Mentre l’Ospedale rischia, POLITICAdeMENTE continua il suo viaggio nella Sanità locale. E’ il turno dell’Hospice “Il giardino dei girasoli”, un’altra eccellenza.
De Martino: L’Hospice una “missione impossibile”? No. Una scelta di vita.
EBOLI – Momenti brutti per la Sanità in Campania, ancora più brutti per i singoli Presidi Ospedalieri che aspettano le decisioni e le applicazioni del Piano Zuccatelli e le “grazie” interpretative del direttore Fernando De Angelis e le decisioni ordinarie dei Direttori sanitari delle singole strutture. E così accade per gli Ospedali di Cava dei Tirreni, Nocera, Mercato San Severino, Agropoli, Oliveto Citra, Roccadaspide e via via tutti gli altri, eccezion fatta per Vallo della Lucania super protetto fino ad ieri dall’ex Vice Presidente della Regione Campania Antonio Valiante a discapito degli altri, tutti vivono l’ansia del ridimensionamento e della chiusura indiscriminata.
La stessa sorte, e forse ancora più piena di ansie, la vivano gli operatori sanitari dei due Ospedali di Eboli e Battipaglia, che dovrebbero essere accorpati e quindi costretti a vivere la precarietà della continuazione del proprio lavoro nei plessi esistenti e la incertezza delle scelte future, sempre che non influenzino il normale volgere lavorativo dei due plessi. Ansia ed incertezze che toccano gli operatori e gli utenti entrambi spesso costretti a dubitare sulla loro permanenza in “vita” o meno, entrambi preoccupati di essere “scaricati” a favore di Eboli o di Battipaglia.
In questo clima di incertezze generali si inseriscono le notizie di interventi correttivi che sia l’Onorevole Edmondo Cirielli, Presidente della Provincia di Salerno tendente a Salvare Cava, sia il neo Consigliere Regionale Luigi Cobellis dell’UdC che vorrebbe salvare Agropoli, sia altri suoi colleghi del Popolo delle Libertà che cercano di tirare questo “lenzuolo” della Sanità da una parte o dall’altra, coprendo e scoprendo di volta in volta questo o quell’Ospedale.
In questo tira e molla si è convocato e tenuto un Consiglio Comunale monotematico sulla Sanità ad Eboli, fortemente sollecitato dalle opposizioni, Gerardo Rosania, Massimo Cariello, Fausto Vecchio, Vito Busillo, ma anche dalla Amministrazione Melchionda, con il Sindaco di Eboli in testa. Volontà recepita e subito attuata dal neo Presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia, al quale hanno partecipato, evidentemente non molto convintamente, a giudicare dall’assenza di alcuni Sindaci, anche i comuni viciniori con Palmiro Cornetta di Serre, Alfonso Amato di Sicignano, Enzo Ciardullo di Altavilla Silentina, Raffaele Naimoli di Campagna, Angelo Pellegrino di Postiglione, Mario Minervini Direttore Sanitario dell’Ospedale di Eboli, L’Onorevole del PD Antonio Cuomo, Assessori e Consiglieri di Eboli.
Dall’incontro è emerso un sostanziale ed univoco sostegno al mantenimento dei livelli ospedalieri, al potenziamento del personale, ad un incontro con il Direttore De Angelis. Era necessario un Consiglio Comunale congiunto ed aperto per avere un appuntamento con De Angelis. Nel mentre avveniva tutto questo, parallelamente il Consigliere Provinciale Massimo Cariello si incontrava privatamente con il Presidente della Regione Stefano Caldoro, per discutere anche di questo problema.
Meno male che proprio in questo momento, Cariello è passato con il Centro-destra e con il Partito di Caldoro, una scelta, che fa ben sperare anche rispetto alle sorti dell’Ospedale di Eboli, eccellenza a parte come sostiene Minervini. Speriamo che con tutti questi incontri, quelli pubblici tra gli amministratori e De Angelis e quelli privati tra Cariello e Caldoro, si ottenga qualcosa. Per ora ci accontenteremmo del Personale mancante, di qualche attrezzatura in più, di far funzionare la Risonanza magnetica, di riaprire qualche reparto, di trasferire la Nefrologia da quei locali angusti al primo piano, di fornire i reagenti ai laboratori e tutte le attrezzature necessarie, medicinali, garze, siringhe e quant’altro per far funzionare al meglio l’Ospedale.
