Criminalità, l’on. Conte (Leu) chiede una Commissione d’accesso al Comune di Eboli. Cardiello (FI) mette il resto. Presutto (Noi Campani) insorge.
Si profila una campagna elettorale al cardiopalma. Si spera nella spallata giudiziaria per sconfiggere Cariello. Presutto dice: “Sono disgustato da questa politica!” L’On. Federico Conte: “chiedo al Ministro Lanorgese se non ritenga urgente disporre l’accesso agli atti”. Cardiello (FI): “Ombre e anomalie sulla gestione del Comune”. Sull’orizzonte del potere: Il “bottino” di quel che resta di una Città in declino.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI -️ «Sono disgustato da questa politica! – esordisce il Consigliere comunale di maggioranza Giancarlo Presutto, tra i più fedeli sostenitori del Sindaco uscente Massimo Cariello, a commento di una nota dell’On. Federico Conte parlamentare LeU, con la quale rivolgendosi al Ministro dell’Interno Lamorgese, chiede che questa invii una Commissione di accesso agli atti al Comune di Eboli, suffragando la sua richiesta di numerosi fatti, alcuni dei quali già attenzionati alla Magistratura inquirente e altri da varie altre cose, ivi compreso articoli di stampa – In queste ore un Onorevole che abita ad Eboli e che non sa neanche sulla cartina geografica dove sta Eboli, – aggiunge Presutto senza nemmeno citarne il nome – ha infangato il nome della Città chiedendo al Ministro Lamorgese una “commissione d’accesso al Comune per accertare eventuali collegamenti diretti e indiretti con la cirmilnalita organizzata”!
Presutto mostrando tutta la sua indignazione passa all’attacco di Conte – buttare fango gratuitamente sull’intera Città per le imminenti elezioni comunali è un gesto vile! – e usando il plurale majestatis, immaginando l’azione sia il frutto corale del gruppo MDP-LEU ebolitano, aggiunge – ️se non siete in grado “vincete” le elezioni democraticamente e non con queste alchimie.
I socialisti ebolitani erano “Garantisti” all’epoca di tengentopoli ora per interessi politici sono “Giustizialisti”!!! – prosegue Presutto ricordando a Conte le solide radici garantiste di quel mondo politico del quale ne è erede come figlio dell’ex Ministro Carmelo Conte, leader indiscusso dei socialisti campani negli anni ’80 e aggiunge ️- siete ridicoli! Eboli vi boccerà sonoramente! – conclude con un affondo accusatorio Giancarlo Presutto rivolgendosi sempre e direttamente all’On. Federico Conte ma continuando a non menzionando – ️caro Onorevole da quando sei stato eletto non ti abbiamo mai visto ad Eboli nei momenti di bisogno, mai una comparsa ! Ora vuoi indagare ? Fai pure ! Vergognatevi».
Ma quale è il comunicato dell’On. Federico Conte che ha fatto insorgere Giancarlo Presutto? È la richiesta di una Commissione d’accesso al Comune di Eboli per accertare eventuali collegamenti, diretti e indiretti, con la criminalità organizzata o forme di condizionamento. Una richiesta che Conte, primo firmatario il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro., hanno rivolto una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno.
“Chiedo al Ministro Lamorgese – dice il parlamentare – innanzitutto se sia a conoscenza della gravissima situazione del Comune di Eboli, su cui gravano molte indagini su gare pubbliche e su cui pesano diversi episodi allarmanti sul fronte della trasparenza e della legalità, non ultima la pesante intimidazione nell’ultima seduta dell’Assise cittadina ai danni della minoranza consiliare. Nel contempo chiedo al Ministro se non ritenga urgente disporre l’accesso agli atti, con le modalità previste dalla normativa, per accertare se emergano elementi di compromissione della libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento dell’amministrazione comunale”.
Nell’atto, l’On. Conte – partendo da episodi che ci riportano all’amministrazione Melchionda della quale l’attuale gruppo consiliare MDP-LEU, allora nel PD, ne era stato un primo sponsor – elenca molti episodi che riguardano la vita amministrativa di Eboli, dall’ordinanza di custodia cautelare del 20 marzo 2015 verso 9 persone per associazione per delinquere finalizzata alla tratta e riduzione in schiavitù di persone, tra cui anche il dirigente del settore demografico del Comune alle denunce durante il voto del maggio 2015 per corruzione elettorale e procacciamento di voti, fino alle indagini su diverse gare pubbliche del Comune di Eboli, come quella della gestione della sosta e quella dell’affidamento diretto del Centro Polifunzionale SS Cosma e Damiano alla Coop Ises in liquidazione coatta con 12 milioni di passività, con revoca del finanziamento e recente intervento dell’ANAC, fino alla videosorveglianza e all’affidamento della Casa del Pellegrino, con indagati consiglieri comunali, esponenti della giunta e il sindaco.
