Alba Nuova: Pacco, doppio Pacco e contro Paccotto

Alba Nuova e le organizzazioni sindacali hanno preannunciato uno sciopero e il servizio della raccolta dei rifiuti non sarà garantito.

Le due nascenti società senza piano industriale, si divideranno mezzi, attrezzature, competenze, dipendenti  e soprattutto i debiti. In compenso raddoppieranno gli incarichi: Sindaci, Revisori dei conti, Consiglio di Amministrazione.

Consiglio Comunale Battipaglia int. Rocc

BATTIPAGLIA – La settimana prossima sarà una settimana di fuoco per Battipaglia: L’Amministrazione Santomauro deve discutere in Consiglio del Bilancio; Alba Nuova e i suoi dipendenti scendono ufficialmente in agitazione contro lo sdoppiamento della Società; le opposizioni preannunciano una dura battaglia consapevoli di parlare ai “sordi”.

Una città sempre più allo sbando, e un’Amministrazione che perde ogni occasione per cercare di dare una guida politica ad uno sviluppo, che una realtà dinamica come Battipaglia si aspetta, ormai impedita nei suoi slanci e nelle sue vocazioni di Città capofila della Piana del Sele, da una classe politica dominante che non riesce a dare risposte adeguate al ruolo che le compete.

Una settimana sicuramente di scontri e di confronti tra “sordi”, ma che comunque si aspetta un ulteriore “colpo” di maggioranza anche sul Bilancio, come colpo di maggioranza c’è stato nel caso di Alba Nuova.

Un colpo di maggioranza che ha sancito lo smembramento della Società, dalle cui ceneri, perché di ceneri si parla considerato i debiti che nel frattempo per colpa del Comune di Battipaglia che non paga, vive una sofferenza di cassa e incertezze economiche.

Ma con tutti i problemi che ha Battipaglia quello di Alba Nuova era quello più importante? L’opposizione in Consiglio Comunale ha tentato in tutti i modi di trovare soluzioni che salvassero capra e cavoli, intendendo per “capra” la salvaguardia dell’integrità della Società e per “cavoli” il rilancio dell’Azienda, il ripianamento dei debiti e il mantenimento dei posti di lavoro.

Al Centro Sociale, dove si è tenuta l’assise cittadina non c’è stato niente da fare, l’Amministrazione Santomauro, forte di una maggioranza numerica ha voluto forzare ed ha fatto prevalere con i suoi 18 voti contro 11, il progetto del Sindaco, che liquida Alba Nuova e costituisce due società in sua vece: Alba Servizi che si occuperà della raccolta dei rifiuti e che successivamente cederà una quota del 40% a privati che sarebbero interessati ad entrare nella società; Nuova Manutenzione, che invece si occuperà di tutta la parte tecnica e logistica.

Le due nascenti società senza nessun piano industriale, si divideranno mezzi, attrezzature, competenze, i dipendenti (95 alla prima e 40 alla seconda) e soprattutto i debiti, i famosi tre milioni di euro di interessi passivi che nel frattempo si sono accumulati, ma non si divideranno invece i 9milioni di euro che avanzano dal Comune di Battipaglia. In compenso si moltiplicheranno per due tutti gli incarichi: Sindaci, Revisori dei conti, Consiglio di Amministrazione.

Un’operazione rocambolesca contrastata in tutti i modi dalle opposizioni, che invano hanno cercato i conti della società e un piano industriale che la maggioranza non ha voluto o non ha saputo fornire e che ha suscitato violente reazioni da parte di Gerardo Motta (PdL) che oltre a chiedere di interessare la Procura della Repubblica per l’allegra e disinvolta gestione della vicenda, sulla quale specificamente ha dichiarato – Alba Nuova è un’Azienda che deve essere rilanciata in maniera seria, non come le ricapitalizzazioni del passato, ma con fondi propri, tenendo conto che la Società avanza un credito di 9milioni di euro dal Comune di Battipaglia.

consiglio Comunale Battipaglia

E’ un’Azienda che nel momento in cui il Comune paga è sana.