Mentre questo accade e mentre si parla di chiudere, di ridimensionare, di trasferire, di accorpare, POLITICAdeMENTE continua il suo viaggio nella Sanità e nelle strutture sanitarie locali. Un viaggio che sta mostrando al di la di ogni cosa delle sorprese straordinarie e piacevoli, che riguardano realtà esistenti sul nostro territorio. Realtà operanti e che ricevono quotidianamente attestati di stima ed apprezzamenti per il lavoro quotidiano che svolgono.
E’ il caso dell’Hospice “Il giardino dei Girasoli” l’Unità operativa delle medicine del dolore e cure palliative.
L’Hospice, sorge in una struttura nuovissima posta alla località Acquarita di Eboli, all’uscita dell’Autostrada SA-RC, struttura che originariamente sarebbe dovuta essere destinata al nuovo Ospedale, successivamente a Polo pediatrico, poi polo per anziani, ora ospita il distretto sanitario, le medicina del lavoro e appunto l’Hospice.
Questa struttura è un vero fiore all’occhiello, ma purtroppo praticamente è destinata ad accompagnare alla morte pazienti affetti da malattie tumorali, cercando di applicare una serie di cure tendenti a migliorare la qualità della vita residua, senza per questo incorrere nell’accanimento terapeutico.
Il responsabile è il Dottor Armando De Martino, 58 anni, salernitano, che da diversi anni insieme ad un’esigua pattuglia di volenterosi, volontari e alcuni medici part time, quotidianamente si misura con la realtà che porta alla fine decine di pazienti, amorevolmente assistiti in concorso con volontari e familiari.
Mentre si procedeva alla visita del reparto, mi sono imbattuto in una delegazione dell’Associazione Inner Wheel di Battipaglia, che consegnava una lettera a De Martino con la quale ufficializzava l’adozione di una stanza, comprendendo con ciò che il Club si accolli il relativo costo di una stanza. Mentre scambiavamo qualche parola si ascoltavano le note di una canzone e la voce di una cantante che allietava un ospite, e il clima assumeva toni surreali, ci hanno spiegato che quotidianamente alcuni volontari ad esercizi di musicoterapia.
Leggo il contenuto della lettera del CLUB di Battipaglia della Inner Weel.
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All’Hospice “Il giardino dei Girasoli”
Un dono in ricordo del service del nostro Club “Adottiamo una camera”. Un grazie sentito a tutto lo staff, per ciò che fate e farete per il diritto che hanno le persone alla non sofferenza.
Eboli 5/5/2010La Presidente
Franca Pipolo Fortunato
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Continuo la mia visita. Mi viene incontro una signora sorridente, gentile, dolce, penso sia della struttura, ma mi spiega di essere una volontaria, è Angela Mazzariello, la mamma della piccola Chiara e presidentessa dell’Associazione Onlus “Chiara Paradiso”, guardo la brochure con la foto bellissima di Chiara, una bambina colpita da una neoplasia rarissima, che la mamma amorevolmente con il suo impegno quotidiano fa rivivere.
Ho già visto tutto, potrei anche andare, ma credo sia giusto fare qualche domanda al dottor Armando De Martino per cercare di capire come è organizzato il lavoro, come funziona il reparto, che tipo di impegno si profonde, come si mantiene, ed apprendo tra l’altro che grazie al 5 per 1000, l’Hospice, contribuisce con fondi propri all’acquisto di attrezzature e strumenti per il presidio Ospedaliero.
D – Di quanti letti disponete e quante persone curate?
R – Con 10 posti letti assegnati, ne sono attivati 5 a ricovero continuo e 4 in Day Hospice, con 80 ricoveri continui e 60 in Day Hospice, oltre a quelli assistiti a domicilio che sono circa 250 all’anno.
D – Che tipo di patologia hanno?
R – Malattie tumorali in fasi terminali.
D – Spieghi il tipo di interventi?
R – Ci preoccupiamo della cura del dolore, spesso molto intenso e presente in circa l’80/90% dei nostri ospiti, e di altri sintomi delle malattie tumorali in fasi terminali.
D – In che modo?
R – Prendendo in carico completamente, il malato e la sua famiglia, facendo attenzione al miglioramento della qualità della vita che rimane.
D – Quanto tempo mediamente sta al Centro un ammalato?
R – Poco tempo, anche perché il luogo di cura di queste malattie è la casa. L’Hospice rappresenta un’alternativa assistenziale, quando il malato, per motivi diversi, non può essere curato in famiglia.
