M5S all’attacco dello sceriffo: “Ospedali Covid inutilizzabili, 18 milioni bruciati nell’operazione De Luca”.
Valeria Ciarambino candidata Governatore della Campania e il segretario della commissione Antimafia Viglione dopo la videoinchiesta di Fanpage.it: “Operare per rimettere in piedi rete sanitaria territoriale e fare più tamponi”. Ma perché non accettare i 36 miliardi UE per la Sanità. E se piove? La colpa è di De Luca.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – La candidata alla presidenza della Regione Campania Ciarambino e il segretario della commissione Antimafia Viglione dopo la videoinchiesta di Fanpage.it hanno dichiarato: “Operare per rimettere in piedi rete sanitaria territoriale e fare più tamponi”. – Non è la prima volta e non sarà l’ultima accusa che la Ciarambino indirizza in capo al Governatore De Luca, se da qui a qualche giorno pioverà per la Ciarambino la colpa è di De Luca. Ma ovviamente sta svolgendo il suo ruolo. Ruolo di opposizione mai abbandonato nel corso dei 5 anni di Governo De Luca. In questo ovviamente, come in altri casi, l’attacco viene da una videoinchiesta di Fanpage.it, e forse la Ciarambino immagina che quella testata giornalistica sia la sezione distaccata della Procura della Repubblica. –
«Non si può non essere d’accordo con il virologo Luigi Greco che, nel commentare l’ultima videoinchiesta di Fanpage.it, ha giustamente rilevato che gli ospedali modulari di Napoli, Caserta e Salerno, costati 18 milioni di euro, – dichiarano la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino e il consigliere regionale M5S e segretario della commissione Antimafia Vincenzo Viglione. – sono serviti soltanto a un’ovazione popolare all’arrivo dei tir con i moduli prefabbricati e non certo ad assistere i malati. E’ un fatto inconfutabile che a quasi 4 mesi dal bando di gara che ne affidava alla società Med la costruzione in 18 giorni, gli ospedali modulari, due dei quali non sono mai entrati in funzione, siano serviti solo a far lievitare i consensi di De Luca, non certo a sopperire alle carenze di posti letto e strumentazioni negli ospedali pubblici della Campania. Basti pensare che quando a Mondragone è scoppiato un nuovo focolaio di contagio, i pazienti positivi sono stati portati nell’ospedale di Maddaloni perché il Covid center di Caserta, già diventato un monumento all’incuria e all’indifferenza, è inutilizzabile oltre che destinato a essere smantellato, in quanto edificato su terreni privati che la Regione non ha espropriato, ma solo requisito. Dunque, sarà tenuta a restituire l’area ai legittimi proprietari”.
“Siamo fermi a 5 mesi fa, dallo scoppio dell’emergenza nessun potenziamento della rete sanitaria è stato attuato – sottolinea Ciarambino ma dimentica che la Sanità Campana è stata commissariata fino a qualche mese fa. Commissariamento mantenuto anche dal Governo Di Maio-Salvini e che sono due anni, prima con la ministra Giulia Grillo e poi con Roberto Speranza si poteva finanziare qualche ammodernamento, miglioramento, ampliamento degli Ospedali campani o pensare di costruirne nuove, nel mentre dimentichiamo che proprio la Grillo era contraria alle vaccinazioni. Questo per dire come si è affrontata la Sanità nazionale e campana. – Piuttosto che preoccuparsi di operazioni di facciata, bruciando soldi dei contribuenti, De Luca avrebbe dovuto preoccuparsi di mettere in piedi una rete di assistenza territoriale che nè lui, nè il suo predecessore Caldoro hanno mai realizzato. Se continuiamo a essere ultimi in Italia per numero di tamponi e secondi per numero di contagi in salita lo dobbiamo a questi due signori che in dieci anni hanno devastato il sistema sanitario regionale, facendoci trovare del tutto impreparati di fronte a un’emergenza di tale portata. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e operare per garantire un numero di tamponi adeguato, identificare tutti i casi e isolare i positivi, fare un piano di assunzioni in sanità con i milioni di euro già arrivati dal Governo e a cui De Luca non ha mai messo mano, e incrementare i posti in terapia intensiva, che in Campania sono ancora la metà di quanti previsti dal ministero della Salute. E’ così che si ferma il contagio, non certo con le battutine alla Crozza o, peggio ancora, con inutili operazioni che ci costano decine di milioni di euro”.
Pirtroppo per la Ciarambino e Viglione, possiamo immaginare che se De Luca non avesse fatto nulla, e non ci si riferisce solo ai Covid Center prefabbricati ma ai tanti Covid center o reparti Covid realizzati negli Ospedali campani a partire dal Caldarelli per finire a Caserta, Avellino, Benevento, Dalerno, Eboli e via di seguito, probabilmente lo si accusava di non aver fatto nulla, il fatto poi che siano vuoti, noi aggiungiamo: meno male.
Di qui ricorderemmo non alla Ciarambino, che sicuramente continuerà nel suo modo scandalistico di fare opposizione ma a Viglione di fare pressione verso i suoi colleghi parlamentari di agguantare quei 36 miliardi che l’UE ha messo a disposizione dell’Italia utili alla Sanità per costruire nuovi Ospedali, guarda caso, proprio nel mezzogiorno d’Italia e quindi anche in Campania, che è la regione più popolosa del Sud. È possibile? O si vuole dare a De Luca il vantaggio di accusare il M5S che è contro il Sud?
Napoli, 29 luglio 2020