“L’Autorità Nazionale Anticorruzione dal 2016 ad oggi ha chiuso quattro istruttorie inerenti appalti a Eboli – si legge nell’atto parlamentare di Conte e Fornaro – inoltre nel marzo 2019 è stato arrestato un consigliere comunale mentre nel gennaio 2020 i carabinieri del Noe di Salerno hanno eseguito un sequestro preventivo dell’impianto di compostaggio del Comune di Eboli, denunciando tre persone, tra cui il Sindaco”.
Insomma si ripete lo scontro a distanza di 40 anni tra Conte e Presutto, solo che negli anni ottanta a “scontrarsi”, o meglio a condentersi il potere erano i loro genitori: L’ex Ministro delle Aree Urbane On. Carmelo Conte e l’ex Sindaco di Eboli Elio Presutto; entrambi socialisti e nello stesso partito, mentre i loro figli invece sono su sponde opposte. Uno scontro che ci riporta a come sia divenuta truculenta la battaglia politica. Battaglia combattuta con tutti i mezzi leciti e illeciti, combattute anche con l’aiuto, spesso inconsapevole, ma spesso anche con malcelate intenzioni di arrecare danni, della stampa e ora anche di alcuni siti web, con lo scopo preciso di creare percorsi che mescolano fatti avvenuti, cose ipotizzate, sospetti indicati, conditi alla bisogna, ma proprio per ottenere l’obiettivo di far aprire qualche fascicolo.
E così la storia si ripete. Si ricorda che all’epoca dell’amministrazione Melchionda, lo stesso gruppo che oggi ha ispirato l’interrogazione parlamentare di Federico Conte, denunciava “loschi individui che si aggiravano nei corridoi del Comune” e sebbene si invitasse a fare nomi, cognomi e il perché è cosa ci facessero, non vi fu mai nessuna indicazione precisa. Va detto, che dalle nostre parti, quando si vuole fare centro e riempire di “significato” giudiziario qualcosa che non si gradisce, basta invocare la Camorra e il gioco è fatto, un gioco che prosegue tra il detto e non detto, e tra il sospetto e un’indagine e di tanto in tanto qualche richiamo giornalistico per mantenere sempre sui carboni ardenti chi viene colpito si va avanti per “creare” prove non prove e magari con l’aiuto di qualche “indagine esplorativa” si ottiene il risultato sperato: quello di azzoppare l’avversario politico.
Peccato che a furia di chiamare in causa la camorra si finisce per farle un favore, e così come quell’adagio dice “al Lupo, al Lupo“, quando il Lupo veramente arriva, nessuno ci crede e nessuno ci fa caso ed è proprio lì che si diventa responsabili e se si persegue per quella strada si diventa colpevoli. Ora come allora vengono messi insieme fatti che rispondono si ad una cronologia, ma che tra loro non hanno relazione se non nell’intento di creare una rete di sospetti fino a giungere alla celebrazione di un processo mediatico che si consolida e complica le indagini in corso di alcuni di quei processi per i quali invece sarebbe utile si facesse chiarezza piuttosto che intorbidire le acque.
Ma l’aspetto più inquietante di questa interrogazione preannunciata, è che chiedendo al Ministro dell’Interno una Commissione di accesso agli atti, che avrebbe come scopo quello di avviare il processo di scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche, sarebbe il tentativo di scavalcamento e una sonora bocciatura per il Prefetto di Salerno e per la Procura Generale della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, evidentemente ritenuti incapaci di procedere nel senso desiderato e portare avanti quelle indagini per le quali si è ripetutamente denunciato.
Cosa significherebbe che sia la Procura che la Prefettura non siano capaci di condurre e far progredire le indagini o peggio ancora sarebbero conniventi?
Oggettivamente questa ipotesi non aiuta affatto a far luce sull’operato della maggioranza che sostiene il Sindaco Cariello, che in verità non brilla affatto dal punto di vista politico e amministrativo, sia per l’indefinita colorazione politica e sia per le risoluzioni amministrative lacunose e per nulla incidenti sul piano sociale, economico e politico, circostanza che ci consegna una Città nella quale nessun settore della economia presenta fattori positivi, eccezion fatta per la produzione agricola della Piana del Sele e la filiera agro-alimentare legata al comparto bufalino e lattiero-caseario, che va da solo e non incide per nulla sull’economia cittadina, inglobati di fatto, dalle vicine e vivaci economie delle città di Battipaglia e di Capaccio-Paestum.
