M5S sulla movita e il “Gioco a chi la spara più grossa tra cabarettisti al potere” tra Sindaco e Governatore.
I consiglieri regionali Ciarambino e Saiello: “La sfida De Luca-De Magistris a colpi di ordinanze danneggia commercianti e alimenta confusione”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – “Proibizionismo contro anarchia totale senza alcun controllo. Le due ordinanze, diametralmente opposte, prodotte dal duo comico De Luca-De Magistris sono il riflesso dell’arroganza e della voglia di presenzialismo di questi due personaggi da avanspettacolo. Quelli che avrebbero dovuto essere provvedimenti finalizzati al contenimento del contagio, sono utili soltanto ad alimentare confusione e conflitti di poteri che potrebbero richiedere addirittura l’intervento del Tar. Oltre che danneggiare l’intera economia del by night, già messa in ginocchio degli effetti del lockdown. Non è chiaro in che modo l’ordinanza del Governatore della Campania, che impedisce l’asporto di bevande alcoliche dopo le 22, possa costituire un deterrente agli assembramenti, che diventano difficili invece da contenere se dopo quell’ora se ne consente il solo consumo ai banconi di baretti di pochi metri quadrati”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino e Gennaro Saiello.
“La ridicola retromarcia di De Luca rispetto all’ordinanza delle 23, che abbiamo chiesto di annullare con un’interrogazione depositata in questi giorni, è la classica pezza peggio del buco. Come del tutto sconsiderata, nel contempo, è l’ordinanza a firma De Magistris che al coprifuoco risponde con un “liberi tutti” fino a notte fonda e niente veti al consumo di alcolici. Dal sindaco della terza città d’Italia ci saremmo aspettati un atteggiamento più responsabile, che avesse cercato un’interlocuzione istituzionale e che, d’intesa con la Prefettura, si fosse fatto promotore di un piano straordinario di controlli, con una maggiore presenza in strada di forze di polizia nelle ore di maggiore concentrazione della movida. Ma è chiaro che anche il provvedimento di questo signore sia solo il frutto di un gioco a chi la spara più grossa tra cabarettisti al potere”.
Napoli, 30 maggio 2020