Il comune, invece di sfasciare tutto, deve vendere i beni che non servono, contemporaneamente trasformare l’Azienda in S.p.A., e per ridarle slancio, consentire l’ingresso dei privati al 40% e rilanciarla con un grande piano industriale, atteso che ormai Alba Nuova ha acquisito competenze e capacità di primo piano nel settore”.

Dello stesso avviso, e rincara la dose, anche Cecilia Francese di Etica per il Buon Governo, che si è molto adoperata per tentare di aprire un canale di dialogo con la Giunta Santomauro. Nonostante il suo impegno e le sue proposte, purtroppo, è rimasta inascoltata ha dichiarato – “Anche se la Maggioranza è riuscita ad approvare il provvedimento, siamo sempre contro e lo diremo in tutte le circostanze.

Abbiamo suggerito l’alternativa e siamo rimasti inascoltati.

E’ una società che va bene ma non incassa. Vendendo i beni di Taverna si ricaverebbero 26milioni e si risanerebbe tutto, poi con la S.T.U., sfruttando il Piano Casa, possiamo rilanciare veramente tutto”.

Il Popolo della Libertà, dopo una serie di corteggiamenti e preannunci di eventuali adesioni di Giovanni Santomauro al PdL, a causa di Alba Nuova, ha preso le distanze attraverso il suo Capogruppo Giuseppe Provenza“Questo progetto partorito dal Sindaco non ci convince, perché non da Garanzie e non interviene con efficienza sui servizi di manutenzione e sull’igiene urbana.

Così come ha inteso strutturare le due Società, corrono seri dubbi sulla tenuta e sulla reale creazione, tenuto conto della consistenza dei relativi oggetti sociali.

Abbiamo rilevato che il Sindaco si è sottratto al confronto, nonostante la nostra disponibilità, assumendosene tutta la responsabilità del mancato confronto, non ha fornito gli atti ed in particolare la relazione del tavolo tecnico per consentirci di poter produrre una proposta alternativa sulla base di atti concreti”.

Anche Adolfo Rocco (MpA) ha preso le distanze accusando l’Amministrazione di non aver fornito alcuna documentazione su cui poter discutere. L’atto di protervia che l’amministrazione Santomauro ha consumato, approvando lo sdoppiamento di Alba Nuova, in qualche modo ha compattato le opposizioni che fino a qualche giorno fa sembravano essere distanti e che invece vedevano da una parte il PdL Corteggiare Santomauro e dall’altra il gruppo variegato composto dai soliti ed irriducibili: Cecilia Francese, Adolfo Rocco, Gerardo Motta e Bruno Mastrangelo che non demordono su niente.

Intanto i dipendenti di Alba Nuova e le organizzazioni sindacali hanno preannunciato uno sciopero, quindi per qualche giorno sicuramente il servizio della raccolta dei rifiuti non sarà garantito, procurando un notevole disagio all’intera Città.

Come andrà a finire? Non lo possiamo sapere. Possiamo solo immaginare che saranno due società che nascono azzoppate ed indebitate, ma sappiamo come è incominciato, questa società, è nata per svolgere un suo compito specifico, ma è stata “gonfiata” di personale e nonostante tutto con il tempo è riuscita a svolgere il suo ruolo.

Quindi per dirla alla napoletana, in un primo momento è stato confezionato il “Pacco” con tutte le assunzioni clientelari, poi si è fatto il “Doppio Pacco” ricapitalizzandola e indebitandola a spese dei battipagliesi, e ora sdoppiandola si fa il “Contro Paccotto”, facendo ricadere sempre sui battipagliesi tutti i futuri costi, e con questi presupposti il Consiglio comunale andrà a discutere del bilancio.