D – Quali sono le cure?
R – Le così dette cure palliative (dal latino pallium “mantello”), le quali hanno come obiettivo il sollievo della sofferenza inutile.
D – Quindi è una missione?
R – E’ una scelta di vita e professionale.
D – Ben sapendo che è una “missione impossibile”, quanto costa un ammalato?
R – Costa poco. Gran parte del carico assistenziale, alberghiero, ed economico è della famiglia.
D – E il mantenimento?
R – Il mantenimento a domicilio e la buona assistenza evitano ricoveri ospedalieri impropri determinano un notevole risparmio per le Aziende sanitarie.
D – Il costo reale?
R – Fino ad oggi il costo di questo tipo di assistenza ha funzionato grazie a fondi finalizzati messi a disposizione della Regione e dal CIPE.
D – Si dice che questa struttura non sia indispensabile e quindi da sopprimere.
R – Chiedere la soppressione di questa struttura è un segnale forte di mancata conoscenza della necessità di strutture dedicate ai malati terminali, al contrario dovrebbero essere attivate in più parte del territorio aziendale.
D – Da chi dipende, oltre che dalla sensibilità, la permanenza di questa struttura?
R – Al di la della mala fede e della cattiva conoscenza delle più recenti normative in materia, penso che questa struttura territoriale e non Ospedaliere (come vuole la Legge) debba essere potenziata ed affiancata ad altre simili, con i fondi della L. 39/99, o provenienti da riconversioni di altre strutture sanitarie pubbliche e/o private.
D – Questo succede ad Eboli e nelle nostre strutture sanitarie, con l’Ospedale Unico Eboli-Battipaglia, cambia qualcosa?
R – Credo che la Città di Eboli tragga motivi di orgoglio per aver favorito la nascita di una struttura residenziale pubblica, per malati terminali sul suo territorio. Struttura. Prima per tutto il Sud d’Italia. Comunque, il rapporto con l’Ospedale sia unico che duplice, come è attualmente, si basa su caratteri di protocolli di missioni protette e di ricoveri brevi, così come sancito sin dal 2006. Per il resto pur non risentendo delle problematiche ospedaliere, in quanto attività distrettuale, subisce comunque le difficoltà legate alle incertezze per il futuro.
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In campagna elettorale, più volte su questo blog, ho sollevato il problema che votare un sindaco di sinistra (ignorato all’interno del suo stesso partito sia a livello regionale che nazionale) in un contesto con Provincia, Regione e Stato governato dalla parte politica avversa, avrebbe portato la nostra città all’isolamento politico. Me ne avete dette di tutti i colori. Oggi l’isolamento politico di Eboli è un fatto, e l’ospedale di Eboli è la prima vittima.
BRAVO ADMIN, FAI BENE A RENDERE PUBBLICHE QUESTE SPLENDIDE REALTA’ CITTADINE CHE RISCHIANO DISGRAZIATAMENTE DI ESSERE RIDIMENSIONATE, IN SPECIAL MANIERA E’ GIUSTO CHE GLI EBOLITANI TUTTI, TROPPO FACILI ALLA CRITICA GRATUITA, SI RENDANO CONTO DI VIVERE IN UN LOCO ALL’AVANGUARDIA DELL’ ITALIA MERIDIONALE, ANCHE NEL CAMPO DELLA SANITÀ PP. NON FACCIAMOCI DEFRAUDARE, DOBBIAMO COMBATTERE CIVILMENTE MA DURAMENTE, PER FARE IN MODO CHE LA COMUNITÀ NON VENGA DEPAUPERATA!
Cara colomba della pace è inutile che la giri sul fatto che si è sbagliati a non aver fatto vincere la parte politica a te cara, certe tematiche vanno oltre il dibattito di bottega,e ciò nonostante il tanto vituperato Bassolino ha mantenuto un minimo di stato sociale che oggi inopinatamente si nega.I fondi vanno trovati nelle sacche di evasione, che per convenienza elettoralistiche voi non intaccate, peccato che paghino sempre le fasce deboli e le regioni meridionali….se questo è un esempio di buon governo allora i paradossi kafkiani sono cose da prammatica giornaliera.Cordialmente
Vorrei esprimere qui la mia più profonda gratitudine ad un gruppo di amici con i quali ho condiviso decine di esperienze di accompagnamento verso la morte dignitosa, SENZA DOLORE e senza angoscia. Da loro ho imparato a non accanirmi quando la scienza medica non può più nulla. Ho imparato che guadagnare qualche ore di vita torturando inutilmente un essere umano provocandogli inevitabilmente un enorme senso di angoscia per il senso di impotenza che gli si trasferisce è un atto barbaro che non giova a nessuno. Ho imparato da loro che morire tra le braccia dei propri cari è un privilegio che non si deve negare a nessuno. Conservo gelosamente nel mio bagaglio di esperienze umane e professionali i momenti in cui insieme, al capezzale di molti ammalati, abbiamo cercato di trasfondere qualche sacca di umana pietas, Un grazie di cuore a tutti i medici e ai paramedici del Giardino dei Girasoli. Siete mitici.
