Ecco la Sanità e il PD secondo De Luca che non ci piace. Quando il Lupo perde il pelo e coltiva il vizio.
L’accusa di Femiano (PD): “Partito senza regole indebolito da Liste senza criterio. Incarichi a incapaci e senza titoli. Non voglio essere complice del disastro del PD in Campania, chiedo l’intervento del Partito nazionale prima che sia troppo tardi“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – “Il Lupo perde il pelo ma non il vizio“, recita un antico proverbio riferendosi a chi per quanto possa mostrarsi bene poi resta sempre lo stesso ancorato alle sue inveterate abitudini. La letteratura è piena di proverbi o locuzioni che dicono la stessa cosa, come ad esempio quella dello “Scorpione e della Rana“, o altrimenti un’altra che calza più di tutte le altre alla circostanza che recita: “Le mani dei servi lasciano le impronte dei padroni“. Ma di quali “padroni” e di quali “servi” parliamo? Sicuramente di quei “padroni” che se ne strafottono delle regole, fanno e fanno fare quello che vogliono, quelli che sono allergici alle regole e ai confronti, figuriamoci alle critiche; Sicuramente di quei “servi” che ubbidiscono compiaciuti senza fiatare e che talvota anche senza ricevere un ordine lo immaginano e lo eseguono in stile compiacimento al “padrone”. È il caso di Vincenzo De Luca, della Sanità, dei Direttori Generali, dei concorsi, delle nomine dei primari, dei Candidati, delle liste, delle alleanze?
Sicuramente tutte queste cose e altro ancora sono il o i casus belli che hanno fatto insorgere Raffaele Femiano, il “Pasionario” salernitano di Battipaglia, dirigente Regionale e componente della segreteria Provinciale del PD, ma senza potere e tanta voglia di voler un Partito Democratico, plurale e aperto ma anche attento ai processi politici che investono la società e soprattutto trasparente nei suoi percorsi?
«Ormai siamo alla follia più becera nel Partito Democratico in Campania, laddove non si rispettano nemmeno le regole più elementari di Democrazia! – esordisce Raffaele Femiano – Segretari di Federazioni che rispondono solo al Candidato Presidente e a null’altro, il Partito Nazionale fa finta di non vedere e non sentire.
Tanto che non rispondo ne alle richieste ne ai ricorsi che vengono fatti dai propri dirigenti e dagli iscritti, anzi se ne fregano! Deputati e gli stessi Segretari che fanno campagna elettorale in appoggio a candidati di liste civiche. – prosegue Femiano – Il programma elettorale che lo stanno scrivendo con le tribù “Berbere Tuareg” tranne con il Partito di maggioranza Relativa, richiesta fatta più volte dallo scrivente agli organi preposti.
Il Governatore sta cucendo addosso incarichi di Primari, non ultimo le nomine al Moscati di Avellino senza rispettare le regole concorsuali, a danno di chi ne ha titoli e capacità. – prosegue ancora Femiano riferendosi alle nomine dei Primari alle Unità operative Complesse di Neurochirurgia, Urologia, Ematologia e Radiologia., dell’Azienda Ospedaliera di rilievo Nazionale “San Giuseppe Moscati” di Avellino, pare conseguenza di un avviso pubblico prima sospeso, poi annullato e poi bandito in tutta fretta. – Continua a difendere Direttori Generali e Direttori Sanitari delle Asl, della Campania senza nessuna valutazione, anzi più sono incapaci e più li difende, a danno magari di chi ha svolto il ruolo con integrità e capacità professionali indiscusse, penso al DG, Mario Forlenza, e mi fermo qua.
Insomma Vincenzo De Luca, si è messo in testa di fare il comandante in capo di un esercito di mercenari Acefali. – continua ancora lo zingarettiano Femiano puntando il dito accusatore sul Governatore e il suo sistema – Sta di fatto attuando lo svuotamento del Partito Democratico in Campania, con la complicità di gente che non ha ne arte ne parte.
