Un Tribunale ordinario a Eboli: Per la sua istituzione, il Sindaco Cariello scrive al Ministro della Giustizia Bonafede.
Il Primo cittadino di Eboli Cariello facendosi interprete di cittadini e delle associazioni forensi della Piana del Sele, Cilento e Vallo di Diano, sollecitando l’attivazione del presidio giudiziario, che costituirebbe un avamposto di legalità e fonte di fiducia e sicurezza per i cittadini di un comprensorio ampio, oltre che di Eboli.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Un Tribunale ordinario autonomo ad Eboli che garantirebbe il necessario presidio per un comprensorio vastissimo di centinaia di migliaia di residenti. A chiederlo è il sindaco, Massimo Cariello, con una lettera indirizzata al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, nella quale il primo cittadino elenca esigenze del territorio e benefici per le comunità.
Il primo cittadino di Eboli Cariello si fa interprete non solo delle esigenze dei cittadini, ma anche delle necessità degli operatori, come sottolineato recentemente dal presidente dell’associazione forense Igino Cappelli di Sala Consilina, Antonello Rivellese, che per l’ipotesi del “Tribunale del Parco” si è detto d’accordo, purché la sede sia individuata ad Eboli. Ed è campagna elettorale. Ma indipendentemente dalla scadenza elettorale, la vicenda della Riforma della Giustizia e della rete dei Tribunali in Italia, a seguito della Spending Rewiev, a subito tagli orizzontali che hanno complicato ed affollato quelli che sono rimasti, ma hanno anche allungato, visto l’affollamento delle pratiche, i tempi processuali. Insomma così come per la Sanità volendo attuare politiche di risparmio, si è soppresso centinaia di Ospedali e cancellati decine di migliaia di posti letto, la Giustizia ha subito la stessa sorte, poi poco importa se i processi, soprattutto quelli di Camorra e di Mafia si impantanano.
Nella lettera, il sindaco Cariello ricorda come la soppressione della sezione distaccata del Tribunale di Eboli e la concomitante soppressione del Tribunale di Sala Consilina abbiano sguarnito un bacino d’utenza di decine di Comuni di Piana del Sele, Cilento e Vallo di Diano, con centinaia di migliaia di abitanti, di una sede giurisdizionale penale e civile, appesantendo la sede di Salerno, già gravata da un carico di lavoro eccessivo, e creando disagi enormi alle popolazioni ed agli operatori della giustizia, costretti a lunghi viaggi verso territori lontani.
«Il Tribunale di Eboli, sezione distaccata, e quello di Sala Consilina, entrambi soppressi – ricorda il sindaco Massimo Cariello – avevano una ricaduta positiva sulla vita dei cittadini e rappresentavano occasione di risveglio civile e sociale e di sviluppo».
Nel farsi interprete delle esigenze degli ebolitani e delle tante comunità interessate, il sindaco di Eboli sollecita l’attivazione del presidio giudiziario, che costituirebbe un avamposto di legalità e fonte di fiducia e sicurezza per i cittadini di un comprensorio ampio, oltre che di Eboli.
«La Giustizia è una consolidata presenza sul nostro territorio – conclude il sindaco -, la riapertura del Tribunale sarebbe un’iniezione di fiducia per i cittadini ed un segno importante di continuità. Ma c’è di più, perché la soppressione dei Tribunali di Eboli e Sala Consilina costringe la popolazione di un comprensorio vastissimo, che comprende Piana del Sele, Cilento e Vallo di Diano, con diverse decine di Comuni, a trasferimenti e disagi per tantissimi cittadini, molti dei quali costretti ad avere quale riferimento il Tribunale di Lagonegro, addirittura fuori regione. Per non parlare dell’intasamento ed il carico di lavoro che oggi ricade sul Tribunale di Salerno, che ha accolto l’enorme mole di lavoro che in precedenza veniva smaltito ad Eboli. Appare surreale che i cittadini della parte sud di Salerno siano costretti a sopportare lunghi tragitti per le proprie necessità giurisdizionali, mentre Eboli, in posizione baricentrica rispetto ai territori interessati, sarebbe cerniera tra Vallo di Diano e Cilento e potrebbe ospitare un Tribunale ordinario che servirebbe ad evitare il disagio per centinaia di migliaia di cittadini e contribuirebbe a rendere più agile il lavoro degli altri presidi giudiziari del territorio. Gli stessi operatori valdianesi, attraverso l’associazione forense, stanno sollecitando la scelta di Eboli, perché costituirebbe un riferimento chiaro e baricentrico per tutte le comunità».
Eboli, 14 luglio 2020