per vicissitudini famigliari conoscevo gia da anni l’operato del dott. De Martino ancor prima dell’ hospice
Un lavoro delicatissimo e difficilissimo da svolgere si va oltre la professionalita si arriva nell’umano si toccano le persone le anime prima ancora di svolazzare in cielo. é un lavoro fatto di amore per il prossimo dove i colori politici non esistono non c’entrano dove la gente deve e vuole essere piu buona in un luogo di sofferenza. Se per un minuto al giorno ognuno di noi pensasse che anche lui potrebbe avere lo stesso destino, credo che tutti andremmo piu d’accordo.Queste strutture vanno potenziate arricchite perche esempi di civilta e solidarieta.
N:B: il volontariato non puo essere gratuito quando è a tempo pieno, ben venga retribuito se fatto bene ,quindi finanziamo queste realta e risparmiamo sullew strutture private dove arrivano cascate di soldi pubblici ingiustificati , li bisogna ta gliare. Inoltre è anche vero che in strutture pubbliche come l’ospedale di eboli M.SS. Addolorata ci sono dipendenti sanitari strafottenti assenteisti ,cosotro vanno monitorati e poi manadati acasa.
@marco naponiello
La questione è molto diversa e anche lo spirito dei miei interventi è lontana anni luce dall’interpretazione che cerca di darle lei. La invito ad analizzare un pò che bella platea il sindaco Melchionda riesce a coinvolgere su un tema così delicato: il sindaco di Serre, di Postiglione, di Sicignano e di Altavilla. Questa è la dimensione politica in cui è relegata la nostra città, siamo un paesino tra i paesini. L’interlocutore principale con la Regione e con il presidente Caldoro non è il sindaco (come sarebbe logico) ma Massimo Cariello. Siamo al paradosso che il cambio di casacca ,così poco elegante, del nostro consigliere provinciale è diventata nientemeno che un’opportunità per la città. Questo è il frutto di un’amministrazione comunale fatta di una classe politica del tutto ininfluente appena fuori i confini del territorio comunale.
Il minimo stato sociale infine che avrebbe garantito l’amministrazione lanzichenecca di Bassolino, in altre regioni (sia rosse che blu ) lo si è riuscito a garantire con costi inferiori e con risultati migliori. La differenza tra noi e loro non sta nella quantità di denari, ma nella qualità dell’amministrazione. Oggi Caldoro deve risanare una regione sottoposta a dieci anni di saccheggio, e deve prendere decisioni dolorose che in altre Regioni hanno preso già da tempo. Ci sarà da segare tanto e noi oggi siamo più deboli politicamente degli altri.
Sicuramente è importante l’unità di intenti e un azione politica comune, ma è necessario sforzarsi di avere sempre una visione storica delle vicende, per individuare sia le responsabilità sia le strategie di uscita dalle situazioni di crisi.
