Il M5S e la Ciarambino: “Verdoliva indagato, che aspetta Lamorgense a commissariare Asl Na 1?”
La candidata alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino: “Gravi ombre sulla gestione degli appalti, consigliere regionale si autonomina fiduciario Soresa e ospedali Covid inutilizzati. Così De Luca gestisce l’emergenza”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – “Con nuove gravissime ombre che si addensano, ancora una volta, sulla Asl Napoli 1 e un’indagine che vede coinvolto, con l’ipotesi di concorso in turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture, il suo direttore generale Verdoliva, mi chiedo cosa ancora debba accadere perché il ministro Lamorgese si decida a commissariare la principale Azienda sanitaria del Sud e del Paese”. Così la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino.
“Da mesi – ricorda Ciarambino – sul tavolo del ministro degli Interni giace la relazione della Commissione d’accesso, da noi richiesta e ottenuta oltre un anno fa, con risultanze gravissime sulla gestione della Asl Napoli 1 e a cui oggi va aggiunto quanto stanno emergendo alla luce delle inchieste giornalistiche e giudiziarie sull’emergenza Covid. Si va dall’appalto lampo dei tamponi in un primo momento aggiudicato a un laboratorio che, senza alcuna autorizzazione, già effettuava da tempo quegli esami, a capitoli inquietanti che emergono ogni giorno sui tre ospedali modulari”.
“Nella Campania che per difendersi dalla pandemia, sulla base elaborazioni dell’Anac, ha impiegato ben 204 milioni, più di una regione duramente colpita come il Veneto, ci ritroviamo al cospetto di una gestione della cosa pubblica del tutto singolare: il consigliere regionale Cascone, fedelissimo del governatore, che, in barba a ogni norma di trasparenza, si autonomina volontario in appalti pubblici e fiduciario di Soresa, la ditta aggiudicataria dell’appalto per i tre ospedali prefabbricati che comincia a lavorare 5 giorni prima dell’uscita del bando, terapie intensive che in corso d’opera vengono convertite in reparti di degenza, opere in ritardo di tre mesi rispetto ai 18 giorni previsti e lo strano caso dei collaudi mai eseguiti che impediscono l’apertura di due delle tre strutture modulari. Al di là di quanto accerteranno le inchieste giudiziarie – conclude Ciarambino – resta un dato: 18 milioni dei soldi dei cittadini investiti in ospedali modulari inutilizzati e un’inchiesta della Procura con accuse gravissime. Questi, al momento, gli unici effetti della gestione dell’emergenza di Vincenzo De Luca”.
Napoli, 2 agosto 2020