4 commenti su “Alba Nuova: Pacco, doppio Pacco e contro Paccotto”

  1. E’ questo il modo di far risparmiare. Prima si fanno le assunzioni clientelari, poi si sperperano i soldi e ora si creano due società per continuare a bruciare soldi. Per fare questo poi ci aggiungiamo la vendità di beni comunali e tutto è fatto.
    Amministrare così è facile.

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  2. MESSAGGIO AI BLOGGER
    Ho ricevuto sulla mia mail, in forma privata, numerosi inviti a regolare meglio i forum su questo blog, l’invito esplicitamente indica in alcuni frequentatori che di tanto in tanto partecipano con post che non sono affatto attinenti le discussioni, e che invece si rivolgono solo ai frequentatori che invece vogliono discutere e partecipare interattivamente alle discussioni sugli articoli proposti.
    Ho tentato in tutti i modi intervenendo e oscurando alcune frasi per evitare, quelle che io ritenevo potessero essere offese, e avrebbero fatto scadere il dibattito. Sono intervenuto direttamente su alcuni emi sono sentito appellare come uomo poco democratico. Di tanto in tanto intervengo per alimentare e moderare il dibattito ed in alcuni casi sono stato additato come sponsor di questo o quello.
    Prima i post si approvavano in automatico e poi abbiamo regolato l’accesso con la iscrizione, consentendo anche l’anonimato nel Nik perché spesso i potenti non sopportano le critiche e quindi potrebbero tendere alla “rappresaglia”.
    Mi viene chiesto con insistenza di ammettere solo quelli che recano le generalità vere dei blogger. Prossimamente cambieremo ancora la veste grafica e in quella circostanza chiederemo la registrazione con nome e cognome, ammettendo anche un nik diverso (per intenderci: bisognerà registrarsi con nome e cognome, ma poi se uno non che appaia, al pubblico apparirà solo il nik).
    Molti hanno anche ipotizzato, che alcuni di tanto in tanto appaiono come “guastatori” per disturbare l’azione del blog e intimorire chi interviene.
    Sinceramente non credo questo sia verosimile, anche perché il successo di POLITICAdeMENTE, non è legato a chi partecipa, semmai ai contenuti e poi anche al contributo che interattivamente danno, in minima parte, quelli che intervengono.
    Tra l’altro solo il 30% dei visitatori viene dall’area ebolitana e della piana del Sele, il resto da Battipaglia, i Picentini, gli Alburni, da Salerno il 25%, dal resto della Regione, dall’Italia e anche dall’estero.
    Solo il 35% dei visitatori si collega tutti i giorni, gli altri lo fanno saltuariamente, e la media di permanenza è molto alta (8,54 minuti).
    Quindi se qualche visitatore ha questo intento, sappia che contribuisce alla crescita del blog. Nonostante tutto sta avvenendo che qualcuno vorrebbe fare il blog nel blog e questo non posso consentirlo. Qualcuno invece di attenersi alle discussioni si cimenta a “psicanalizzare” tutti coloro i quali intervengono, risultando anche fastidioso.
    NON INTENDO PIU’ CONSENTIRE A NESSUNO DI INFASTIDIRE I VISITATORI, I QUALI TRA L’ALTRO NON GRADISCONO, ESSERE APOSTROFATI E TAGLIATI DA GIUDIZI CHE RIGUARDANO LA PERSONALITA’.
    QUEGLI INTERVENTI INCOMINCIANO AD ESSERE DI CATTIVO GUSTO.
    PERTANTO DA QUESTO MOMENTO IN POI COMMENTI DI QUEL TIPO NON VERRANNO PIU’ APPROVATI, COSI’ COME NON SARANNO APPROVATI QUELLI CHE NON SONO ATTINENTI GLI ARGOMENTI, TRANNE CHE NON SIANO IN DIBATTITO, CHE NON SIANO OFFENSIVI, INGIURIOSI, CALUNNIOSI E QUANT’ALTRO.
    La democrazia e la partecipazione non può essere disturbata da chi, sventolandole a loro piacimento, diventa arrogante e limitativo dei diritti altrui.

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