Cisl-Fp e Premialità Covid: Forse verso la definizione

Premialità Covid-19, dalla Cisl-Fp Salerno il preannuncio di una probabile definizione. 

Pietro Antonacchio Segretario Generale della Cisl FP di Salerno: Si va verso la definizione delle quote di premialità per gli addetti sanitari della Regione Campania. Speriamo che sia la volta buona”. 

Pietro Antonacchio

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – “Si va verso la definizione delle quote di premialità per gli addetti sanitari della Regione Campania. Speriamo che sia la volta buona – afferma Pietro Antonacchio Segretario Generale della Cisl FP di Salerno – e che il prossimo 10 luglio, giornata dedicata alla eventuale chiusura dell’accordo, i funzionari si siano chiariti le idee sulla platea dei lavoratori interessati e sulle modalità di marcare differenziazioni relative ai rischi e ai differenti percorsi realizzati per fronteggiare l’emergenza.

In tutti i precedenti confronti, la regione è sembrata totalmente distante dalle istanze rappresentate dalle organizzazioni sindacali, anche se rumors sembrerebbero che si stia prodigando per determinare eventuali costi da appostare sulla materia e che si baserebbe su tre fasce distinte in cui enumerare le differenti quote. Ipotesi in tre fasce denominate A – B e C. Alla fascia A il premio COVID sembrerebbe attestarsi in 1000 euro circa per 20 turni ovvero 120 ore effettuate nel periodo dal 17 marzo al 30 aprile oppure nel caso di turni inferiori a 20 o per sole 120 ore, per ogni turno di sei ore, la quota ammonterebbe a 50 euro.

I destinatari appartenenti a tale fascia sono: unità operative con posti letto esclusivamente dedicati al covid-19, terapie intensive, rianimazioni con posti letto esclusivamente dedicati, pronti soccorso, osservazione breve intensiva nei DEA di primo e secondo livello e presidi ospedalieri di base, trasporti sanitari e trasporto pazienti 118, laboratori reti covid – lavoratori operanti presso strutture sanitarie ovunque collocate che sono addetti al trattamento dei campioni biologici per esami covid ovvero effettuazione test e tamponi rinofaringei, dialisi rete covid, radiodiagnostica rete covid – operatori in servizio presso strutture di diagnostica che hanno effettuato esami verso pazienti provenienti da percorsi covid, servizi diagnostici terapeutici per percorso covid quali gastroenterologia, broncoscopia, emodinamica, stroke, odontoiatria nei casi espletati e documentati nel periodo oggetto definito per la premialità, camere operatorie ed aree sub intensive dedicate cui dovranno essere assimilate le unità operative di pneumologia, servizi e reparti di malattie infettive e tutti gli altri reparti a rischio includendo i cosiddetti caselli ove sono stati effettuati i tamponi. Alla fascia B con le stesse modalità sarebbero ipotizzati 600 euro per gli addetti alle camere mortuarie in ospedali dedicati, servizi di igiene pubblica ed attività territoriali dedicate, personale sanitario, assistenti sociali ed operatori socio sanitari di salute mentale, SPDC e SERT e assistenza domiciliare inclusi tutti gli altri operatori delle strutture e dei servizi non ricompresi nella fascia A. In ultimo sono previsti 300 euro per tutta la restante parte del personale in servizi e strutture non ricomprese nelle fasce A e B.

Sono solo voci di corridoio – conclude Antonacchionulla di certo e di definito. Sappiamo che la regione ha richiesto ad ogni azienda una quantificazione dei costi per avere un quadro generale sulla materia e sui relativi costi. Speriamo che sia la volta buona, anche alla luce delle innumerevoli affermazioni del Presidente De Luca di volere concretamente valorizzare tutti i lavoratori della sanità che non hanno fatto nessun passo indietro, in ogni luogo, in ogni dove e in qualsiasi situazione in cui sono stati costretti ad operare, anche in difetto di adeguamento dei percorsi e dispositivi di protezione.” 

Salerno, 6 luglio 2020  

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