@Colomba-MA ELLE REALMENTE RITIENE CHE UNA AMMINISTRAZIONE DI COLORE OMOLOGO A QUELLO DELL’ESECUTIVO CAMBI QUALCOSA? I DEFICIT UNITI AI DEBITI DEGLI ENTI LOCALI SON STRUTTURALMENTE COSI’ PROFONDI,CHE FONDENDOSI CON QUELLI STATALI DIVENTANO DI DIMENSIONI ABISSALI. A QUESTO AGGIUNGIAMOCI I PATTI DI STABILITA’ (PSC) ESTERNA ED (PSI) INTERNA et voilà, GLI SPAZI DI MANOVRA SON RIDOTTI. AL LUMICINO. LE RAMMENTO CHE IN ITALIA OGNI ANNO EVASIONE ED ELUSIONE SONO SUI 100-150 MLD, ED IL GOVERNO DI CENTRO DESTRA A DIFFERENZA DEL PRECEDENTE NON HA OPERATO ALCUNA SERIA AZIONE POLITICA SULLA RISCOSSIONE FISCALE INOTTEMPERATA (ma il Berlusca non diceva che il peggio era alle spalle e noi stavamo meglio degli altri fino a 60 gg fa?),SE AVESSIMO PURE IL 25% DI QUESTE SOMME SOTTRATTE SI SAREBBE EVITATA LA MANOVRA DI CORRETTIVO ( e son convinto non finirà qui, ma ce ne sarà di certo un’altra) E TANTI SACRIFICI ALLO STATO SOCIALE CHE SONO LE CATEGORIE MAGGIORMENTE ESPOSTE ALLE CONGIUNTURE NEGATIVE! CON TUTTO ILRISPETTO, ANALIZZANDO LO status quo L’On.CIRIELLI ABBIA VISSUTO QUASI UN ANNO IN SORDINA , DISTINGUENDOSI SOLO X I BATTIBECCHI CON LA CARFAGNA E LE SEGRETERIE DI PARTITO, E CALDORO NON HA LO SPESSORE POLITICO DA VERO LEADER, SEMBRA UNO che ce lo hanno messo, DIMOSTRANDOSI ABILE ESLUSIVAMENTE NEI TAGLI INDISCRIMINATI. LA DESTRA ITALIANA E’ STORICAMENTE IMBELLE NEL GESTIRE LA CRISI, LE SFORBICIATE tout court,NON DANNO SVILUPPO ALLA CRESCITA. GUARDI CAMERON E LA MERKEL HANNO AUMENTATO LE TASSE PER BANCHE ASSICURAZIONI E GRANDI MAJORS CHE ANTICHI RICEVENTI GUIDERDONI STATALI E SON LE STESSE CORRIVE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA GENERALE, CERCANDO DI CONTRO,DI NON DEPRIMERE I CONSUMI RITOCCANDO INVECE VERSO L’ ALTO I SALARI MINIMI E LE PENSIONI SOCIALI. .SOLO SLOGAN SORRISI E PACCHE SULLE SPALLE, PER QUANTO CORROBORATE DAI MEDIA “PADRONALI” ,MIO GENTILE MA STERILE INTERLOCUTORE,NON DURERANNO A LUNGO,(le linee di credito non sono ab aeterno) E L’ARGINE CONTRO IL MALCONTENTO POPOLARE CROLLERÀ’ PRESTO, DEBORDATO DALLA RABBIA DEGLI ILLUSI-DISILLUSI CHE GIA’ SI FANNO SENTIRE,(forse ella non se ne accorte, oltre libero il giornale italia 1 e rete 4 ci son a dir poco svariati mezzi informativi), LA PREGO DI ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO MENO PARTIGIASNO, PUR NELLA SUA INDUBBIA CREANZA! CORDIALMENTE
Le eccellenze , poche, nel nostro territorio eistono per le grandi capacità personali di alcuni uomini che sanno elevarsi, con abnegazione e coraggio, al di sopra della media e non perchè qualcuno, che pur dovrebbe, li mette in condizione di poter esprimere le grandi capacità che possiedono. Il Dr. De Martino oltre che un’ottimo medico è una persona di grande umanità. Admin prova a chiedergli pure, ma credo tu lo sappia, di chi è stata l’idea di creare quella struttura. Io lo so ma vorrei che fosse lui a dirlo.
Affettuosi saluti.
@ mi rendo conto che come molti Ebolitani adesso che e’ una fase critica x il nostro P.O .e x il distretto san. si rendono conto della estrema sofferenza che queste U.O. stanno affrontando, di sicuro altre organizzazioni avevano lanciato un grido di allarme non raccolto in tempi non sospetti. Spero che il popolo Ebolita inizi a volarizzare le proprie ricchezze
sulle malattie -sulla salute nonm si fa speculazione politica
bisogna presiediare l’ospice e l’ospedale di eboli ,fuori ROTONDO è non c5redibile in quella realta
Questa è una se non l’unica realtà nel sud Italia.Centro di cure palliative.Eccellenza nelle prestazioni sanitarie ambulatoriali,io ho avuto modo di sottopormi a terapia del dolore e vi assicuro ho trovato il massimo della competenza e della professionalità che sinceramnte manca nel nostro ospedale.Grazie a tutta l’equipe del dott.De Martino.
