L’Associazione cittadini liberi scrive a Governatore e Prefetto e consegna una petizione al Sindaco per riaprire le spiagge libere
L’associazione Cittadini Liberi: Cariello prenda carta e penna e revochi immediatamente l’ordinanza e la delibera di giunta cui ha negato un sacrosanto diritto agli ebolitani. Cariello riapra le spiagge libere senza se e senza ma. Il mare torni a essere garantito a tutti”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «In soli tre giorni abbiamo raccolto circa 600 firme di comuni cittadini letteralmente indignati da quanto voluto da questa amministrazione Comunale. – Si legge in una nota pervenutaci dall’Associazione cittadini liberi che accompagna la lettera inviata al Profetto di Salerno Francesco Russo e al Governatore Vincenzo De Luca – Abbiamo scoperto, su indicazione di un consigliere comunale di opposizione, che dal 28 maggio le nostre spiagge libere erano state interdette ai cittadini con pali e recinzioni.
Il giorno successivo, poi, è intervenuto il Sindaco di Eboli che con apposita ordinanza le ha chiuse fino al 31 luglio, sostenendo che quei pali erano il frutto della “iniziativa di un privato”, cose quanto mai singolare e offensiva per l’intelligenza di tutti.
Ma non finisce qui. – aggiungono i firmatari della petizione – Infatti, i lidi balneari hanno visto allargarsi i propri confini in entrambi i lati, garantendo ulteriori spazi a pagamento per chi volesse usufruire del mare, il tutto con l’avallo dell’amministrazione comunale.
Una scelta miope e inaccettabile, che lede i diritti minimi costituzionalmente garantiti. – Si prosegue ancora nella nota – Praticamente abbiamo avuto, in queste prime settimane estive, famiglie costrette o a pagare o spostarsi nelle limitrofe Battipaglia e Capaccio per poter fruire di spiagge e mare.
Restiamo basiti fino a un certo punto, perché le voci di possibili candidature di titolari o affini dei lidi balneari nelle liste di Cariello per la prossima campagna elettorale non fanno che confermare i nostri dubbi: tale vicenda è a discapito dei cittadini liberi che non hanno l’anello al naso.
Per questi motivi siamo scesi in Piazza, con la collaborazione di decine di ebolitani stanchi di una politica al servizio di pochi e non a supporto della collettività. – aggiungono ancora i promotori della raccolta delle Firme – Abbiamo raccolto centinaia di firme che ieri sono state protocollate all’attenzione del Sindaco e del Prefetto di Salerno, per far capire che non è una protesta simbolica ma qualcosa di più.
Attendiamo i prossimi giorni affinchè Cariello prenda carta e penna e revochi immediatamente l’ordinanza n. 173 del 29 maggio 2020 e la delibera di giunta n. 108 del 26 maggio 2020, con cui ha negato un sacrosanto diritto agli ebolitani. – concludono i firmatari della petizione – In caso contrario, adotteremo ogni strumento legale per far sì che il mare non sia uno strumento da campagna elettorale ma il luogo del popolo».
Eboli, 17 giugno 2020