Poiché sono sempre stato un uomo di partito e ho rispettato le regole in primis, non intendo più essere complice di un disastro del PD, nella nostra Regione. – conclude Raffaele Femiano dirigente Regionale e componente della segreteria Provinciale del PD – Chiedo l’immediato intervento del responsabile Nazionale dell’organizzazione e enti locali, prima che sia troppo tardi».
Un intervento significativo quello di Femiano, che segue di poche ore l’altro intervento critico di Pietro Antonacchio della Cisl-Fp di Salerno che a sua volta lamenta l’abbandono totale nel quale sono finiti gli operatori della salute, i quali da eroi sono passati nel dimenticatoio, dal momento in cui non viene riconosciuta loro nessuna premialità. E proprio li a Salerno nel regno di De Luca, premialità a parte, va registrato lo stato di abbandono in cui versa il Ruggi (un cesso truccato da Ospedale) e lo stato confusionale in cui versano molti reparti, interessati da scontri intestini tra medici e Primari, Primari che cercano di tirare in ballo anche Direttori di Cattedra. Scontri rivolti più a conquiste posizioni di prestigio personale piuttosto che di affermare il valore delle ptestazioni delle singole discipline, facendo salvi, fortunatamente, i Dipartimenti universitari, che oggettivamente si distinguono, nonostante le promiscuità e le commistioni con i reparti ordinari, al contrario, vocati al ribasso.
Un attacco quello di Femiano pieno di passione che però mette in evidenza, come un Partito come il PD sia prigioniero e condizionato da una supremazia di un Sistema politico piegato alle volontà del Governatore De Luca, e ancor peggio dei suoi fidi “scudieri” e come questa condizione piega o neutralizza ogni slancio spontaneo e disinteressato, facendo spazio ad una organizzazione para militar-politica. Organizzazione però che usa di volta in volta il PD “ad usum delphini“, ma che ci dissemina sul territorio un bel pó di personale politico, del quale ne faremmo volentieri a meno e comunque usano spazi che potrebbero essere occupati da persone più capaci. “Minus habens” disse un bravissimo e caro amico, medico e professore Universitario.
E se magari a Salerno nella Sanità succede che la Torre Cardiologica ha due Primari, facendo ridere l’Italia, più il Direttore di Dipsrtimento Universitario, dei quali uno è il disinteressato Enrico Coscioni per caso (sic) ex Consigliere Regionale ed ex componente della 5^ Commissione (Sanità), consulente della Sanità di De Luca. Nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno per ogni specialistica vi sono due Primari uno dei quali è Direttore di Cattedra. Si comprende come sia difficile ogni relazione e come sia impossibile una univocita’ di conduzione dei reparti. Ad Avellino invece, se quello che denuncia Femiano circa i concorsi, che pare abbiano avuto percorsi tortuosi, solo per escludere deliberatamente chi avesse merito e Titoli, sia vero è gravissimo, e non basta solo un intervento della Segreteria Nazionale, che invece dovrebbe sorvegliare sul Partito e su chi ne fa parte, evitando anche che si costruiscano Liste Civiche per garantire l’elezione ai propri fidati.
Insomma, se il lungo lockdown ha ribaltato gli scenari e ha determinato un cospicuo vantaggio a De Luca sui suoi competitor, questo vantaggio non può trasformarsi in una “dittatura”, che tra l’altro viene fatta passare come del PD nel mentre il PD stesso ne è vittima. Quel che più preoccupa è che i riflessi di questa dittatura ricadono sulla qualità della Sanità, che non può essere immaginata funzionale solo alla sistemazione qua e la di qualche primario, ne talpoco può essere rivolta contro i cittadini nel momento in cui è del tutto ignorata la questione professionale, la bravura, quella che fa la differenza e che è stata determinante in questo lungo lockdown e che ha fatto cappottare il sistema sanitario lombardo, il piu ricco d’Italia e che al contrario ha messo in evidenza la bravura dei nostri medici del Pascale, Paolo Ascierto in testa. Ma attenzione non confondiamoci, per un Ascierto ci sono tanti ciucci, ma ciucci, ciucci.
Salerno, 16 luglio 2020