Mio padre è stato ricoverato per 15 giorni nel Centro di cure palliative per sottoporsi alla terapia del dolore, all’inizio ero diffidente,forse per l’esperienza negativa avuta nell’ospedale per i vari ricoveri dovuti a mio padre,adesso sono fiero di poter dire che nella mia citta esiste un Centro di tale importanza, e che noi tutti dovremmo tenere in considerazione per le prestazioni che offre alle persone che purtroppo non possono farne a meno. I nostri cari colpiti da determinate patologie hanno bisogno di questo Centro per minimizzare le loro sofferenze,e devo dire che mio padre ha avuto ottimi risultati per quando riguarda le sofferenze ed il nutrimento fisico della persona, potrei dire che il personale è molto preparato in tutto; non manca l’ educazione cosa che in ospedale questa parola nel loro vocabolario non esiste,ho trovato tanto conforto da parte di tutti, tanta dolcezza verso mio padre disponibilità e pazienza anche per noi familiari, l’igiene e la cura delle cose; che dire della loro professionalità, da 1 a 100 direi 101. Mio padre non guarirà mai forse ci lascerà presto ma la cosa che potrebbe rendermi tranquillo è quella delle sofferenze che saranno minimizzate, io desidero che papà non soffra,così non soffriremo nemmeno noi familiari:il resto lo farà il nostro Signore. Non posso fare altro che ringraziare tutta l’equipe del dott. De Martino, grazie di esserci.
@ TUTTI a breve se i nostri politici non inziano ha lavorare sul serio su queste criticita’ , perderemo anche l’OSPICE FIORE ALL’OCCHIELLO dell’ex SA 2 ora ASL SALERNO . Fatti forza Luigi………………. MARX……………………
Sentiamo adesso per televisione in uno spot NO PAIN che significa senza dolore.Ebbene voi ebolitani siete fortunati ad avere nella vostra città un centro per la terapia del dolore,all’avanguardia sia per le metodologie che per le attrezzature.Tra l’altro dell’equipe del dott.De Martino fà parte un mio carissimo amico ma soprattutto espertissimo fisioterapista con cui ho avuto il piacere di lavorare per oltre 10 anni.
Sostenete questa struttura o vi farebbe piacere che ce la poratssimo a Battipaglia e non sarebbe male…………..
Viva il Dott. De Martino e la sua equipe ed il gruppo di giovani volontari che stanno vicino ai pazienti con attivita ludiche tipo musica ed altro.ecco il film di rOBIN wILLIAMS FATTO REALTA NELLA CITTA DI EBOLI
@marco naponiello
mi scusi se le rispondo solo ora, ma sono stato un bel pò occupato
@Colomba-MA ELLE REALMENTE RITIENE CHE UNA AMMINISTRAZIONE DI COLORE OMOLOGO A QUELLO DELL’ESECUTIVO CAMBI QUALCOSA?
E’ una questione di realpolitik non ideologica. E’ evidente che oggi i comuni campani con un amministrazione di centro-destra hanno dei “protettori” mentre noi non ce li abbiamo. Chi salverà Melchionda? Temo nessuno.
I DEFICIT UNITI AI DEBITI DEGLI ENTI LOCALI SON STRUTTURALMENTE COSI’ PROFONDI,CHE FONDENDOSI CON QUELLI STATALI DIVENTANO DI DIMENSIONI ABISSALI.
Dipende,non tutti gli enti locali sono indebitati allo stesso modo. Se dà un occhiata ai debiti della sanità lombarda (azzurra) o della sanità emiliana(rossa) troverà qualche differenza rispetto ai numeri della voragine campana. Questi risultati dipendono da tanti fattori sicuramente, ma è un fatto che le politiche di accorpamento e di razionalizzazione di spesa in queste regioni sono state avviate già da tempo. Il nostro buco della sanità è talmente grosso da non poter non essere addebbitato in larga parte alla sciagurata politica regionale degli ultimi 10 anni. Tutto questo nonostante in campania paghiamo sui carburanti l’addizionale regionale sull’accisa (e quella è una tassa che non può evadere nessuno).
A QUESTO AGGIUNGIAMOCI I PATTI DI STABILITA’ (PSC) ESTERNA ED (PSI) INTERNA et voilà,
Io ritengo che questi strumenti siano validissimi per il controllo della spesa pubblica e degli enti locali. Ci vorrebbe maggiore flessibilità è vero, ma questo è un altro discorso.
