UNA MANOVRA LACRIME E SANGUE
LA COLPA E’ SEMPRE DEI SOLITI: BANCHE, EVASORI E CORROTTISALERNO – La dolosa responsabilità delle Banche e degli speculatori finanziari, degli Evasori Fiscali e dei Corrotti e Corruttori hanno fatto sì che il governo approvi, in ossequio alle direttive dell’Europa dei padroni, una manovra finanziaria da oltre 25 miliardi che ricade tutta sulle spalle di chi in questi ultimi 20 anni ha sopportato i sacrifici imposti dai vari governi che si sono succeduti: i lavoratori dipendenti.
Il prelievo viene sopportato maggiormente dal pubblico impiego, ormai utilizzato come un vero e proprio Bancomat dal Tremonti di turno: blocco del rinnovo contrattuale 2010-2012; blocco delle retribuzioni per 4 anni, quindi fino al 2013; restituzione degli incrementi eccedenti il 3,2% eventualmente previsti nei contratti 2008-09; blocco degli scatti di anzianità nella scuola e università; riduzione del 50% delle spese per la formazione del personale; riduzione del 50% delle spese per il personale a tempo determinato; riduzione del 50% delle spese per le missioni; riduzione del 5% e del 10% delle retribuzioni superiori ai 90.000 e 120.000 euro; proroga per altri 2 anni del blocco delle assunzioni; riduzione delle finestre di uscita per il pensionamento con slittamento di un anno dalla maturazione dei requisiti; donne in pensione a 65 anni dal 2016 anziché dal 2018; liquidazione pagata in ritardo ed in tre tranches.
E questo oltre ai tagli ai trasferimenti alle Regioni (10 miliardi) e comuni (2 miliardi) che si ripercuoteranno pesantemente sui servizi erogati e sulle condizioni di lavoro del 1.500.000 dipendenti di Sanità ed Enti locali. E in ultimo, ma non per importanza, la chiusura di tutta una pletora di Enti minori con cui andare a finanziare le varie guerre in giro per il mondo che vedono impegnato il nostro Paese.
I LAVORATORI PUBBLICI NON SONO PIU’ DISPOSTI A PAGARE PER COLORO CHE IN
QUESTI ANNI SI SONO INGRASSATI SULLE SPALLE DEI LAVORATORI DIPENDENTI A CUI VENIVANO RISERVATE SOLO SACRIFICI.La RdB/USB P.I. ha immediatamente proclamato iniziative concrete di contrasto già dalla giornata di venerdì 28 maggio con presidi in tutte le città sotto le Banche, le imprese finanziarie e la Borsa; aderisce alla manifestazione nazionale del 5 giugno a Roma indetta da USB per arrivare al 14 GIUGNO SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO INTERA GIORNATA CON MANIFESTAZIONI A MILANO E ROMA RdB/USB Pubblico Impiego.
I sacrifici che piacciono sono quelli degli altri: la manovra economica presentata da Tremonti e Berlusconi, che si sono presentati uniti, è al centro dei commenti dei giornali italiani ed esteri, che mettono in primo piano i limiti e alcune contraddizioni dei provvedimenti annunciati, in particolare il fantomatico taglio delle Province.INIZIAMO: TAGLI PER 13,2 MILIARDI PER REGIONI, COMUNI E PROVINCE – Non sono ancora “cifre definitive”, ma nella manovra 2011-2012 i tagli a Regioni, Comuni e Province dovrebbero ammontare a 13,2 miliardi di euro. E’ quanto confermano i leader dell’Anci e delle Regioni, Sergio Chiamparino e Vasco Errani, lasciando Palazzo Chigi. Sia Chiamparino che Errani sottolineano che cifre ufficiali non sono state fatte ma stando a indiscrezioni il pacchetto di risparmi dovrebbe riguardare gli enti locali per 1,1 miliardi e 2,1 miliardi rispettivamente nel 2011 e 2012 e cinque più cinque miliardi le Regioni. TASSE ED IMPOSTE:se fosse vero, ma anche se lo fosse l’irrisoria cifra a fronte dell’evasione ed elusione annuale al Fisco, Dal pacchetto antievasione il governo si aspetta un recupero di gettito di 6-7 miliardi solo per il 2011. E’ quanto è emerso nel corso del pre-consiglio dei ministri. Tra le misure accennate nella riunione e inserite nella bozza della manovra che i ministri esamineranno in Consiglio si rileva che i dipendenti pubblici che riusciranno ad andare in pensione nel biennio 2011-2012 percepiranno la liquidazione in tre rate. Per quanto riguarda le nuove imprese che nasceranno al Sud, queste potrebbero usufruire di una riduzione fino anche all’azzeramento dell’Irap.SIAMO A RISCHI GRECIA? FINO A POCHE SETTIMANE FA IL CAV AFFERMAVA CHE STAVAMO MEGLIO DEGLI ALTRI E CHE IL PEGGIO ERA ALLE SPALLE….D’ACCORDO NON ALLARMARE, MA NEANCHE BUGGERARE! P.S. E’ un momento difficile per l’Italia. Il PIL non cresce da anni, i cittadini hanno perso potere d’acquisto, sono crollati i consumi e le vendite dei prodotti, le imprese vedono i loro magazzini pieni di prodotti invenduti e rallentano la produzione, nei casi più gravi addirittura la bloccano completamente. A questo punto è impossibile trovare occupazione e iniziano a crescere la massa di lavoratori mandati in cassa integrazione. E cosi le famiglie hanno ancora meno risorse, posso consumare ancora meno e cosi si cade nel circolo vizioso della crisi economica. La situazione è seria ma stiamo solo all’inizio……