Giudice di Pace: Si ricomincia da Eboli? Oasi felice o un modello da seguire? Secondo i risultati è sicuramente da seguire.
Il metodo impresso dal Cancelliere Cuozzo ha prodotto numeri ragguardevoli: 600 processi penali, 4000 cause civili, 200 sentenze penali pubblicate ogni anno, oltre 2000 provvedimenti civili, con soli tre Giudici, 2 cancellieri e 5 assistenti.
di Enrico Tortolani referente l’informatica giudiziaria C.O.A. Salerno per POLITICAdeMENTE
EBOLI – La ripresa delle attività in tutti i tribunali d’Italia è difficile e complicata da oggettive disfunzioni che stanno rendendo la vita impossibile agli Avvocati. – è così che Enrico Tortolani dell’Associazione Forense della Valle del Sele e referente per l’informatica giudiziaria del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Salerno introduce il tema della funzionalità della giustizia del giusto Processo e dell’organizzazione del lavoro degli Uffici Giudiziari, centrali e periferici oltre che della differenza tra questi, di quelli che vanno, quelli che al contrario non funzionano, quelli che invece funzionano, e semmai quelli da prendere ad esempio perché funzionano bene e meglio di tutti gli altri e sperare che non siano “isole felici” – Anche a Salerno le cose non funzionano come dovrebbero e secondo quanto assicurato dai capi degli uffici giudiziari.
Nonostante le consultazioni preventive, le continue richieste e pressioni, la riapertura degli uffici è stata traumatica per gli Avvocati che pure speravano di poter riprendere proficuamente le proprie attività, interrotte da tre mesi di lockdown. – prosegue Tortolani – Tante le proteste che hanno inondato i social e che sono giunte al Presidente del C.O.A. Avv. Silverio Sica che a proposito ha dichiarato: “Non è possibile che le legittime richieste dell’Avvocatura rimangano inascoltate”. E così il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ha formalizzato una durissima presa di posizione, raccogliendo tutti gli spunti provenienti dagli iscritti, e con delibera del 15 maggio scorso ha proclamato lo stato di agitazione. Forse il preludio di uno sciopero, se non si ottenessero adeguati riscontri. Non è possibile tollerare ulteriormente le mancate risposte alle numerose istanze inoltrate a mezzo posta elettronica, i ritardi nelle comunicazioni per le udienze da trattare o rinviate, il silenzio opposto alle chiamate telefoniche, il vero e proprio diniego di semplici attività di cancelleria, come il rilascio delle copie.
“Rilevata la pervicace indifferenza verso le esigenze della Classe forense salernitana che determina un sostanziale e tangibile squilibrio di posizioni in ogni grado della giurisdizione, sia civile che penale, tra l’Avvocatura e la Magistratura, sia inquirente che giudicante” recita il passo tratto dalla delibera del C.O.A. – fa rilevare Tortolani – si riassume lo scontro in atto tra le componenti della giustizia. Uno scontro ad armi impari, che richiede un impegno collettivo ed unitario della Classe Forense: accendere i riflettori sui diritti della difesa, in ogni sede; porre al centro di ogni provvedimento organizzativo e giurisdizionale gli interessi dei cittadini, vittime di denegata giustizia.
In questo clima, lunedì scorso, i vertici del Consiglio dell’Ordine hanno incontrato il Presidente del Tribunale per trovare soluzioni condivise. “Abbiamo esaminato la situazione del settore penale – ha detto l’Avv. Valerio Iorio – mentre la riunione sul settore civile è stata fissata per mercoledì” L’invito è stato esteso anche alle associazioni di base dell’avvocatura, nelle loro molteplici articolazioni.
Nel frattempo il Consiglio sta mettendo a disposizione degli iscritti strumenti pratici per facilitare le attività quotidiane. “Per venire incontro agli Avvocati, ed evitare lunghe attese dagli Ufficiali Giudiziari – continua l’Avv. Iorio – abbiamo predisposto con l’agenzia Juris un servizio gratuito per la richiesta di notifica di atti civili”.
In questo quadro di ordinarie disfunzioni, un ufficio giudiziario in provincia – rileva l’Avv. Tortolani – un Ufficio si fa notare per efficienza e tempestività nei servizi in favore degli Avvocati: E’ L’ufficio del Giudice di Pace di Eboli. Un Ufficio destinato alla soppressione da un provvedimento dell’ex Presidente del Tribunale di Salerno, e da un decreto del Ministero, e poi salvato oltre tempo massimo, dal testardo impegno degli Avvocati del locale Foro, l’Associazione forense della Valle del Sele (AFVS), in sinergia con l’amministrazione comunale.
Oggi il dirigente della Cancelleria, è dott. Francesco Cuozzo, il quale può, con orgoglio, sciorinare i risultati dell’impegno profuso, con i suoi collaboratori, per rilanciare l’ufficio, un “operazione impossibile a detta dei tanti, atteso che il peso economico è solo sulle spalle del Comune di Eboli: “in questi due anni – dice Cuozzo – abbiamo proceduto alla completa informatizzazione dell’ufficio e formato autonomamente il nostro personale per implementare al meglio tutti i servizi”.