LE RAMMENTO CHE IN ITALIA OGNI ANNO EVASIONE ED ELUSIONE SONO SUI 100-150 MLD, ED IL GOVERNO DI CENTRO DESTRA A DIFFERENZA DEL PRECEDENTE NON HA OPERATO ALCUNA SERIA AZIONE POLITICA SULLA RISCOSSIONE FISCALE INOTTEMPERATA ecc.. ecc…
Il governo di centro destra attuale e il precedente di centrodestra (c’è stato il vuoto con il governo Prodi sul tema) ha il merito di aver avviato il complesso processo di modernizzazione della pubblica amministrazione (D. lgs. 7 Marzo 2005 Codice dell’Amministrazione Digitale) che ha dato maggiori strumenti tra l’altro alla lotta all’evasione. Giornali come Repubblica di queste cose si dimenticano di parlarne, ma i governi Berlusconi hanno avviato quelle politiche di modernizzazione che porteranno all’efficientamento della PA nel breve e nel lungo termine. E anche l’efficacia del prelievo fiscale ne beneficerà. Per esempio oggi non esistono più immobili invisibili, prima dei governi di centro-destra si.
CON TUTTO ILRISPETTO, ANALIZZANDO LO status quo L’On.CIRIELLI ABBIA VISSUTO QUASI UN ANNO IN SORDINA , DISTINGUENDOSI SOLO X I BATTIBECCHI CON LA CARFAGNA E LE SEGRETERIE DI PARTITO, E CALDORO NON HA LO SPESSORE POLITICO DA VERO LEADER, SEMBRA UNO che ce lo hanno messo, DIMOSTRANDOSI ABILE ESLUSIVAMENTE NEI TAGLI INDISCRIMINATI.
Ritengo che sia troppo presto per giudicarli razionalmente, ne riparliamo almeno a fine anno.
LA DESTRA ITALIANA E’ STORICAMENTE IMBELLE NEL GESTIRE LA CRISI, LE SFORBICIATE tout court,NON DANNO SVILUPPO ALLA CRESCITA.
Prodi (con Padoa Schioppa) le sforbiciate le dava nei periodi di crescita economica, non a caso l’italia era lo stato che cresceva meno degli altri in Europa. Oggi in tempo di crisi cresciamo di più, seppur di poco.
GUARDI CAMERON E LA MERKEL HANNO AUMENTATO LE TASSE PER BANCHE ASSICURAZIONI E GRANDI MAJORS CHE ANTICHI RICEVENTI GUIDERDONI STATALI E SON LE STESSE CORRIVE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA GENERALE, CERCANDO DI CONTRO,DI NON DEPRIMERE I CONSUMI RITOCCANDO INVECE VERSO L’ ALTO I SALARI MINIMI E LE PENSIONI SOCIALI.
Mi sembra che l’unico che ha ritoccato le pensioni sociali verso l’alto negli ultimi 20 anni in Italia sia stato Silvio Berlusconi. Mi corregga se sbaglio.
Felice sera.
viva De martino ed il suo gruppo di lavoro.
PS. non mi ha pagato nessuno per complimentarmi.
è un arealta che emerge da sola
19 giugno 2010 Caterina Musella ha detto:
La cura del dolore e della sofferenza non è soltanto un dovere etico, ma anche l’esempio di una buona pratica clinica, poichè oggi e` noto che il dolore costituisce una malattia nella malattia che influisce pesantemente sulla vita delle persone con effetti negativi anche sulla sfera psicologica, emotiva, relazionale e che comprendono l’ansia, la paura, la depressione e la mancanza di speranza, tutti fattori vissuti come incremento della sofferenza. Vanno i miei complimenti al Dr. De martino che ho avuto il piacere di conoscere due anni fa, circa, con il quale ho avuto modo di condividere lunghi momenti di lavoro nell’ambito del “Comitato Regionale per l’assistenza ai Malati terminali” (CRAMT) per l’elaborazione del documento per l’accesso alle Cure Pallative nella ns Regione. Ma l’ho apprezzato non solo dal punto di vista professionale ma anche personale perchè contemporaneamente ha saputo starmi vicino, facendo anche delle scelte che avrebbero potuto creargli problemi e che in silenzio ho apprezzato molto, in un periodo a me molto buio, condividendo le mie sofferenze e rendendosi disponibile ogni qualvolta avessi bisogno di aiuto. Ho avuto modo di conoscerlo nell’Hospice, l’unico presente nella ns Regione, che dirige con passione e dedizione facendosi ben volere dai suoi pazienti e dai suoi operatori per il suo saper “prendersi cura”. Le prestazioni sinora erogate, tra l’altro riconosciute quali LEA, sono ormai un diritto di tutti che non potranno mai piu essere negate. Io penso in positivo….. nessuno mai potrà togliere un salvagente a chi l’ha dato mentre stava annegando …..Ma qualora la follia dovesse prevaricare sul buon senso non preoccuparti Armando mi avrai al tuo fianco, con la tenacia che ben conosci, e con tanti, tantissimi altri amici ma soprattuto con la protezione divina a cui mi affido ogni giorno. Caterina
MESSAGGIO AI BLOGGER
Ho ricevuto sulla mia mail, in forma privata, numerosi inviti a regolare meglio i forum su questo blog, l’invito esplicitamente indica in alcuni frequentatori che di tanto in tanto partecipano con post che non sono affatto attinenti le discussioni, e che invece si rivolgono solo ai frequentatori che invece vogliono discutere e partecipare interattivamente alle discussioni sugli articoli proposti.
