si possa immaginare un futuro diverso, facendo attenzione anche a trasmettere all’elettorato un ventaglio di proposte da entusiasmarle e catturare il loro consenso, proposte invero ancora “nascoste”, obnubilati come si è, nel volere a tutti i costi uno scontro muscolare e semmai manicheo schierandosi dalla parte dell’onesta e mettendo tutti gli altri dalla parte della disonestà.

Donato Guercio Comizio Santimone

Di respiro diverso, più incentrato su politiche locali ma di contesto territoriale, quello dell’On. Federico Conte, il quale ha dato corpo ad un possibile futuro politico e programmatico che suggerisce scelte comuni con le Città vicine individuate come “Area vasta“, allo scopo di poter “gareggiare” anche alla luce delle nuove disposizioni legislative per catturare finanziamenti ed essere competitivi rispetto alle altre aree geografiche della provincia di Salerno. E anche Conte dedica un passaggio a quello che egli definisce “sistema di potere” dell’Amministrazione Cariello. E a tale proposito fa cenno alle sue informative inviate al Consiglio Superiore della Magistratura, informative che POLITICAdeMENTE in altre occasioni non ha condiviso, ritenendo che gli organi preposti verso i quali si sarebbe dovuto rivolgere per denunciare comportamenti, atti e sodalizi criminali alla Procura della Repubblica e al Prefetto, e semmai inviare una Interrogazione al Ministro dell’Interno Lamorgese, piuttosto che ad un organo di autotutela della Magistratura, se non per denunciare un immobilismo colpevole della Magistratura locale.

Federico Conte-Comizio

Ciò detto, ritornando al poco appassionato e convincente comizio di Santimone, va detto che un certificato del Casellario Giudiziario non è affatto un metro di valutazione tranne che non vi siano condanne, che tra l’altro renderebbero ineleggibile e per alcune condanne addirittura incandidabili chicchessia, precisando per onore della verità, che un processo in atto non equivale ad una condanna certa, atteso che i tre gradi di giudizio sono la garanzia di un giusto processo e che nessuno può deliberatamente sottrarsi tranne ricorrere a eventuali prescrizioni anche queste previste dal nostro Ordinamento Giudiziario. In più in un Paese come l’Italia e in una regione come la Campania ormai e purtroppo la Camorra o le Camorre si servono di gente sporca che è talmente sporca da fare schifo alla schifezza ma con un certificato di carichi pendenti immacolato, e nella nostra Piana del Sele vi è un bel poco di questa merdaccia che si sta impossessando di centinaia di Aziende Agricole che fanno miliardi e sfruttano immigrati mentre inquinano i nostri corsi d’acqua, le nostre terre, il nostro mare e magari vengono indicati anche come esempio e ringraziati, e si badi bene, la “settentrionalitá” non è una garanzia di immunità.

Intanto aspettiamo come annunciato da Donato Santimone che nei giorni a venire tutti insieme o poco per volta ci dica non “Chi sei tu e chi sono io” cosa intenderebbe fare nella ipotesi in cui vincesse le elezioni comunali. Tuttavia è giusto fare delle precisazione in merito ad alcune realizzazioni del passato. Per amore della verità le programmazioni che ancora oggi rappresentano gli unici interventi significativi realizzati nella nostra Città negli ultimi 35/40 anni come egli si è voluto attribuire, circa il Palazzetto dello Sport e lo Stadio Dirceu, ai quali io aggiungo i Palazzi Monumentali di Sant’Antonio, San Francesco, la Tangenziale, l’avvio della ricostruzione post sisma, l’approvazione del Piano di Recupero successivamente ignorato, e le prime gare andate deserte (per Camorra e per ben due volte), nonostante l’impegno profuso con atti certi di sequesto portati avanti prima dal Giudice Antonio Feleppa allora Pretore di Eboli e poi da altri fino a giungere poi a Rosania che fortunatamente riuscì a portare a termine con le demolizioni e da allora il deserto.

Complesso Monumentale san Francesco Eboli

Ebbene in quegli anni anche io ho avuto degli avvisi di garanzia sebbene quelle corpose azioni politiche e amministrative, e uno addirittura per aver realizzato per delega del Consiglio comunale un Presidio di legalità con la istituzione di una postazione dei Vigili Urbani per evitare si rioccupassero abusivamente quei terreni e si realizzassero altri manufatti abusivi, ebbene erano gli anni ’80, erano gli anni di grandi programmazioni che tranne quella esperienza di “compromesso storico” compiuto dai miei cari amici ma avversari politici: Il defunto Gerardo D’Urso e Vincenzo Aita; che poi aggiudicarono l’appalto alla ditta di Giuseppe Soglia. Aggiudicarono, non programmarono come per tutte le altre questioni elencate in precedenza, e tra quella programmazione e la realizzazione sono passate diverse Amministrazioni comunali, tra le quali anche quella di Donato Guercio prima di giungere a quella di Rosania, nella quale ha dato il contributo anche Santimone.

Eboli-Palasele

Ebbene quando quelle opere: Palazzetto dello Sport, Campo Sportivo, Sant’Antonio, San Francesco e via di seguito; sono state inaugurate non avemmo nemmeno l’invito e non lo ebbero nemmeno quelli che ieri sera erano sul palco sebbene ne fossero stati anche loro o chi per loro i promotori. Ebbene ancora, sebbene tra i promotori e poi sostenitori prima da assessore all’Urbanistica e poi da capogruppo consiliare non ho mai incontrato, se non con gli atti, Peppino Soglia, gli altri si, cosa si sono detti? Lo sa solo Soglia e purtroppo non può più parlare.

