In una Battipaglia di veleni e avvelenatori arriva all’Ing. Provenza una condanna: Ha diffamato Motta.
Indipendentemente dalle assoluzioni o dalle condanne non possiamo che invitare tutti a compiere un paso indietro verso la civiltà e uscendo dalla mischia lasciare a sé stessi gli avvelenatori e i veleni, solo così ci accorgeremo di come sono sgradevoli e come si sta meglio senza di loro, per ristabilire una nuova agibilità politica.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Nei giorni scorsi gli organi di informazioni locali, anche attraverso web e social, hanno dato molto rilievo alla notizia che vedeva protagonisti due battipagliesi: L’Ing. Salvatore Provenza e l’Imprenditore Gerardo Motta; Entrambi noti sia per essere stari Amministratori della Città (Motta lo è ancora) e sia perché appartenenti al mondo delle professioni e dell’Imprenditoria cittadina. Il primo in chiave di diffamatore, il secondo come diffamato, poi finita sui tavoli di Tribunale. Vicenda che risale alle ultime elezioni amministrative di Battipaglia che vedeva tra i candidati a Sindaco anche Gerardo Motta.
A tale proposito Provenza scriveva su facebook che Motta candidandosi a sindaco aveva avuto “la faccia di c… ancora una volta“. Lo chiamava “Mottacchione“, accusandolo di “angherie, soprusi e nefandezze varie”. Questo – si aggiungeva nel comunicato affidato alla stampa a commento della condanna – è solo il primo di una serie di processi pendenti dinanzi al Tribunale di Salerno che vedono persone che a vario titolo hanno offeso Motta nell’ultima campagna elettorale.
E così il giudice monocratico del Tribunale di Salerno, G.O.P. Avv. Anna Cesarano, ha condannato il noto professionista battipagliese Provenza, che rispondeva dinanzi al Tribunale monocratico del reato di diffamazione continuata aggravata a mezzo facebook (art. 81 cpv e 595 comma III c.p.)., alla pena di 800 euro di multa e alle spese processuali, oltre al risarcimento, in favore di Motta per i danni subiti in conseguenza del reato di offesa dell’onore, liquidati in separata sede, al pagamento delle spese processuali sostenute dalla parte civile, in 1.700,00 euro. Demandando alla motivazioni della sentenza che sarà pubblicata entro 90 giorni.
POLITICAdeMENTE in generale non si occupa di cronaca, ne talpoco di cronaca giudiziaria, tuttavia lo fa in questo caso e solo dopo qualche giorno dalla divulgazione della notizia per sottolineare come nella Città capofila della Piana del Sele, il livello politico sia stato inquinato negli ultimi anni da scontri tra opposte fazioni e personali che nulla hanno a che fare con il dibattito politico, ma che hanno inquinato i rapporti e l’agibilità politica, imbarbarendo il confronto.
Una condizione che ha poi determinato una ricorrente modalità alla violenza verbale, che con il tempo ha consolidato un modus operandi, trasformando il dibattito politico più in una tensone che in un civile confronto e più che i contenuti hanno preso corpo le offese trasferendo lo scontro dai tavoli politici a quelli di un Tribunale. Di qui poi tutte le conseguenze, non ultime le assoluzioni o come in questo caso le condanne.
Ma veramente c’è chi può immaginare che questo è il terreno su cui si possa continuare ad andare ancora avanti senza pagarne le conseguenze?
Indipendentemente dalle ragioni e dai torti e senza entrare nel merito dei fatti che hanno determinato un percorso processuale, val la pena ricordare che se attraversiamo un periodo così decadente, è proprio perché si intravede nell’avversario politico il nemico, ed inquanto tale da abbattere, se poi si è prevalenti si vuole imporre le proprie convinzioni e le conseguenze delle proprie scelte, e se al contrario si è “soccombenti” (politicamente parlando), per demolire chi prevale si utilizza il sospetto, la denigrazione, l’ingiuria, e di qui l’imbarbarimento.
A Battipaglia non succede niente altro che non accade nelle Città vicine, a livello regionale e nazionale, e se di certo non andiamo fieri di come spesso nel Parlamento Nazionale con la caduta dei veli ci appaiono nelle loro nudità i nostri inadeguati rappresentanti politici, non possiamo altro che invitare tutti a compiere un paso indietro verso la civiltà e uscendo dalla mischia lasciare a sé stessi gli avvelenatori e i veleni e solo così ci accorgeremo di come sono sgradevoli e di come si sta meglio senza di loro.
Battipaglia, 19 luglio 2020