Con l’Ordinanza 56 si va alla completa apertura. Si attende il “guizzo” di De Luca dal rinvio all’azzeramento dei tributi.
Proroga la scadenza degli adempimenti tributari al 30 settembre. Dal 22 giugno l’obbligo della mascherina resta solo se si è a chiuso, mentre aprono Sale Gioco, Discoteche, spettacoli al chiuso e all’aperto, sarà possibile, ma in sicurezza, l’accesso negli Ospedali e nei reparti per familiari, accompagnatori e visitatori.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Sul BURC n. 126 del 12 giugno 2020 è stata pubblicata l’Ordinanza n. 56, firmata dal Presidente Vincenzo De Luca. Ormai sono giorni che non ci sono contagi in Campania, e quindi il buon senso suggerisce di non andare oltre nelle disposizioni restrittive ed allentare i vincoli, ma anche consentire che la ripresa di tutte le attività, già fortemente in salita per tutte le difficoltà che si sono presentate a seguito del lungo lockdown, non siano un deterrente e sconsigliano gli operatori di aprire e di converso ai cittadini di privarsi della così detta “normalità”.
Una corsa “lenta” che costringe anche l’irreprensibile Sceriffo De Luca a dare qualche concessione in più, in primis relativamente all’uso delle mascherine con non più l’obbligo tranne per i luoghi chiusi ed in assembramento, ma consigliabile. E così si segue alla maniera tutta italiana come per la corsa all’estate, senza che i turisti, per ora quelli di “vicinato” siano poco invogliato a prendere il sole tutti imbavagliati, a normalizzare anche i “vizi” e virtù (giochi, bingo, scommesse, discoteche, spettacoli, ecco alcuni dei contenuti dell’Ordinanza, con i relativi protocolli, che contiene ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19:
- riapertura sale gioco, sale bingo, sale scommesse
- riapertura discoteche per ascolto musica, consumazioni al bar e ristorazione. Ancora escluso il ballo.
- aggiornamento linee guida per gli spettacoli al chiuso e all’aperto (oltre mille spettatori all’aperto, oltre 200 al chiuso compatibilmente con la capienza delle sale).
- Viene dato mandato alle Aziende Sanitarie, fermo restando il divieto di assembramento, di regolamentare in sicurezza l’accesso nei reparti di familiari, accompagnatori e visitatori.
- Si conferma l’uso obbligatorio delle mascherine anche all’aperto fino al 21 giugno 2020.
La Giunta Regionale inoltre ha disposto la sospensione di tutti gli adempimenti tributari e dei termini dei versamenti che scadono nel periodo compreso tra il 1 giugno ed il 31 agosto 2020, prorogando tali termini al 30 settembre 2020 senza applicazione di sanzioni ed interessi, relativi alla Tassa automobilistica regionale, all’Imposta regionale sulla benzina per autotrazione (IRBA), all’Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili (IRESA), al Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi (TSDD) e all’Addizionale applicata all’accisa sul gas naturale utilizzato per gli usi civili e per gli usi agricoli, artigiani e industriali (ARISGAN).
Con tale provvedimento sono state inoltre sospese, sempre fino al 30 settembre, tutte le attività di riscossione coattiva ed i versamenti delle rate dovute per ingiunzioni emesse dagli Uffici della Direzione Generale Entrate e Politiche Tributarie, senza decadenza dai benefici della rateizzazione e senza applicazione di sanzioni e interessi.
In relazione alla Tassa automobilistica è stato prorogato al 31 luglio il termine per presentare la richiesta di domiciliazione bancaria, di cui all’Art. 1, comma 47, della Legge regionale 30 dicembre 2019 n. 27, con riduzione del 10% dell’importo dovuto e con addebito diretto entro il 30 settembre senza sanzioni e interessi.
Insomma: facciamoci l’estate poi si vedrà. Si vedrà che cosa, ci viene in mente di chiedere: Si vedrà come cacchio pagarle tutte quelle cose. Si tratterà solo di posporre un dramma. Quello che comunque già incominciava a pesare su cittadini e famiglie, atteso che ci sono più tasse che entrate. Di qui si spera in un guizzo di Vincenzo De Luca.
Un guizzo che spiazza tutti e mette definitivamente KO il leghista lavoratore a distanza (molto ma molto a distanza dal lavoro) e il suo Governo Nazionale (amico), azzerando tutto e punto a capo, rimettendo tutti in carreggiata. E per il Governatore? Alle prossime elezioni non ci sarà più competizione, sarà un plebiscito.
Intanto a Roma sono in corso gli Stati Generali, la prova definitiva del grande salto dell’Europa verso l’Italia, ma le destre non ci sono, attendono il Governo in Parlamento e sperano in un miracolo al contrario per incassare il risultato e semmai festeggiare la distruzione prossima desiderata.