Pubblicata in ebook la seconda parte del lavoro “La grafia dell’amore e dell’odio e….” della scrittrice Bianca Fasano.
Amalfi: Betrice Arpino intervista la scrittrice Bianca Fasano sulla sua ultima opera: “La grafia dell’amore e dell’odio e altri metodi di conoscenza dell’essere umano”; edita dall’Accademia dei Parmenidei.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
AMALFI – Pubblicata in ebook la seconda parte del lavoro, edita dall’Accademia dei Parmenidei: “La grafia dell’amore e dell’odio e altri metodi di conoscenza dell’essere umano“; della scrittrice Bianca Fasano che per l’occasione, ad Amalfi, ha rilasciato una significativa intervista a Betrice Arpino, intervista in chiave confidenziale, discorsiva ma profonda ed interessante rispetto ad uno spaccato di sentimenti profondi e leggeri che con semplicità riesce a rappresentare nella sua opera.
D:- “E’ venuta ad Amalfi per riposare qualche giorno dopo la pubblicazione della seconda parte del suo lavoro “La grafia dell’amore e dell’odio ed altri metodi di conoscenza dell’essere umano?”
R:- “Ne avevo proprio bisogno. Amalfi, come lei ben sa, mi ha accolto anni fa come insegnante presso il liceo scientifico. Vi insegnavo Disegno e Storia dell’arte”.–
D): – “Ancora il cognome Moriniello, nella copertina?” –
R): -“E’ quello di mia madre, di discendenza spagnola dai “Molinos di Granada”. Mi distingue.
D): – ”Ha poi trovato l’elemento umano nelle sue grafie? La nuova svolta che cercava?”-
R):- “In questo mio lavoro, che segue il precedente e si assume l’incarico di insegnare, provo a lanciare ad altri il dardo: trovare i segnali dell’amore e dell’odio nelle grafie, le inquietudini, il modo unico e personale con cui ciascuno si confronta con il mondo, le complessità che si rilevano nel vivere quotidiano. I grandi della grafologia ci hanno lasciato segni, li ho ricercati anche nel mio “Grafia suicidaria. Studi”. La grafologia si è occupata, difatti, anche della possibilità di scoprire nella grafia di un suicida, se vi fosse un (o più), segnale preciso, che accomunasse la scrittura (biglietto di addio o scritti precedenti al gesto), di coloro che si sono tolti volontariamente la vita. Non sembra esserci. Però vale la pena di comprendere come qualcosa sia venuto fuori dagli studi dei ricercatori.”–
D: – “Lei li cerca, per salvare in tempo chi è in pericolo? Vuole scoprire nuovi segni? Insegnare altri a cercarli?
R: – “Quale grafologo non spera di incontrarne di nuovi? Indurre altri ad entrare nel mondo della grafologia, partendo dal presupposto che gli essi umani si evolvono, nel bene e nel male e anche la grafia subisce mutamenti.”–
D:-“Questa seconda pubblicazione, con la parte “da insegnante” che le compete essendola stata, è l’ultima?”-
R:-“No: Il titolo precisa “ (…) e altri metodi di conoscenza dell’essere umano.”
D:-“ Non unicamente grafologia, quindi?”-
R:-“No. Come “Riconoscere i segni della comunicazione non verbale vedrà un terzo lavoro di cui ho già una parte completata e molte idee da valutare.” –
D): – “In che modo si svolgerà?”-
R): – “Allo scopo di spiegarne l’indirizzo faccio riferimento alla serie tv americana dal titolo “Lie to me”. Chi l’ha vista, ricorderà che l’attore, Tim Roth, vi interpreta un personaggio caratteristico, considerato nell’ambito della serie, un grande esperto in espressioni facciali. Ci si rifà al lavoro di Paul Ekman, per cui molte circostanze che nella fiction si fanno ascrivere alla vita personale del dottor Cal Lightman, si sono ispirate agli scritti di questo studioso.”-
D): -“Da quando tempo ha iniziato ad interessarsi di questo lato della conoscenza?”-
R) : – “Rispetto agli aspetti della psicologia umana, è connaturato. Rispetto al lavoro di Paul Ekman, ho avuto modo di conoscerli e studiarli in più occasioni, compreso nel corso degli studi di sociologia e di comunicazione e in quelli di criminologia. Mi riferisco all’applicazione dello studio delle microespressioni e altresì, quello delle posizioni che vengono assunte dalle persone in varie situazioni (anche quando queste non si stanno usando consciamente tentativi di menzogna). Aggiungo che nella vita quotidiana, anche come giornalista, questa conoscenza è risultata essere molto utile, per cui considero che l’apprendimento fornito dal mio prossimo lavoro, possa essere valido nel quotidiano a chiunque.
D:-“A quando uno spazio alla scrittura così detta “automatica di cui parla nel suo libro “Voci dal passato?”-
R:- “Mi sono impegnata negli studi della scrittura automatica e semiautomatica per quel testo di parapsicologia. Penso di scrivere un libro a parte, con una attenta verifica.
D:-“ A quando, infine, il lavoro finito?”-
R:-“E’ triste parlare di “fine di un lavoro”. Mi godo il bellissimo mare di Amalfi, farò una puntata a Minori e Majori, una visita allo studio del mio amico ceramista Vittorio Ruocco e, al mio ritorno in Napoli, dedicherò il tempo che occorre per completare (diciamo così) questa opera, cui penso da anni e considero troppo impegnativa per ridurla all’essenziale.”–
D):-“Dopo l’ebook il cartaceo?”-
R:-“Con calma: valuto gli ebook una ottima occasione di riletture, rielaborazioni e controlli mediante i lettori. StreetLib mi concede il cartaceo, come ho fatto in precedenza per altri miei libri, quale “Appunti di sociologia”.-
D:-“Amalfi, Majori, Minori, tutta la costiera è un posto splendido per rilassarsi. l’augurio è che il suo secondo lavoro trovi molti nuovi studenti desiderosi di mettersi a comprendere la grafologia!”–
R:-“Grazie. Spero non manchi chi desidera cimentarsi in questa utile materia senza fine. Credo di avere fatto un lavoro fruibile. Incrociamo le dita!”-
Amalfi, 20 luglio 2020