Eboli perde 32mila euro di finanziamenti

Con i Decreto “Spiagge Sicure – Estate 2020” il Ministero dell’interno ha destinato ai Comuni richiedenti 32mila euro. 

Finanziamenti da utilizzare per la Prevenzione ed il contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione. Per il Consigliere Cardiello (FI): “Un’altra occasione persa per il Comune di Eboli“. 

Damiano Cardiello

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLIIl Capogruppo di FI Damiano Cardiello non perde l’occasione di criticare, Amministrazione Comunale e il Sindaco Massimo Cariello per la esclusione del Comune di Eboli dal decreto del Ministro dell’interno, adottato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, relativamente ai finanziamenti per la «Prevenzione e il contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione. “Spiagge sicure – Estate 2020”».

«Ennesima occasione persa – ha dichiarato il consigliere di opposizione Damiano Cardielloper il nostro comune e per dare una risposta alle questioni della fascia costiera, così come si evince dalla circolare del Ministero degli Interni Eboli è stata esclusa, non rientra nei finanziamenti. 32mila euro persi che potevano essere impiegati per la pulizia e la sicurezza».

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Ministero degli Interni

Gabinetto del Ministro

1 Modulario Interno – 5 Mod. 5 G. N. 13301/110(5) Uff. II – Ord. e Sic. Pubb. Roma, 5 giugno 2020

AI SIGG. Prefetti di Agrigento, Bari, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Caserta, Catanzaro, Chieti, Cosenza, Crotone, Fermo, Foggia, Genova, Gorizia, Grosseto, Imperia, La Spezia, Latina, Lecce, Livorno, Massa-Carrara, Matera, Messina, Napoli, Nuoro, Oristano, Palermo, Pesaro Urbino, Pescara, Ragusa, Reggio Calabria, Roma, Rovigo, Salerno, Sassari, Savona, Siracusa, Taranto, Trapani, Trieste, Vibo Valentia;

e, p.c.: Ai Sigg. Prefetti della Repubblica; AI Sigg. Commissari del Governo per le Province di Trento e  Bolzano; Al Sig. Presidente Della Giunta Regionale Della Valle D’Aosta; Al Dipartimento Della Pubblica Sicurezza Segreteria del Dipartimento

OGGETTO: Prevenzione e contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione. “Spiagge sicure – Estate 2020”. Finanziamento iniziative.

Il decreto del Ministro dell’interno, adottato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze in data 18 dicembre 2018, ha fissato i criteri di ripartizione del Fondo per la sicurezza urbana, istituito dall’art. 35-quater del decreto-legge 4 ottobre 2018, n.113, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2018, n.132.

In particolare, all’articolo 1, comma 1, lett. c), del predetto decreto è stabilito che, per litoranei per il finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto dell’abusivismo commerciale e della vendita di prodotti contraffatti nella stagione estiva.

Tali risorse, in considerazione dell’incremento del Fondo realizzato dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”1, ammontano a 2,8 milioni di euro, e sono integrate con un ulteriore stanziamento di 2 milioni di euro a valere sul Fondo Unico Giustizia2, ai sensi dell’art. 1, comma 2, del citato decreto, così da destinare all’iniziativa “Spiagge Sicure – Estate 2020” un totale di 4,8 milioni di euro.

La sopra richiamata disposizione di cui all’art. 1, comma 1, lett. c) del decreto 18
dicembre 2018 stabilisce che i comuni beneficiari debbono essere individuati in base alle presenze negli esercizi ricettivi secondo i dati ISTAT riferiti al 2018, e che non possono accedere alle predette risorse gli enti che hanno già usufruito di contributi per iniziative analoghe promosse da questo Dicastero o per altre iniziative previste nello stesso decreto.

Tutto ciò premesso, ai fini dell’accesso alle risorse del Fondo per l’anno 2020, si
forniscono le seguenti indicazioni.

Il finanziamento di cui trattasi è riservato ai primi centocinquanta comuni litoranei per numero di presenze nelle strutture ricettive in base ai dati ISTAT relativi al 2018 che presentino le seguenti caratteristiche:

a) non essere capoluogo di provincia;
b) popolazione non superiore a 50 mila abitanti alla data del 1° gennaio 2019;
c) non essere stato destinatario di contributi per iniziative analoghe promosse dal Ministero dell’interno o per altre iniziative previste dal decreto interministeriale 18 dicembre 2018.

A tal fine, si acclude l’elenco dei comuni litoranei, ordinato in base alle predette presenze, che riuniscono anche le caratteristiche di cui alle lettere a, b e c per accedere al contributo (all.1). Gli enti ricompresi nell’elenco che intendono beneficiare del finanziamento devono presentare apposita domanda alla Prefettura territorialmente competente. Il contributo, concesso nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, ammonta, per ciascun comune, a 32 mila euro. La domanda, redatta utilizzando l’accluso modello (all.2), deve essere corredata da una scheda progettuale riferita al periodo 1° luglio – 30 settembre, ove sono illustrate le misure che si intendono adottare e specificati, nel dettaglio, i mezzi e il personale da impiegare, le aree del territorio interessate nonché i relativi costi.

