Il 7 giugno si è celebrata la 2^ Giornata Mondiale della sicurezza alimentare per celebrare i benefici del cibo sano e sicuro.
la Giornata Mondiale della Sicurezza degli alimenti è nata per far conoscere quanto sia stretto il legame tra salubrità degli alimenti che mettiamo nei nostri piatti e la salute, la prosperità economica, l’accesso a cibo sano e nutriente, ai mercati, allo sviluppo sostenibile, e farci riflettere su cose che diamo per scontato e che riguarda la sicurezza degli alimenti e i benefici e non che da questa ne deriva.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel dicembre 2018, ha proclamato il 7 giugno Giornata Mondiale della sicurezza degli alimenti, un’occasione per celebrare i benefici del cibo sano e sicuro e opportunità per tutti di riflettere su qualcosa che spesso diamo per scontato: la sicurezza degli alimenti; per celebrare i benefici del cibo sano e sicuro, la Giornata Mondiale della Sicurezza alimentare è nata per far conoscere a tutti quanto sia stretto il legame che intercorre tra salubrità degli alimenti che mettiamo nei nostri piatti e la salute, la prosperità economica, l’accesso a cibo sano e nutriente, ai mercati, e allo sviluppo sostenibile., e farci riflettere su qualcosa che diamo per scontato e che riguatda la sicurezza degli alimenti e tutti i benefici e non che da questa ne deriva.
E proprio in questo momento, che siamo usciti dal lunghissimo lockdown a causa del coronavirus e siamo entrati in piena fase 3, quella della ripresa, la sicurezza alimentare e tutti i processi che accompagnano i cibi che quotidianamente giungono sulle nostre tavole, è fondamentale allo scopo di vivere sani e bene e possibilmente accontentando anche il palato.
Il cibo non sicuro causa nel mondo sia malattie di origine alimentare che colpiscono ogni anno circa 600 milioni di persone e rappresentano un grave onere per la salute umana, in particolare per i bambini e le persone che vivono in regioni a basso reddito, che ingenti costi economici.
Ancora oggi il cibo non sicuro determina nel mondo malattie di origine alimentare che colpiscono ogni anno circa 600 milioni di persone, e causano oltre 420 mila vittime, e per questo oltre a rappresentare un grave onere per la salute umana, in particolare per i bambini e le persone che vivono in regioni a basso reddito, il cibo non sicuro oltre generare ingenti costi economici, ostacola lo sviluppo in molte economie a basso e medio reddito.
L’obiettivo quindi della Giornata mondiale della Sicurezza dell’Alimentazione è quello di promuovere la corretta informazione ai cittadini perché siano consapevoli in merito agli aspetti della sicurezza e della affidabilità del nostro sistema ufficiale dei controlli degli alimenti, con particolare attenzione alle conseguenze di quelli non sicuri sulla salute a livello globale.
Il nostro Paese, con le diverse articolazioni, ministero della Salute, Regioni, Aziende sanitarie locali, con i servizi veterinari e di igiene degli alimenti, Istituto superiore di sanità e Istituti zooprofilattici sperimentali, fortunatamente dispone di un’organizzazione a garanzia della sicurezza degli alimenti lungo tutta la filiera, dai campi alla tavola e della salute dei cittadini italiani, europei e dei Paesi destinatari delle numerose esportazioni nel settore agro-alimentare.
A questa attività si aggiunge quella del controllo, del contrasto e della repressione dei i reati contro la salute pubblica, tra cui anche quella alimentare.
La FAO, stima che ogni anno si perdono ben 95 miliardi di dollari in produttività in seguito a malattie, disabilità e morte prematura dei lavoratori. Numeri, che danno un’idea dell’importanza della questione e della necessità per tutti i Paesi di agire sinergicamente per prevenire, gestire e reagire ai rischi che potrebbero sorgore lungo la filiera alimentare.
Ma la cosa che sembra e forse è importante come la qualità dei prodotti e i controlli che garantiscono tutti i corretti passaggi fino a quando poi giungono sulle nostre tavole, è sicuramente soddisfare il palato, la vista, l’odorato, e questo in Italia, in tutte le Regioni c’è solo da aprire una gara. Una gara senza vincitori e semmai premiando ex aequo tutti i piatti tipici, dal Nord al Sud, dal Mare alle montagne, un festival di sapore e di gusti che insieme agli accoppiamenti, quelli più semplici, ma completi per la nostra salute. Completi al punto che la Dieta Mediterranea Bene Immateriale dell’umanità è stato assunto come modello alimentare che contribuisce alla salute dei cittadini.
E se un piatto si spaghetti, con pomodoro, olio extravergine di oliva e basilico rappresentano un monumento alla semplicità e per questo un monumento al gusto e all’equilibrio alimentare, non è da meno un’orata ai pomodorini o pisellini alla Pancetta, o semplicemente non sono da meno un cavolfiore o una verza stufata, si tratta quindi solo di scegliere e scegliere tra una varietà di prodotti alimentari semplicemente straordinari, che comunque ci assicurano oltre quello di dilettare il palato anche quello di fornire i giusti rapporti alimentari di cui il nostro organismo ha bisogno.
Roma, 7 giugno 2020