Battipaglia questo vuole, vuole la morte della cultura, vuole la morte delle proprie radici.
di Giovanni Montella
BATTIPAGLIA – Oramai tutto tace sull’argomento, dopo che il super esperto, ci ha assicurato sulla minore liricità architettonica di alcune costruzioni rurali, a cui Villa Doria appartiene, tutto e silenzio,
Ed intanto l’edificio decade, quale sia la scelta dell’attuale amministrazione rispetto alla realizzazione della ormai famosissima rotatoria poco si sa’, ma l’edificio, il Casone Rosso, villa Doria, nel frattempo perde pezzi , parte della copertura, parte delle mura perimetrali, e viene costantemente distrutto dalle intemperie, lasciato nel suo stato di abbandono, destinato a disgregarsi piano da solo in modo che non bisognerà abbatterlo, sarà caduto .
Che fine hanno fatto gli accordi tra il comune, è il privato , dove sono le soluzioni definitive rispetto alla problematica, anche le lettere di Angelici sotto riportata in cui si richiede all’attuale amministrazione di rivedere il giudizio sull’intervento, a nulla sono serviti, sono state inascoltate, che dire.
Sul suo prossimo abbattimento, sembrerebbe che nelle ultime ore vi siano tecnici comunali , che effettuano misurazioni per la realizzazione della rotatoria, Ma il sindaco di Battipaglia non doveva fare chiarezza attraverso una conferenza stampa sull’argomento?
Battipaglia questo vuole, vuole la morte della cultura, vuole la morte delle proprie radici, vuole la morte di centri periferici, ridotti a piccole città satellite senza opere pubbliche dove andare solo a dormire.
Vedo continuamente nascere su facebook, ed in internet, Blog in cui ci si lamenta di questa brutta cittadina di Battipaglia, delle buche delle strade, dei cavalcavia, delle barriere architettoniche, del poco verde, ci si lamenta della mancanza delle opere pubbliche, eppure della cosa pubblica se ne occupano sempre e solo le stesse persone .
Comitato per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali di Battipaglia.
Arch. Giovanni Montella
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Lettera di Angelici
Il perchè di quanto accade ha un nome ed un cognome. Lo stesso che ha determinato la prima frana nel pdl con il passaggio di tre consiglieri in maggioranza., frana che ha interessato uno di loro in particolare. Panta rei..