Tra le azioni cui può essere assegnato il contributo, si segnalano l’assunzione di personale della Polizia locale a tempo determinato3, le prestazioni di lavoro straordinario da parte del personale di Polizia locale, l’acquisto di mezzi ed attrezzature e la promozione di campagne informative volte ad accrescere fra i consumatori la consapevolezza dei danni derivanti dall’acquisto di prodotti contraffatti. Tenuto conto, inoltre, dell’emergenza epidemiologica in atto, l’attività di prevenzione dovrà riguardare anche la verifica del rispetto delle misure di distanziamento sociale nonché delle ulteriori prescrizioni contenute nei protocolli o nelle linee guida per prevenire o ridurre il rischio di contagio da Covid-19.

Nel rispetto delle disposizioni di carattere finanziario-contabile degli enti locali, il contributo può essere utilizzato sia a copertura delle spese correnti che di quelle d’investimento. La quota destinata al pagamento delle spese correnti non dovrà essere superiore al 50% del totale.

La Prefettura, verificata l’ammissibilità dell’istanza e acquisito il parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica:

a) approva il progetto, ove ne rilevi la coerenza con le finalità dell’iniziativa, dandone comunicazione al comune interessato e al Dipartimento della pubblica sicurezza – Direzione centrale per i servizi di ragioneria, all’indirizzo di posta elettronica certificata dipps.servraggesco@pecps.interno.it, nonché, per conoscenza, a questo Gabinetto e all’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia;
b) invita il comune proponente a produrre eventuali chiarimenti e/o documentazione integrativa;
c) respinge l’istanza qualora rilevi la mancata rispondenza della scheda progettuale alle finalità individuate dal decreto, dandone comunicazione al comune e informando questo Gabinetto, la Direzione centrale per i servizi di ragioneria e l’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia.

L’istruttoria delle istanze presentate deve concludersi improrogabilmente entro il 20 giugno p.v.. Nei dieci giorni successivi, la Direzione centrale per i servizi di ragioneria definisce il piano di ripartizione delle risorse, informando i comuni beneficiari, per il tramite delle Prefetture, circa le modalità di erogazione del contributo assegnato.

La Prefettura e il comune o i comuni interessati, a garanzia degli impegni assunti, stipulano uno specifico protocollo d’intesa, per il quale non si rende necessario acquisire il preventivo nulla osta di questo Gabinetto. Per quelle Prefetture che abbiano già sottoscritto protocolli o altri accordi in tema di prevenzione e contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, gli impegni correlati alla nuova progettualità possono essere definiti all’interno di un atto aggiuntivo.

Il protocollo, se del caso predisposto sulla base dell’unito modello (all.3), deve anche contemplare l’impegno del comune a produrre specifici report quindicinali sull’attività  svolta, a partire dal 16 luglio e, di seguito, il 31 luglio, il 17 e il 31 agosto, il 16 e il 30 settembre, nonché una relazione finale sugli esiti dell’iniziativa, corredata dal rendiconto economico-finanziario della gestione e dalla documentazione di spesa, da inoltrare alla Prefettura competente entro il prossimo 30 ottobre. In proposito, si sottolinea che:

  • le informazioni richieste per il monitoraggio devono essere acquisite presso i comuni utilizzando esclusivamente lo schema di report allegato (all.4)
  • è necessario verificare che i dati inseriti dai comuni nel suddetto modello siano completi, coerenti ed aggiornati al periodo di riferimento;
  • il modello riepilogativo su base provinciale (all.5), debitamente compilato da codeste Prefetture, deve pervenire a quest’Ufficio entro e non oltre, rispettivamente, il 20 luglio, il 4 e il 19 agosto, il 4 e il 19 settembre e il 5
    ottobre;
  • gli indirizzi di posta elettronica cui inoltrare i report sono i seguenti:gabinetto.ministro@pec.interno.it; davide.ciarlo@interno.it.

Le risorse riservate ai comuni ricompresi nell’elenco (all.1) che non presentano domanda di accesso al finanziamento o la cui domanda viene respinta dalla Prefettura competente, ovvero le eventuali somme residue, saranno assegnate agli altri comuni cheseguono in graduatoria l’ultimo comune beneficiario. Al verificarsi di una delle predette circostanze, codesti Uffici sono tenuti ad informare tempestivamente questo Gabinetto che provvederà allo scorrimento della graduatoria dandone notizia alle Prefetture interessate per la successiva comunicazione agli ulteriori enti destinatari cui sarà indicato un congruo termine per l’eventuale presentazione della domanda di accesso al finanziamento corredata dalla suddetta scheda progettuale.

I comuni che usufruiscono del contributo possono anche stipulare specifici accordi
con altri comuni che non ne sono beneficiari per un’eventuale compartecipazione al progetto, fermo restando che, in tal caso, il finanziamento riguarda esclusivamente il comune beneficiario il quale provvede autonomamente a condividerlo con gli altri enti coinvolti, in ossequio agli impegni assunti mediante il cennato accordo.

Da ultimo, si ricorda che, in ottemperanza alla previsione di cui all’art. 3, comma 5, del medesimo decreto 18 dicembre 2018, il Dipartimento della pubblica sicurezza – Direzione centrale per i servizi di ragioneria può disporre verifiche presso i comuni beneficiari, per il tramite delle Prefetture – Uffici territoriali del Governo competenti, al fine di verificare la legittimità delle spese.

Nel segnalare che la presente circolare sarà pubblicata, in data odierna, sul sitoistituzionale di questo Ministero, sezione “Amministrazione trasparente”, si invitano i signori Prefetti interessati dall’iniziativa ad assicurarne la massima diffusione presso i comuni individuati in vista dei successivi adempimenti per i quali si confida nel consueto impegno.

IL CAPO DI GABINETTO
Piantedosi

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Eboli, 8 giugno 2020

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