La Uil-Fpl dalla parte dei lavoratori e a tutela della salvaguardia dei livelli occupazionali.
Vocca Segretario Uil-Fpl Campolongo Hospital e Malangone Segreteria provinciale Uil-Fpl: “Giovedì p.v. saremo, dove siamo sempre stai, al tavolo per discutere del “fondo di integrazione salariale” chiesto da Campolongo Hospital. Ci confronteremo con senso di responsabilità e serietà con l’Azienda, scienti e coscienti che il nostro ruolo è tutelare i lavoratori ed i livelli occupazionali”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Continuiamo a non comprendere dove “abita la mamma” di tante “attenzioni“, le quali continuano a interessare il Campolongo Hospital, Casa di Cura privata di Eboli, la quale ha sempre rappresentato per Eboli e la Provincia di Salerno, – si legge in una nota che ci è pervenuta da Felice Vocca Segreteria UIL – FPL Campolongo Hospital e Antonio Malangone Segreteria Provinciale Sanità UIL – FLP – un’importante momento occupazionale per tante figure legate al settore della Sanità; oltre, alla sua storia, la quale, per la qualità delle prestazioni erogate, e le professionalità operanti, resta una delle poche realtà ad invertire la consuetudine della migrazione delle prestazioni Sanitarie Regionali.
Senza timore di nessuna smentita, possiamo dire che rappresenta una eccellenza per il Sud Italia, per la riabilitazione e la chirurgia ortopedica. – proseguono Vocca e Malangone – Siamo sicuri, che questa riflessione non sarà condivisa da tutti, d’altronde sappiamo bene di non essere portatori della verità, e non abbiamo la presunzione di ritenere il “nostro scritto” di valore profetico. Siamo pronti accettare le critiche, laddove ci sia però una fondatezza, una coerenza ed un ragionamento scevro da condizionamenti di “parte”, di “bandiera” o da qualsivoglia qualunquismo.
Riconoscere il merito ad una Azienda, non significa stare dalla parte del datore di lavoro, non significa, non difendere il lavoratore; difendere e riconoscere un merito ad una Azienda, significa dare dignità ai suoi lavoratori. – proseguono ancora i due esponenti sindacali della Uil-Fpl – La Segreteria Uil, da sempre, ha perseguito la via del confronto, preferendo sempre il tavolo della discussione e della mediazione. Il nostro unico obiettivo, rappresentare le istanze dei lavoratori, tutelarne i diritti e non mettere a rischio MAI, quindi salvaguardare, i livelli occupazionali. Alla insensibilità sociale, abbiamo sempre preferito assumerci le nostre responsabilità, a tutela e salvaguardia delle tante professionalità che hanno operato ed operano al Campolongo Hospital.
Premessa necessaria quella fatta, per trattare l’argomento che da qualche giorno, quasi come un ritornello (oramai) stereotipato, ritorna a mò di “goccia” la quale non comprendiamo quale “pietra” vuole “scavare”. – fanno rilevare Vocca e Malangone – Se siamo tutti d’accordo che la Pandemia Covid – 19 ha trovato impreparato il Sistema Sanitario Nazionale, il quale è stato costretto a riorganizzarsi nello stesso momento in cui era obbligato a gestire l’emergenza, una serie discussione allora la dobbiamo fare.
In Italia, con particolare riferimento al Nord, abbiamo assistito al collasso delle strutture ospedaliere pubbliche, e da spettatori inermi abbiamo visto le immagini del caos che ha regnato nella gestione delle RSA; e stiamo parlando, di quella Italia, la quale avrebbe dovuto rappresentare la migliore Sanità, la efficienza organizzativa ed assistenziale, eppure essa ha mostrato i suoi limiti ed ha “scricchiolato” sotto i violenti colpi dell’avanzare della pandemia.
Al Sud, con particolare riferimento alla Regione Campania che ci consta più da vicino, è stato attivato un piano di emergenza, per impedire appunto il collasso del sistema, così come si è verificato in altre Regioni d’Italia; il Governo della Regione, ha inteso, globalizzare la Sanità, strutturando un piano di emergenza il quale ha previsto la integrazione pubblico – privato.
Riteniamo inopportuno incamminarci in questa fase, nell’inutile sentiero della polemica, non ci appartiene e sono “passi” che non “sappiam menare”. – Aggiungono Vocca e Malangone – NOI RESPONSABILMENTE abbiamo preso atto del piano d’emergenza per il contenimento della pandemia da Covid – 19 messo in campo dalla Regione, la quale ( riteniamo) si sia affidata ad esperti e non abbia fatto prevalere la logica della improvvisazione politico-clientelare.
NOI abbiamo, non dalle pagine social, non dai giorni, non dalle chiacchiericcio spicciolo dei corridoi, abbiamo partecipato al sopralluogo che il Responsabile dell’Unità di Crisi della Regione Campania, accompagnato dal Sindaco di Eboli e dalla Direzione Generale e Sanitaria del Campolongo Hospital, hanno fatto per verificare i percorsi e gli ambienti di lavoro, destinati al Reparto di isolamento Covid. – tengono a precisare ancora Vocca e Malangone della Uil-Fpl – Se poi vogliamo parlare delle scelte di merito e del perché al Campolongo Hospital, queste sono state scelte dettate dalla Regione, e luce dei pazienti guariti, della assistenza data, possiamo affermare “scelte lungimiranti”, letto il verbale e ascoltate le parole del dott. Polverino le quali elogiavano la organizzazione “messa in campo” dalla struttura ubicata alla Marina di Eboli; e dobbiamo solo dire grazie alle professionalità di medici ed infermieri, i quali di certo hanno smentito, chi si nutriva dubbi sulla loro professionalità ed approssimazione nello gestire pazienti affetti da coronavirus.
In Campania, si è dovuto fare di “necessità virtù”, se si considerano le risorse che il Sistema Sanitario Nazionale distribuisce, con poca equità sul territorio, riferendosi, sia ai LAE che alle risorge destinate alla Campania dal Governo Nazionale. – aggiungono i due rappresentanti sindacali – La consapevolezza del momento, e la responsabilità che il sindacato ha messo in campo, è stata quella di tutelare i lavoratori, oltre nei percorsi lavorativi, quella di avviare con la Direzione del Campolongo Hospital un tavolo per poter raggiungere un accordo per gratificare chi aveva ed ha offerto assistenza e professionalità per garantire le giuste cure a chi, non per scelta, si è trovato ad occupare un posto letto e combattere con la infezione da coronavirus.
Giovedì p.v. saremo, dove siamo sempre stai, al tavolo per discutere del “fondo di integrazione salariale” chiesto da Campolongo Hospital. Ci confronteremo e senso di responsabilità e serietà con l’Azienda, scienti e coscienti che il nostro ruolo è tutelare i lavoratori ed i livelli occupazionali. – concludono Felice Vocca Segreteria UIL – FPL Campolongo Hospital e Antonio Malangone Segreteria Provinciale Sanità UIL – FLP – A noi sta a cuore, la presto ripresa di tutte le attività le quali fanno del Campolongo Hospital una struttura d’interesse Nazionale, auspichiamo che presto il Campolongo Hospital, possa riaprire tutte le sue attività per sacrosanto diritto alla salute, sancito dalla Costituzione e salvaguardare i livelli occupazionali».
Eboli, 17 maggio 2020