E contro il Presidente della Ferrari: Marcegaglia prende le distanze, Cicchitto spara a zero individuandolo insieme alla Fiat tra i maggiori responsabili del male.
Montezemolo: “La politica ha le sue responsabilità ma non ci si può solo lamentare, bisogna anche scendere in campo“.
SANTA MARGHERITA LIGURE – Ge – “La politica ha le sue responsabilità ma non ci si può solo lamentare: bisogna anche scendere in campo“.
Questo è il messaggio che il Presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo lancia al 40° Convegno dei Giovani Imprenditori, facendo sue le parole di Federica Guidi, numero uno dei giovani imprenditori.
Montezemolo esce allo scoperto oppure è solamente una mossa per ottenere di più dal Governo. che preso dai suoi problemi trascura le prospettive di sviluppo e i bisogni reali dei cittadini e del paese?
Sicuramente tutte e due le cose. In effetti nei rilievi dell’ex Presidente dell Confindustria c’è tutto il rimprovero possibile ed immaginabile nei confronti del Governo Berlusconi, preso come è dalla sua ossessiva battaglia contro l’informazione, la Magistratura, la Rai e tutto quello che turba i sonni di Silvio Berlusconi, perdendo l’opportunità di guidare il paese in un momento difficile per l’economia mondiale, ma non impossibile per uno dei paesi più industrializzati del mondo.
Il ragionamento del Presidente della Ferrari non fa una grinza dice dalla parte di chi sta meglio, (gli Imprenditori, i manager, il mondo della Finanza ecc.), quello che pensano e che non sanno più a chi dirlo quelli che stanno male (Operai, Pensionati, impiegati, disoccupati, cass’integrati ecc.). Dice quelli che tutti pensano e che nessuno più ha il coraggio di dire a partire dai Partiti di opposizione e sindacati in testa, facendo passare nel paese una manovra economica disperata, come una manovra necessaria ed inevitabile, che dovrebbe abbattere gli sprechi e tendere a migliorare da qui a qualche anno le condizioni economiche del paese. Una manovra che pesa tutta sulle spalle dei più poveri e che colpisce solo loro.
In effetti la difesa di questi disgraziati, i più deboli, è costretto a farla uno dei più forti, quelli contro i quali ci si dovrebbe rivoltare, che a sua volta accusa il suo sistema o parte del suo sistema per difendere i più deboli, e Montezemolo chiede che il paese si sblocchi perché si vada verso la ripresa e individua nei cittadini disperazione e disorientamento.
Un governo che da una parte continua a fare condoni e far rientrare capitali dall’estero e dall’altra chiede sacrifici bloccando pensioni, stipendi, tra l’altro i più bassi della comunità europea. Il quinto o sesto Paese più industrializzato del mondo che si mantiene sulle spalle di quattro “pezzenti” di impiegati, operai, pensionati, lavoratori a reddito fisso, mentre si assiste ad ogni forma di spreco che vanno da aeroporti personali, a opere pubbliche inutili, all’assalto sui servizi pubblici ed ora anche sull’acqua.
Ha ragione quando dice che l’Italia è un paese bloccato. E’ un Paese bloccato perché nessuno più svolge il suo ruolo e nemmeno ci pensa a rientrare nei ranghi, un paese dove tutti sono ossessionati dalla preoccupazione di perdere i propri privilegi, tanto da organizzarsi e combattersi per mantenerli, salvo poi a spalleggiarsi per consolidarli. Il mondo politico, la Magistratura e i poteri dello Stato, quello imprenditoriale, quello bancario, quello dell’informazione sono gli attori principali della rovina del Paese, sono quella casta che non si riesce più a combattere, atteso che il modo sindacale è fiancheggiatore e che quell’altro potere oscuro che sono le Mafie si contendono il territorio.
“Bisogna tornare allo spirito del dopoguerra“, dice Montezemolo, dimenticando che allora c’erano i De Nicola, i De Gasperi, i Di Vittorio, c’erano anche gli Olivetti, gli Agnelli, i Pirelli e c’eravamo noi italiani che ci siamo rimboccati le maniche e siamo andati oltre, ma c’era anche la cosa più importante: la speranza di un mondo migliore; la fiducia nel futuro; la certezza di un avvenire migliore.