Va ricordato anche che il declino economico di questa Città parte proprio subito a ridosso di quegli anni ’80, proprio quelli dei padri di Conte e Presutto, a quegli anni nel corso dei quali si immaginavano grandi progetti e grandi volani economici trascurando semmai le vicende quotidiane e le economie “locali” e di “vicinato” ottenendo proprio l’effetto contrario e che oggi “accusiamo” in ogni circostanza, cioè quello di una Città agli sgoccioli, che non ha più fiato e che è difficile possa riprendersi, presa com’è dalla quotidianità e se eravamo bambini e si parlava: dello sviluppo della Fascia Costiera, e contestualmente del turismo e della valorizzazione del Centro Storico; e si parlava dello sviluppo Industriale e della programmazione territoriale; di edilizia, di commercio, di artigianato e di progetti che accompagnassero l’agricoltura con un Mercato Ortofrutticolo e un Polo Agroalimentare e via di seguito con tutte le altre significative programmazioni che hanno fatto da supporto ai vari programmi elettorali; Ora siamo vecchi parliamo delle stesse cose ma in un contesto territoriale fortemente compromesso dall’abbandono e dal declino.
Ed in questo contesto si inserisce la circostanza non del tutto trascurabile delle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale, circostanza che, tolto il tragico periodo della Pandemia da Covid-19, ora nella fase 2 della ripresa, si è ripresentato il problema e si è ripreso lo scontro che oggi vede contrapporsi i due “figli d’arte” della politica ebolitana Federico Conte e Giancarlo Presutto: Il primo che “accusa” per costruire spazio alla sua coalizione; il secondo che difende e attacca pensando alla sua rielezione e ad una elezione al Consiglio Regionale; Sull’orizzonte il “bottino” di quel che resta di una Città in declino,.
Uno scontro che ci ricorda che a settembre, quando andremo al voto, ci troveremo una coalizione civica che riesce a spogliare anche Partiti come il PD e FdI con a capo il Sindaco uscente Massimo Cariello, e tutti insieme appassionatamente a sostenere il Governatore Vincenzo De Luca, che si scontrera’ con coalizioni non del tutto definite come quella che si vorrebbe realizzare intorno al MDP-LEU, guidata probabilmente da Mario Conte, e sfumata la “grand Coailizion” che si profilava con a Capo il capogruppo Damiano Cardiello, il quale a sua volta, messo in discussione anche dal suo Partito, Forza Italia, costruirebbe una squadra civica, restano poche speranze immaginare una non riconferma di Cariello. Il Sindaco Cariello, dal canto suo, pare stia pensando di non sprecare il suo possibile consenso oltre ogni misura e per questo non sarebbe affatto contrario a creare una “coalizione civetta” per assottigliare il numero di consiglieri comunali di opposizione, per questo sarebbe pronto Vitoantonio Marchesano che approfitterebbe del vuoto a destra per occupare uno spazio liberato da Cardiello per candidarsi a Sindaco.
In questa contesa politico-giudiziaria si inserisce anche Damiano Cardiello che aggiunge: “Ombre e anomalie sulla gestione del Comune” fin troppo evidenti. Perché rimanere in silenzio?”- prosegue Cardiello sull’interrogazione di Conte – “In tempi non sospetti, da circa cinque anni, abbiamo lanciato l’allarme sul tema della legalità.
Ad avere la meglio, infatti, non era la trasparenza e l’imparzialità amministrativa ma l’improvvisazione mista alla cultura di interessi particolari. E la tematica della legalità, in poco tempo, è diventata un principio politico ineludibile. – aggiunge ancora Cardiello – I settori che abbiamo approfondito sono stati numerosi, tra cui Piano di Zona, parcheggi, cimitero, beni patrimoniali, rifiuti e manutenzione.
Potremmo scrivere un libro circa le anomalie riscontrate, ma preferiamo riflettere sul momento. Ci avviciniamo alle elezioni comunali, con la consapevolezza che lo scontro politico con il “sistema Cariello“, così definito più volte dalla stampa locale, sarà aspro e avvelenato da un fattore evidente: il silenzio delle Autorità sovracomunali. Questo è il vero punto.
Gli ebolitani hanno a cuore la legalità e trasparenza ma allo stesso tempo hanno il diritto di sapere, e il tempo stringe, se vi sono o meno contatti con la micro o macro criminalità all’interno della macchina comunale. – conclude ancora Cardiello – Peraltro la stampa locale ha scritto fiumi di inchiostro in merito. La Prefettura di Salerno conosce da tempo la situazione, senza però offrire chiarimenti, nonostante richieste e solleciti formali. La risposta del Ministro aiuterà a capire di che cosa stiamo parlando, nel frattempo continueremo a lavorare per offrire una classe dirigente che guardi davvero agli interessi collettivi.”
E mentre in quel pentolone c’è tutto questo a cuocere si pensa magari ad una spallata giudiziaria, che potrebbe facilitare un nuovo scenario, poi importa poco cosa accadrà e in quel poco c’è anche quell’agonia inesorabile della Città di Eboli e magari anche la possibilità di una chiusura dell’Ospedale di Eboli, fortemente depotenziato nel corso dell’epidemia. Amen
Eboli, 8 giugno 2020
3 commenti su “Criminalità & Politica:L’On. Conte LeU denuncia commistioni, Presutto va su tutte le furie”