Ho tentato in tutti i modi intervenendo e oscurando alcune frasi per evitare, quelle che io ritenevo potessero essere offese, e avrebbero fatto scadere il dibattito. Sono intervenuto direttamente su alcuni emi sono sentito appellare come uomo poco democratico. Di tanto in tanto intervengo per alimentare e moderare il dibattito ed in alcuni casi sono stato additato come sponsor di questo o quello.
Prima i post si approvavano in automatico e poi abbiamo regolato l’accesso con la iscrizione, consentendo anche l’anonimato nel Nik perché spesso i potenti non sopportano le critiche e quindi potrebbero tendere alla “rappresaglia”.
Mi viene chiesto con insistenza di ammettere solo quelli che recano le generalità vere dei blogger. Prossimamente cambieremo ancora la veste grafica e in quella circostanza chiederemo la registrazione con nome e cognome, ammettendo anche un nik diverso (per intenderci: bisognerà registrarsi con nome e cognome, ma poi se uno non che appaia, al pubblico apparirà solo il nik).
Molti hanno anche ipotizzato, che alcuni di tanto in tanto appaiono come “guastatori” per disturbare l’azione del blog e intimorire chi interviene.
Sinceramente non credo questo sia verosimile, anche perché il successo di POLITICAdeMENTE, non è legato a chi partecipa, semmai ai contenuti e poi anche al contributo che interattivamente danno, in minima parte, quelli che intervengono.
Tra l’altro solo il 30% dei visitatori viene dall’area ebolitana e della piana del Sele, il resto da Battipaglia, i Picentini, gli Alburni, da Salerno il 25%, dal resto della Regione, dall’Italia e anche dall’estero.
Solo il 35% dei visitatori si collega tutti i giorni, gli altri lo fanno saltuariamente, e la media di permanenza è molto alta (8,54 minuti).
Quindi se qualche visitatore ha questo intento, sappia che contribuisce alla crescita del blog. Nonostante tutto sta avvenendo che qualcuno vorrebbe fare il blog nel blog e questo non posso consentirlo. Qualcuno invece di attenersi alle discussioni si cimenta a “psicanalizzare” tutti coloro i quali intervengono, risultando anche fastidioso.
NON INTENDO PIU’ CONSENTIRE A NESSUNO DI INFASTIDIRE I VISITATORI, I QUALI TRA L’ALTRO NON GRADISCONO, ESSERE APOSTROFATI E TAGLIATI DA GIUDIZI CHE RIGUARDANO LA PERSONALITA’.
QUEGLI INTERVENTI INCOMINCIANO AD ESSERE DI CATTIVO GUSTO.
PERTANTO DA QUESTO MOMENTO IN POI COMMENTI DI QUEL TIPO NON VERRANNO PIU’ APPROVATI, COSI’ COME NON SARANNO APPROVATI QUELLI CHE NON SONO ATTINENTI GLI ARGOMENTI, TRANNE CHE NON SIANO IN DIBATTITO, CHE NON SIANO OFFENSIVI, INGIURIOSI, CALUNNIOSI E QUANT’ALTRO.
La democrazia e la partecipazione non può essere disturbata da chi, sventolandole a loro piacimento, diventa arrogante e limitativo dei diritti altrui.
Per Un Operaio –
Il tuo commento non è in linea con gli argomenti proposti.
La partita continua e continua con le persone che hanno voglia di discutere non di disturbare.