E’ vero anche che i problemi non sono tutti da addebitare alla politica, sicuramente c’è un concorso di colpe, ma perché solo i più deboli devono pagare e affrontare i sacrifici per risollevare il Paese, se basterebbe solo recuperare l’IVA non pagata per chiudere il bilancio in attivo e addirittura con un disavanzo di cassa?
L’assurdo è che un affondo del genere, contro il Governo, venga da uno dei massimi esponenti, “dell’altra parte”, ma ben venga se Luca Cordero di Montezemolo con le sue riflessioni ha messo su un dibattito ed ha “turbato”, e non poco, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il Popolo delle Libertà, il centro-destra e come al solito coglie impreparata l’opposizione con il Partito Democratico in testa e i Sindacati ormai proni al potere ed incapaci di organizzare una ben che minima reazione sociale.
“Reperire le risorse e recuperare l’evasione fiscale a condizione che vengano utilizzate per abbassare le tasse. Bisogna creare un meccanismo che, dalla prima elementare in poi, premia i più bravi – E ancora il Presidente della Ferrari – “liberalizzazione e concorrenza non diventino padroni dei mercati”. – Andandoci giù duro sui politici – “Sento spesso i politici che chiedono di mettersi nei loro panni. Ma io dico a loro di mettersi nei panni dei cittadini”.
Ma queste cose perchè le dice Montezemolo e non riescono a dirle quelli del centro-sinistra e i Sindacati?
Anche se lo dicessero, ormai nessuno più li ascolterebbe, hanno perso la sintonia, il contatto con i cittadini, e poi diciamolo tutta, non sono più credibili. Rispetto alla speranza di essere difesi o quanto meno non proprio del tutto massacrati, va bene un “Guru” dell’Impresa e dell’economia: un “Guru”, contro un altro “Guru” (Berlusconi) per poter stabilire chi è il meno peggio.
Montezemolo vuole scendere in campo e invita i giovani imprenditori e i meno giovani a farlo, invita più che di scendere in campo a salire sul Ring della politica per dare il loro contributo. Lo farà, o aiuterà chi lo vorrà fare? Non lo sappiamo ancora, mentre conosciamo le reazioni, violenta quella di Fabrizio Cicchitto, che lo accoglie sul “ring” con un mal”destro” che accusa Montezemolo e la Fiat di essere i veri responsabili sempre pronti a battere cassa, ed Emma Marcegaglia, Presidente della Confindustria, che pur mantenendo ferme le sue critiche prende le distanze dal suo predecessore.
Questo è quello che è successo il 40esimo convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria a Santa Margherita Ligure, sotto gli occhi del mondo dell’impresa e della politica. In sala anche un ospite d’eccezione, l’ambasciatore degli Usa in Italia David Thorne. La sua presenza è osservare e cercare di supportare una fronda interna per contrastare i provvedimenti che i nostri alleati d’oltre oceano a stelle e strisce non digeriscono come il DDL sulle Intercettazioni.
Il tempo è vicino!
Montezemolo con fiat e soci da sempre sono stati la rovina dell’Italia tutta .
Nonsi rende conto delle manovre che il fù Giovanni Agnelli ha sempre fatto sotto tutti i governi o mi dai o metto tutti in cassa integrazione e tutti pronti a sodisfare le voglie di San Giovanni.
E ora di finirla se vuole fare il paladino metta mano al suo portafoglio chi sa forse quacuno gli crede.Ma per favore finiscila.
Montezemolo è uno str……o come Berlusconi ,si fanno le fuse per non far capire il gioco capitalistico che cova alle spalle della povera gente. in estate nella piana del sele aprira i battenti una piccola fabbrica di pomodori andateci voi Montezemolo e berlusconi ,cariello ,melchionda conte vecchio e giovane Vastola busillo il grande ed anche il mitico rosania. basta una settimana di lavoro per capire il significato del lavoro qual’è il sudore puzzare di sudore e acido di pomodori per quattro euro a fine sera. tutto questo sarebbe bello per vedere cosa ne pensano poi del lavoro del scrificio etutto altro.
VIVA la liberta viva L’Anarchia viva del mese che mi permette di sfogare la mia rabbia.
