Condoni rigettati i ricorsi sulla fascia costiera, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Battipaglia.
La Sindaca di Battipaglia Cecilia Francede: “Continua l’operazione di ripristino della legalita’ sul territorio comunale e sulla fascia costiera in particolare“. L’Assessore Davide Bruno: “Prosegue l’opera di difesa della fascia costiera e dell’area pinetata contro gli abusi e a difesa della legalità come presupposto fondamentale dello sviluppo turistico“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «Continua l’operazione di ripristino della legalita’ sul territorio comunale e sulla fascia costiera in particolare. – Dichiara la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese – Le due sentenze del Consiglio di Stato, che la stampa ha rilanciato in questi giorni, e di cui l’amministrazione era già a conoscenza, che hanno visto rigettatare i ricorsi contro la decisione del Comune di Battipaglia di concedere la sanatoria a due strutture costruite abusivamente sul demanio nella nostra fascia costiera, rappresentano un tassello fondamentale in quella battaglia per il ripristino della legalita’ che, fin dal suo insediamento, ha caratterizzato l’azione di questa Amministrazione Comunale.
Lo stato, le istituzioni democratiche, ed il Comune per esse, vanno a riappropriarsi di quei pezzi del proprio territorio che, per anni e nel colpevole disinteresse politico e amministrativo, gli erano stati sottratti.
Le strutture abusive, soprattutto quando si tratta di diversi immobili, non si realizzano durante una nottata. Si costruiscono in periodi lunghi , durante i quali il controllo sul territorio e’ stato piuttosto ” superficiale”! Ora non e’ piu’ cosi’! – prosegue la Francese – Il Comune di Battipaglia sta imponendo una logica diversa che prevede il controllo del proprio territorio ed il rispetto delle regole. Basta con abusi, arroganza e collusioni!
Ma le sentenze del Consiglio di Stato sono fondamentali anche perche’ ci consentono di procedere alle demolizioni di tutte le strutture abusive per le quali c’e’ stato il diniego della sanatoria. – prodegue ancora la Francese – Riprendiamo quel lavoro avviato tanti anni fa sulla fascia costiera da altri comuni e che anche noi avremmo dovuto attuare da tempo. Sono stati reperiti i fondi, il progetto e’ in via di completamento, poi si procedera’ ai lavori di demolizione!
Questo intervento diventa urgente perche’ nel frattempo il discorso del ” master Plan” sulla fascia costiera, su cui Battipaglia ha dato il proprio contributo di idee e proposte, sta , ormai, in una fase estremamente avanzata! Come si puo’ redigere un progetto omogeneo su una fascia di circa 4,5 Km se occorre fare i conti con strutture pre esistenti, sorte al di fuori di ogni programmazione di utilizzo collettivo di quell’area che, a nostro avviso, rappresenta una grande opportunita’ di crescita della nostra economia, se gestita in maniera trasparente e razionale e se si guarda all’interesse collettivo, piuttosto che al proprio tornaconto personale? – conclude Cecilia Francese – Spetta alle istituzioni creare i presupposti perche’ quella progettazione possa essere realizzata nel modo migliore raggiungendo gli obiettivi preposti.
A Battipaglia questo stiamo facendo!»
Con le sentenze 4425 e n. 4527 relative a condoni negati dal Comune sulla fascia costiera per far rispettare la Zona Speciale Forestale a Tutela soggetta a vincolo di inedificabilità assoluta, il Consiglio di Stato ha confermato l’azione dell’Amministrazione del Sindaco Cecilia Francese con l’assessore allo Sviluppo Urbano Davide Bruno.
«La giustizia amministrativa dà ragione all’operato dell’Ente che con il proprio “ufficio condono” attraverso il funzionario istruttore Ing. Alfredo Tartaglia aveva provveduto a bocciare le istanze di condono affermando che la normativa dello strumento urbanistico vigente prescrive, per tale zona, il divieto di alterazione dello stato di fatto, senza prevedere alcun indice di sfruttamento volumetrico (è consentita unicamente la localizzazione di impianti sportivi non permanenti). – Dichiara Davide Bruno – Al Comune di Battipaglia viene riconosciuta la correttezza della decisione visto l’insanabilità degli interventi eseguiti in quanto ricadenti nella Zona Speciale Forestale a Tutela, soggetta a vincolo di inedificabilità assoluta. Correttamente, pertanto, l’amministrazione prima e il Tribunale poi, hanno rilevato che, in base all’art. 33, comma 1, della legge n. 47/1985, i due manufatti degli appellanti, realizzati successivamente alla imposizione del suddetto vincolo, non potevano ottenere il condono edilizio.
Nel secondo provvedimento impugnato il Comune ha evidenziato che gli interventi edilizi in contestazione non possono essere sanati perché l’area in argomento è stata riconosciuta di notevole interesse pubblico e soggetta al DM 22.7.1968 e, quindi, alla l. 1497/1939 e che, inoltre, sussiste il vincolo di tutela rientrante nella fascia di profondità di trecento metri dalla linea di battigia ai sensi dell’art. 142, I co.,lett. a) d.lgs. 42/2004. Vincoli che rendono impraticabile la sanatoria degli interventi edilizi in contestazione”. Anche qui l’impugnato provvedimento di diniego scaturisce, inoltre, dall’appartenenza (acclarata in sede di verificazione) dell’area interessata dall’intervento abusivo alla Zona Speciale Forestale a Tutela, di cui al P.R.G. approvato con decreto del Ministro dei Lavori Pubblici 30/3/1972, n. 1636. – conclude Davide Bruno – Proprio qualche settimana fa il Comune aveva presentato per la prima volta una mappatura del litorale con le zone acquisite al Patrimonio comunale a seguito di abusi, i condoni rigettati e le strutture demolite. Prosegue l’opera di difesa della fascia costiera e dell’area pinetata contro gli abusi e a difesa della legalità come presupposto fondamentale dello sviluppo turistico.
Battipaglia, agosto 2020 (articolo aggiornato alle ore 19.40 del 24 agosto 2020)