Si riapre anche a Battipaglia, e tra provvedimenti contraddittori, l’economia è in Rianimazione: Speriamo bene.
De Luca si è piegato al Governo, i Sindaci sono genuflessi a De Luca. Si riapre? “NI”. Lucia Ferraioli (Rinascita Commercianti di Battipaglia: «Da oggi con le nuove ordinanze anche la Campania fa parte dell’Italia».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Arriva puntuale la nuova Ordinanza del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, e la confusione si aggiunge alla confusione. “Una ordinanza al giorno toglie il Virus di torno“, mutuando quel detto che attribuisce qualità straordinarie alla mela, ma se la mela fa bene alla salute il virus uccide. Uccide come “uccide” i vari settori della produzione nel momento in cui non si adottano provvedimenti intelligenti e soprattutto tempestivi e utili affinché l’economia in generale possa riprendersi.
Già solo il fatto di fare un provvedimento e poi avere la necessità di spiegarlo si comprende quanto sia inutile e dannoso. Tuttavia sebbene quest’ultimo dice e non dice, per comunicarci chi sono i “parenti” e chi può vendere a domicilio o in loco cibo vario, e definire le due ore di corsette e le passeggiate con i bambini. Anche qui non si capisce se i bambini sono il lascia passare o solo la scusa per allentare i freni sul distanziamento sociale. E che dire poi del documento di autocertificazione? Quale è quello giusto? E indipendentemente da tutto apprendere che nell’autocertificazione ultima non è obbligatorio più indicare chi siano i parenti e dove essi siano, ma sono indicate le sanzioni per i trasgressori.
Insomma una cosa seria come la pandemia da Coronavirus, sebbene sia stata affrontata benissimo dal Governatore De Luca, meno dal Governo, che impegnato a non contrariarsi i “padroni” della Lombardia e del Veneto ha fatto solo confusione, nascondendosi dietro un mondo “scientifico” che a loro volta erano impegnati a nascondere tutti gli errori della loro Sanità milionaria, ci hanno prima terrorizzati e poi dettato una serie di provvedimenti assurdi e fortemente limitativo e poi per giungere a dire tutto e il contrario di tutto, sul contagio, sulle guarigioni e purtroppo sui decessi hanno “paralizzato” quella parte del Paese che non è stata ritenuta essenziale, per giungere alla fretta dell’apertura del Paese tutti insieme per non lasciare la Lombardia indietro mentre ancora si contano morti e contagiati.
E mo spingono per riaprire e mentre da una parte qualche “capitano” ignorante e “una mamma e una donna” sovranista lanciano l’allarme contro l’invasione dei migranti, i loro elettori e sostenitori aprono i cancelli delle loro aziende agli invisibili a 3 euro l’ora, in quel caso se quegli immigrati irregolari sono neri è meglio così si confondono con il colore della terra, facendo emergere quel rosso di vergogna e quella puzza di razzismo padrone insopportabile, l’economia mentre si celebrano ancora i funerali Covid. Per l’economia si fa tutto.
Di qui il doppio salto mortale carpiato all’indietro del Nostro Governatore De Luca, ripensandoci ed allineando al Governo nazionale. Da noi a proposito di proverbi c’è ne è uno che recita “Pè ‘n’aceno ‘e sale, perdimm’ ‘a menesta“, per dire che basta un poco di sale in più e la minestra diventa immangiabile, proprio quello che sta succedendo a De Luca che pur facendo tutto o quasi tutto bene ora è inciampato in quel chicco di sale.
Questo però non ci esime di notare come in questa vicenda i Sindaci pur adoperandosi nelle varie operazioni assistenziali è mancata la loro presenza istituzionale, non sapendo fare la loro parte sui tributi e le tasse locali, ma anche sui provvedimenti che aiutassero tutti i settori della società. Intanto accontentiamo come i padroni del nord che aprono agli immigrati a 3 euro all’ora, anche i padroni del Sud e della Piana del Sele che non vedono l’ora di sfruttare chiunque purché si lavori, si produce, si raccoglie. E per chi non ci crede ecco come si ritrova l’Italia e come si certifica l’unità di un paese: sullo sfruttamento: facendo finta però che lo schifi, e più lo schifi e più lo nascondi per fare i cazzi tuoi in nome dell’economia e della produzione.
«Da oggi con le nuove ordinanze anche la Campania fa parte dell’Italia. – È così che esordisce Lucia Ferraioli Presidente dell’Associazione Rinascita Commercianti di Battipaglia a commento dell’ultima Ordinanza della Regione Campania, la 42 del 2 maggio, che è seguita a nemmeno 24 ore alla n° 41 e a meno 48 ore dall’ordinanza n. 40 del 2020, per “ordinare” in maniera scomposta e confusa i comportamenti da tenere nella fase 2 a partire da domani 4 maggio, sempre non vi sia un’altra virata – Il cambio di rotta è stato preceduto da un regime di restrizioni più gravose di quanto la necessità abbia imposto nelle zone maggiormente colpite dal Covid-19.
Le ordinanze del Presidente della Regione Campania – prosegue la rappresentante dei commercianti di Rinascita Battipaglia mettendo in evidenza le contraddittorietà dei provvedimenti regionali rispetto a quelle nazionali – imponendo divieti e restrizioni in contrasto con quelle nazionali hanno aggravato quella che già era un’emergenza economica, comportando sacrifici con costi economici e sociali al commercio battipagliese ed a quello campano.
I divieti imposti con leggerezza al pasticciere, al pizzaiolo, al barista, al libraio, all’esercente di cancelleria o all’addetto alla vendita di articoli per l’infanzia – conclude la Ferraioli facendo rilevare quanto le contraddittorietà siano state determinanti per infliggere un ulteriore colpo al cuore degli esercenti commerciali in un quadro già di per sé apocalittico – hanno determinato un danno non recuperabile. Auguro ai colleghi che da lunedi ritornano alla nuova normalità ed a quelli che hanno lavorato durante la prima emergenza di affrontare con successo questo periodo difficile».
Battipaglia, 3 maggio 2020