Ma chi è il Cancelliere Capo dell’ufficio del Giudice di Pace di Eboli Francesco Cuozzo? Innanzitutto è un Funzionario del Comune di Eboli, Sindacalista e dirigente locale e provinciale di lungo corso della Uil Fpl oltre che più volte RSU comunale ora SLA Fials. Cuozzo ha aderito ad una richiesta di guidare l’ufficio del GdP, che a suo tempo l’amministrazione comunale avanzò a diversi suoi colleghi che non accettarono, all’indomani della Riforma della Giustizia e del Riordinamento Centrale e periferico degli Uffici Giudiziari, con i quali il legislatore si “scaricava” l’onere delle spese di alcuni Uffici come nel caso del GdP di Eboli, lasciando la facoltà ai Comuni costi e organizzazione ma non le funzioni attribuite dopo un Corso ed affidate al personale proveniente dai Comuni.
Ma complicanze a parte, verso le quali prima o poi verranno al pettine le “distorsioni”, specie quella dell’attribuzione e dell’esercizio delle Funzioni al personale non in carica al Ministero della Giustizia che lascia immaginare anche le diverse retribuzioni tutte in sfavore dei dipendenti comunali funzionari o assistenti che siano, l’ufficio è andato, ed è andato anche bene come si evidenzia dai numeri che emergono dai registri delle cancellerie che dicono che:
- risultano pendenti circa 600 processi penali;
- 4000 cause civili;
- Processi affidati alle cure di soli 3 Giudici, 2 Cancellieri, 5 Assistenti;
- Le sentenze penali pubblicate ogni anno sono circa 200;
- mentre i provvedimenti civili sono oltre 2000.
Numeri di tutto rispetto, che pongono l’ufficio all’attenzione dell’amministrazione centrale, e che fanno risaltare ancor più le inefficienze registrati negli uffici del capoluogo. “in questi mesi di lockdown – aggiunge il cancelliere Cuozzo – non siamo stati con le mani in mano. Anzi, abbiamo approfittato per effettuare il trasloco dal piano terra al secondo piano della palazzina di via Italia, dopo un’attenta ristrutturazione”. E così abbiamo ad Eboli anche i nuovi locali, con nuove aule di udienza ed una sala per gli Avvocati. – sottolinea Tortolani – Con nuovi impianti tecnologici, barriere in plexiglas in tutti gli uffici, spazi idonei al distanziamento, servizi igienici adeguati, diffusori per igienizzanti per prevenire contagi da covid19».
Ed è forse proprio grazie al percorso professionale diverso che sta la differenza. Differenza che ha fatto la “differenza” anche nell’approccio utilizzato nel corso dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, nel momento in cui si è usato i giorno di lockdown per eseguire tutti i lavori necessari a preparare, nel momento in cui si passa alla gestione ordinaria post Covid, utili a proteggere Avvocati, operatori e semplici cittadini da possibili contagi, senza che questi possano ne danneggiare ne talpoco rallentare le funzioni. Differenza che forse per Cuozzo è proprio quella che gli viene dall’essere stato funzionario di un Comune e inquanto tale abituato a programmare, fissarsi e raggiungere gli obiettivi, oggettivamente tutti raggiunti.
Insomma, un ufficio all’avanguardia, come si evince dai risultati e dall’organizzazione messa in atto. “Devo ringraziare il Sindaco Massimo Cariello e l’assessore Cosimo Pio Di Benedetto – conclude Cuozzo – perchè hanno fatto di tutto per venire incontro alle esigenze che abbiamo prospettato di volta in volta”. Il Sindaco Cariello e l’Assessore Di Benedetto, interpellati, hanno assicurato che il Comune ha già previsto in bilancio tutte le somme necessarie per la prosecuzione della gestione, “anche se – ha aggiunto l’assessore Di Benedetto – non abbiamo avuto alcuna collaborazione dal Comune di Battipaglia e dagli altri che pure si giovano del servizio”. Tutto grava sui cittadini ebolitani, – aggiunge Tortolani – tuttavia il servizio giustizia è troppo importante per essere abbandonato, ed Eboli ha anche una grande tradizione da preservare. E così si guarda al futuro, oltre le emergenze, per mantenere e migliorare un servizio essenziale. E guardando al territorio ed alle strutture presenti, come il carcere, il Castello Colonna, qualche grande edificio ed area dismessi, si potrebbe anche pensare al rilancio di idee e proposte che possano riportare Eboli al centro di importanti progetti.
Intanto – conclude l’avvocato Enrico Tortolani – dal Consiglio dell’Ordine di Salerno parte un riconoscimento per Eboli: una lettera di encomio sarà inviata nei prossimi giorni al personale di cancelleria, ed ai magistrati, il lavoro svolto, l’impegno quotidiano profuso e la disponibilità verso gli Avvocati».
Eboli, 20 maggio 2020