Marina di Eboli: tra abbandono, stranezze e modernità, l’estate sul litorale sabbioso ebolitano è partita e va alla grande.
E tra Lidi e Spiagge Libere attrezzate strapiene, sole cocente, mare limpido e da favola (per ora), domani si inaugura il fiore all’occhiello del Comune e della Marina di Eboli, “Mare di tutti”, il Lido per persone con disabilità, e l’estate va. Va anche per gli amici a quattro zampe e tra le novità anche uno Spazio Gay friendly.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – L’estate è incominciata, la stagione balneare anche. Il lockdown è alle spalle e sembra, con tutte le “restrizione” e le raccomandazioni del caso, e nonostante tutti i messaggi terroristici dei vari esperti che in verità non ne azzeccano una, amplificati da Radio, Tv e Stampa compiacenti, le cose vanno bene o vanno meglio. Gli stranieri sono ancora pochi, ma le prenotazioni per vacanze brevi stanno facendo registrare significative riprese, i Lidi sono stracolmi, i ristoranti, pizzerie, pub e locali notturni anche, come piene sono le spiagge libere, e in linea di massima quello che si temeva, che sarebbe stato compromesso anche il Turismo, non è avvenuto: meno male; ora si attende che la ripresa interessi tutti i settori.
Se i dati generali registrano un buon inizio di stagione estiva, quelli locali non sono da meno, la Costiera Cilentana, Agropoli, Paestum e soprattutto la Marina di Eboli, sono strapiene e quest’ultima stracolma di bagnanti. E sebbene si registrano ataviche carenze riconducibili sia all’incuria e all’abbandono della Fascia pinetata, ma anche a una inefficace programmazione politica, e non di poco gli effetti dei famosi vincoli dettati dai famosi SIC (Siti di Interesse Comunitari) che hanno paralizzato ogni possibile intervento, sebbene quell’area, dal punto di vista Naturalistico, è interessante e sebbene il litorale sabbioso è stato ed è preferito da migliaia di persone, circostanza che ha fatto sorgere decine di Lidi: Dal Made in Italia, dal B38 all’Arenella per finire dal Galatea Village ai Bagni Cinzia, al Giamaica, Tadoo e al Lido Paestum; e via di seguito le aree naturalistiche del Fiume Sele e di Legambiente alla Casina Rossa, aggiungendovi Spazio Gay friendly e un lido Bau Bau Beach per gli amici dell’uomo a quattro zampe.
Insomma non ci manca proprio nulla, e se da una parte c’è tanta modernità e tanta intraprendenza, dall’altra vi è lo sconcertante abbandono della fascia pinetata. E le contraddizioni non finiscono qui perché poi, dietro quella Pineta divenuta un bosco inaccessibile c’e uno straordinario litorale di sabbia finissima di arena mista a silicio, quest’anno pulitissimo, sia nei Lidi attrezzati che nelle spiagge libere, e lo sforzo che il Comune di Eboli ha compiuto realizzando tre spiagge libere attrezzate grandissime con parcheggi, sorveglianza da parte della Protezione civile locale, assistenza, presidio di ambulanze e servizi igienici.
Ma non finisce qui, perché sulla costa più lunga di litorale sabbioso della Campania le novità e le modernità non finiscono mai, infatti ecco il fiore all’occhiello con “Mare di tutti”: Un lido con spiaggia attrezzata comunale realizzato per le persone portatrici di disabilità. Lido che anche quest’anno è stato allestito e ne è stata programmata per domani, lunedì 13 luglio alle ore 10.00 l’inaugurazione con la presenza, oltre che del Sindaco di Eboli Massimo Cariello anche di amministratori locali, funzionari dell’ufficio Patrimonio, il disability manager Generoso Di Benedetto e quanti, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione della struttura balneare unica nel suo genere in regione Campania.
Ed è partita l’estate. Un’estate calda, con un sole che picchia e un mare, fino ad ora cristallino, e chi sa per quanto tempo ancora sarà così, forse fino a che non si svuoteranno a mare tutte le acque dei canali di scolo dei terreni agricoli fertili, fertilissimi e ricchissimi, quasi per metà coperti da impianti serricoli, terreni che ci danno prodotti orticoli di primissima qualità e che fanno della Piana del Sele l’area più fertile, più ricca e più produttiva d’Italia ma anche la più tecnicamente avanzata per le produzioni della quarta gamma. Insomma non sappiamo ancora quanto duri per le migliaia di bagnanti che si stanno godendo un mare limpido, cristallino che non ha nulla da invidiare alle Maldive e alle spiagge più belle della Sardegna. Non lo sappiamo fino a quando duri o almeno fino a che non succede che una bella notte qualche mattacchione aprirà le vasche e riverserà in quegli stessi canali di scolo la pipí delle Bufale e delle Mucche delle decine e decine di allevamenti della Piana del Sele fino a giungere a mare inquinando i terreni che attraversano, i corsi d’acqua nei quali si immettono e il nostro mare da Battipaglia ad Agropoli rovinando il soggiorno dei bagnanti. Si calcola che nella piana del Sele tra Bufale, che prevalgono, e mucche ve ne sono circa 100mila (me co…. ni) dicono a Roma.
Ma, si dice che, chi va per questi mari, questi “pesci” piglia, nel senso che se si vuole l’agricoltura più avanzata d’Italia e che economicamente fa fatturati da capogino in Europa, queste sono le conseguenze. È possibile fare qualcosa d’altro? Può convivere questa economia con le altre economie come quelle legate al turismo ambientale, balneare, storico, artistico e archeologico o queste devono soccombere rispetto all’Insalata, alla Rucola, al Carciofo ecc. ecc.? Si può e si deve fare, dobbiamo suggerirlo o è inopportuno poiché ci si riesce a trovare una soluzione, se ci si mette d’impegno? Noi tutti ce lo aspettiamo. Intanto registriamo che la stagione estiva è partita e questa partenza, unita alle provvidenze e ai benefici in termini di concessioni ci consegna un litorale tra i più belli e più interessanti del mar Tirreno.
Eboli, 12 lugglio 2020