Sulla decisione dell’ATO di non realizzare il compostaggio a Battipaglia, per il M5S spetta alla Regione l’ultimo atto.
Per i Candidati al Consiglio Regionale della Campania nella Lista del Movimento 5 Stelle Enrico Farina e Carmela Bufano: il Riscontro dell’ATO: “..un mero atto di indirizzo“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – A tenere ancora banco a Battipaglia è ancora la decisione da parte dell‘ATO Salerno di non realizzare più il sito di Compostaggio nell’Area dello STIR di Battipaglia. “La montagna ha partorito il topolino” diremmo, pensando che la decisione è stata assunta inquanto il territorio battipagliese è stato ritenuto saturo. Saturo perché vi sono oltre una ventina di impianti, tra pubblici (Stir) e privati, che a vario titolo trattano rifiuti “normali” (si fa per dire), speciali, pericolosi.
Tuttavia c’è stata una ressa tra chi se ne è attribuito i meriti di una “guerra” che ancora si deve combattere per potere assicurare alla Città di Battipaglia e a tutte le altre vicine oltre che alla Piana del Sele, un futuro migliore dal punto di vista dell’ambiente e della qualità della vita. Questa dell’Impianto di compostaggio è solo una battaglia vinta, ma solo perché da parte della Regione Campania, come asseriscono i Candidati al Consiglio Regionale della Campania per il Movimento 5 Stelle Enrico Farina e Carmela Bufano – e aggiungiamo noi, che vi è stata una ritirata strategica.
«Come candidati al Consiglio regionale della Campania, ma in primis come cittadini del Comune Capofila della Piana del Sele, – si legge in una nota pervenutaci dai Candidati al Consiglio Regionale della Campania per il Movimento 5 Stelle Enrico Farina e Carmela Bufano – apprendiamo con moderato entusiasmo la notizia che il Consiglio d’Ambito ha verbalizzato l’atto di indirizzo per l’eliminazione dal Piano d’Ambito dell’ATO Salerno della previsione relativa alla realizzazione di un impianto di compostaggio presso lo STIR di Battipaglia.
Vogliamo ricordare che il dispositivo di cui all’art. 203 comma 3 del D.lgs. n. 152 del 2006 (Codice dell’ambiente), – proseguono Farina e Bufano – chiarisce in maniera lapalissiana che tra le competenze delle ATO vi è la mera “ricognizione delle opere ed impianti esistenti, trasmettendo alla Regione i relativi dati”.
Quindi il suddetto “atto di indirizzo” non vincola in alcun modo la Regione, – aggiungono Farina e Bufano – la quale di fatto non ha esplicitato alcun passo indietro, rispetto a come ha operato nel corso delle precedenti giunte Caldoro e De Luca – orientate a fare della citta capofila della Piana del Sele il polo dell’immondizia, con oltre venti siti privati che contrubuiscono a rendere irrespirabile la nostra aria. Per noi la Piana del Sele dovrà divenire la Food Valley d’Italia, avendone tutte le potenzialità.
Come candidati al Consiglio regionale – aggiungono ancora i due pentastellati – riteniamo doveroso chiarire ai nostri concittadini che assicureremo, in maniera incontrovertibile, l’impegno per la tutela del nostro territorio nelle sedi istituzionali deputate a governarlo – così come definite dall’art 117 della Costituzione ed anche dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 214 del 23-31 maggio 2005, la quale chiarisce che:
“in più occasioni questa Corte ha avuto modo di precisare che la tutela dell’ambiente, di cui all’art. 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, si configura come un valore costituzionalmente protetto ed investe altre materie che ben possono essere di competenza concorrente regionale..”.
Quindi, – concludono i Candidati al Consiglio Regionale per il Movimento 5 Stelle Enrico Farina e Carmela Bufano – al di là di questo mero “atto di indirizzo” dell’ATO, crediamo sia necessario assicurare il nostro impegno in Consiglio regionale per garantire la massima attenzione sul tema della salute e dell’ambiente della nostra comunità».
Candidati al Consiglio Regionale per il Movimento 5 Stelle Enrico Farina e Carmela Bufano
Battipaglia, 8 agosto 2020