Ora il dilemma è scendo o non scendo. Scendo o non scendo. La discesa nell’agone politico del presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo sembra esser diventata più che un tormentone politico, una barzelletta. Sono mesi che l’ex presidente di Confindustria fa associazioni, tesse legami, lancia proclami, dà indicazioni su cosa deve o non deve fare il governo. Sentendosi ancora appieno nel vecchio ruolo di presidente di Confindustria, non manca occasione di intervenire sui grandi temi del momento: sì alla riforma della giustizia ma condivisa con l’opposizione, e attenzione a non cedere alla trappola della legge ad personam, altrimenti il tema non si fa solo scottante ma anche pericoloso.Il 2012 sarà l’anno della riscossa, o, come racconta il discusso film di Roland Emmerich, l’anno della catastrofe? Se facessimo parlare Montezemolo, non avremmo dubbi: nella sua Italia immaginaria “qui è già domani”. Un monito importante per il futuro. Anche se lascia non qualche preoccupazione sul nostro povero presente.O forse è solo gossip
MESSAGGIO AI BLOGGER
Ho ricevuto sulla mia mail, in forma privata, numerosi inviti a regolare meglio i forum su questo blog, l’invito esplicitamente indica in alcuni frequentatori che di tanto in tanto partecipano con post che non sono affatto attinenti le discussioni, e che invece si rivolgono solo ai frequentatori che invece vogliono discutere e partecipare interattivamente alle discussioni sugli articoli proposti.
Ho tentato in tutti i modi intervenendo e oscurando alcune frasi per evitare, quelle che io ritenevo potessero essere offese, e avrebbero fatto scadere il dibattito. Sono intervenuto direttamente su alcuni emi sono sentito appellare come uomo poco democratico. Di tanto in tanto intervengo per alimentare e moderare il dibattito ed in alcuni casi sono stato additato come sponsor di questo o quello.
Prima i post si approvavano in automatico e poi abbiamo regolato l’accesso con la iscrizione, consentendo anche l’anonimato nel Nik perché spesso i potenti non sopportano le critiche e quindi potrebbero tendere alla “rappresaglia”.
Mi viene chiesto con insistenza di ammettere solo quelli che recano le generalità vere dei blogger. Prossimamente cambieremo ancora la veste grafica e in quella circostanza chiederemo la registrazione con nome e cognome, ammettendo anche un nik diverso (per intenderci: bisognerà registrarsi con nome e cognome, ma poi se uno non che appaia, al pubblico apparirà solo il nik).
Molti hanno anche ipotizzato, che alcuni di tanto in tanto appaiono come “guastatori” per disturbare l’azione del blog e intimorire chi interviene.
Sinceramente non credo questo sia verosimile, anche perché il successo di POLITICAdeMENTE, non è legato a chi partecipa, semmai ai contenuti e poi anche al contributo che interattivamente danno, in minima parte, quelli che intervengono.
Tra l’altro solo il 30% dei visitatori viene dall’area ebolitana e della piana del Sele, il resto da Battipaglia, i Picentini, gli Alburni, da Salerno il 25%, dal resto della Regione, dall’Italia e anche dall’estero.
Solo il 35% dei visitatori si collega tutti i giorni, gli altri lo fanno saltuariamente, e la media di permanenza è molto alta (8,54 minuti).
Quindi se qualche visitatore ha questo intento, sappia che contribuisce alla crescita del blog. Nonostante tutto sta avvenendo che qualcuno vorrebbe fare il blog nel blog e questo non posso consentirlo. Qualcuno invece di attenersi alle discussioni si cimenta a “psicanalizzare” tutti coloro i quali intervengono, risultando anche fastidioso.
NON INTENDO PIU’ CONSENTIRE A NESSUNO DI INFASTIDIRE I VISITATORI, I QUALI TRA L’ALTRO NON GRADISCONO, ESSERE APOSTROFATI E TAGLIATI DA GIUDIZI CHE RIGUARDANO LA PERSONALITA’.
QUEGLI INTERVENTI INCOMINCIANO AD ESSERE DI CATTIVO GUSTO.
PERTANTO DA QUESTO MOMENTO IN POI COMMENTI DI QUEL TIPO NON VERRANNO PIU’ APPROVATI, COSI’ COME NON SARANNO APPROVATI QUELLI CHE NON SONO ATTINENTI GLI ARGOMENTI, TRANNE CHE NON SIANO IN DIBATTITO, CHE NON SIANO OFFENSIVI, INGIURIOSI, CALUNNIOSI E QUANT’ALTRO.
La democrazia e la partecipazione non può essere disturbata da chi, sventolandole a loro piacimento, diventa arrogante e limitativo dei diritti altrui.
Per Un Operaio –
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