Ma quella è tutta un’altra storia e non si può mescolare con questa per tanti motivi, anche perché nel frattempo di acqua ne è passata sotto quei ponti, peccato che nella nostra Città si è poi appantanata e su quelle sponde c’è ancora chi l’ha vissuto quel tempo, e possiamo anche prendere atto con piacere che oggi chi lanciava quelle monetine e chi le riceveva hanno superato quelle differenze e quelle motivazioni e stanno insieme, solo gli stupidi non cambiano mai idea, ma non ci si dica che si è rimasti sempre dalla stessa parte, perchè si appartiene a una certa scuola politica.

Per carità, senza far riferimento a nessuno ma facendo una riflessione generica, certo tutti siamo andati a scuola ma ovviamente c’è chi ha studiato e chi no e c’è chi è più intelligente e chi no, chi ha avuto maestri anche non bravi ma maestri e chi invece non ne ha mai avuto. Qui sta la differenza e chi dice di aver avuto una scuola e un maestro, deve sapere che in politica non si hanno nemici ma avversari, competitor come si dice oggi, e Berlinguer non ha mai usato linguaggi giustizialisti nei confronti di Andreotti. Ora ci aspettiamo un programma

Foto gallery

Federico Conte-Comizio
Donato Santimone Comizio
Comizio Donato Santimone
Sanmartino-Comizio Santimone
Donato Guercio Comizio Santimone
Comizio Santimone 1
Comizio Santimone

Eboli, 5 settembre 2020

7 commenti su “Santimone in piazza: Un comizio brutto assai”

  1. Foto del pubblico? Nemmeno il video inquadra mai il pubblico……
    Santimone è riuscito quasi a superare Cuomo quando disse che aveva portato il cantagiro ad Eboli.
    Santimone non ha trovato il tempo , occupato dagli sproloqui, per parlare della sanità.
    In entrambi i casi era presente il principe del foro , onorevole , avvocato Federico Conte il quale , stavolta, ha voluto prendersi la scena parlando per ultimo.
    Come fa Conte , onorevole , avvocato principe del foro a non sapere che la Città del Sele come lui l’ha definita e cioè un’unione di comuni è irrealizabile?
    Lo sa Santimone che si è candidato a sindaco con una lista che porta questo nome e che ha questo scopo che non si può fare?
    I poveri candidati lo sanno?
    Cariello presumo che non lo sappia e men che meno lo sanno i fior di avvocati di cui si circonda.
    Egli non ha bisogno di saperlo per vincere ma è singolare che passi un messaggio di questo tipo senza che nessuno si sia preso la briga di andarsi a studiare le norme che regolano la materia.
    In conclusione Santimone che faceva parte di coloro che , non so se fosse fisicamente presente in quel momento ma non mi sorprenderebbe se ci fosse stato , lanciavano le monete contro Carmelo Conte durante un comizio dell’epoca di tangentopoli, ha scelto come mentore il figlio che , oggi , propone come proprio cavallo di battaglia politico agli ignari elettori qualcosa di irrealizzabile.
    Inadeguati!
    Cariello, che non capirà nemmeno di cosa sto parlando, non solo è inadeguato ma si circonda di persone ancora più omadeguate e incompetenti.
    Di seguito una sintesi delle norme sull’unione di Comuni :

    La riforma del 2000 si rese necessaria per correggere e migliorare quelle parti della legge 142/90[6] che si erano dimostrate, nell’esperienza pratica, oramai insoddisfacenti ed inadeguate. Lo scopo era quello di dare più forza all’azione amministrativa, con particolare attenzione ai comuni di piccola entità demografica, ritenendo essenziali le dimensioni degli enti locali, in relazione al maggior numero di funzioni loro affidate (grazie all’autonomia statutaria di cui essi godono).

    I comuni, secondo l’originaria impostazione della legge 142/90 (dal combinato disposto degli artt. 11 e 26), potevano richiedere la fusione immediata (art.11) oppure dar vita alla forma associativa denominata “Unione di comuni” (art.26), la quale costituiva la prima fase del procedimento di fusione. L’art. 26 di questa legge, contenuto nel capo VIII, dedicato alle forme associative, stabiliva che:

    l’Unione costituisce una forma associativa, realizzata tra enti finitimi, appartenenti alla stessa provincia.
    ciascun comune partecipante deve avere una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, ma è ammesso che possa far parte dell’Unione non più di un comune con popolazione compresa tra i 5.000 ed i 10.000 abitanti.
    L’Unione viene costituita “per l’esercizio di una pluralità di funzioni e servizi”.

    L’Unione tende quindi ad assumere un carattere polifunzionale, spettando all’atto costitutivo ed al regolamento la delimitazione effettiva dell’ambito di attività ad essa demandate.

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  2. Il giorno del comizio arrivò, se di comizio si può parlare, solo vedere quei quattro ragazzini tristemente allineati dietro a Santimone e Conte mi ha fatto tanta tenerezza, ma se si organizza un comizio: si argomenta, si progetta, si coinvolge. Ieri sera anche se a debita distanza ho ascoltato una sterile esposizione del nulla con un finale che ci ha richiamato al sistema Cardiello. Abbiamo assistito ad un comizio di perdenti senza idee con unica soluzione per carpire l’attenzione dei quattro presenti che non fossero parenti e familiari dei candidati attaccare il Sindaco uscente, la strada intrapresa porta direttamente a scattere contro un muro.

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  3. Santimone, radical chic alla Bertinotti. Il millantato credito è un reato penale. Con i comizi si perdono i voti .(certificato da fatti realmente accaduti.

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  4. Secondo me il conto non torna. Questa candidatura è un grande bluff. Per ora sono riusciti a far guardare il dito e non la luna. Federico non è stupido, e la Caporetto di Santimone e del listone gli serve (comunque). Ma questo lo sa solo Conte.
    Vedo poco di politico e molto di personale.

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