Oggi in videoconferenza dibattito in Consiglio regionale sull’informativa del Governatore De Luca sull’emergenza Covid.
Prima dell’intervento di De Luca e de dibattito il Consiglio su proposta della Presidente Rosetta D’Amelio, ha osservato un minuto di silenzio per l’agente Pasquale Esposito ucciso a Napoli, il medico e Sindaco di Saviano vittima del coronavirus Carmine Sommese e per la scomparsa del filosofo Aldo Masullo, tra i più autorevoli del ‘900.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Il Consiglio regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, riunito in videoconferenza per l’informativa da parte del Presidente della Regione Campania Vincenzo De luca sulla situazione dell’emergenza Covid 19 e relativa discussione, ha osservato un minuto di silenzio per ricordare l’agente scelto della Polizia di Stato, Pasquale Apicella, 37 anni, morto, a Napoli, durante un inseguimento per bloccare una banda di ladri, il già consigliere regionale, Sindaco di Saviano e medico primario dell’ospedale di Nola, Carmine Sommese, deceduto per covid19, e per il filosofo Aldo Masullo tra i più autorevoli del Novecento, recentemente deceduto all’età di 97 anni.
La Presidente D’Amelio ha espresso parole di cordoglio e ha ricordato la tragica morte dell’agente Apicella avvenuta “nell’esercizio delle proprie funzioni, per svolgere l’attività di controllo e garantire il presidio di legalità contro la criminalità; l’impegno profuso da Sommese come politico, amministratore e medico al servizio della comunità campana e della città di Saviano” – e – “il valore rappresentato da Aldo Masullo, maestro di etica per più di una generazione di allievi, dallo spirito libero, un punto di riferimento politico e culturale”.
L’Assemblea legislativa regionale, riunita in videoconferenza, per discutere e dibattere sull’informativa del Presidente della Regione Campania De Luca sulla situazione dell’emergenza Covid-19, e relativa gestione emergenziale. Il Governatore De Luca, nel corso del suo intervento, ha sottolineato, tra l’altro ha evidenziato che sebbene le guarigioni siano notevolmente aumentate e i contagi e i ricoveri di pazienti Covid in terapia Intensiva siano in calo sono ancora allarmanti i dati di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, dati che potrebbero significare anche una seconda ondata se non accompagnate da tutele e distanziamento sociale innanzitutto e poi è passato alla situazione in Campania: “per quello che riguarda la Campania, in modo particolare, voglio dire con grande chiarezza che non era assolutamente scontato che l’epidemia avesse il corso che ha avuto.
Quest’epidemia rischiava di travolgere la Regione Campania, se non altro per alcune ragioni oggettive: la densità della popolazione che abbiamo nella nostra Regione, in modo particolare nell’area metropolitana e nella fascia costiera e anche il dato oggettivo che la Campania è, tra le Regioni meridionali, la Regione che comunque aveva la maggiore intensità di scambi economici, anche internazionali. Credo che abbiamo retto bene e voglio anche dire che per tanti versi è stata fornita una prova di efficienza importante e voglio anche sottolineare le realtà di assoluta eccellenza che sono emerse in quest’epidemia, in quest’emergenza, a cominciare dal Cotugno, lo voglio dire come risposta oggettiva a cose davvero indegne che abbiamo ascoltato in queste settimane, relative all’inferiorità genetica dei meridionali. Abbiamo dimostrato che qui abbiamo delle eccellenze mondiali dal punto di vista dell’organizzazione ospedaliera e, in qualche caso, anche dal punto di vista di alcune terapie messe in piedi nel nostro territorio. Devo dare atto alle nostre ASL di aver fatto un lavoro straordinario nei territori”.
Per il consigliere regionale Saiello del M5S invece: “Dalla Regione solo annunci, ma tanti settori dimenticati. Allargare anche a chi non ha chiuso, ma ha registrato forte calo” – aggiunge nel suo intervento nel corso del Consiglio regionale della Campania Gennaro Saiello – “In queste settimane abbiamo ascoltato De Luca illustrare un piano socio-economico della portata di 900 milioni di euro, fatto di soli annunci che non si sono ancora tradotti in misure concrete. E più della metà della quota dei fondi che sarebbero stati appostati per finanziare questo piano, ben 623 milioni, vanno riprogrammati e riorganizzati. Sono stati tanti i proclami annunciati a favore di interi comparti produttivi, ma sono stati dimenticati i settori che, pur rimasti aperti nel corso dell’emergenza, hanno continuato a sostenere costi vivi a fronte un inevitabile drastico calo degli affari. Si tratta di microimprese a cui è stata preclusa la possibilità di fare richiesta ai fondi messi a disposizione e che chiediamo di includere con una modifica immediata dei bandi in questione”.
“Tagliate fuori dalla possibilità di chiedere i sussidi le start up nate dal primo gennaio a marzo di quest’anno. Ad oggi sono centinaia le attività produttive che aspettano risposte. Tante le proposte depositate a favore di categorie tenute fuori dai programmi di aiuto. Abbiamo chiesto un bonus di 500 euro per gli operatori occasionali dello spettacolo, che non avendo partita Iva sono stati privati della possibilità di accedere agli incentivi. Senza dimenticare i taxisti, i parrucchieri, i barbieri e gli ambulanti, tutti finiti nel dimenticatoio. Ci auguriamo che le proposte depositate siano tenute in considerazione e che nel confronto siano coinvolte anche le associazioni di categoria che fino a questo momento non hanno avuto modo di interagire con nessuno”.
L’intervento in Consiglio della capogruppo regionale del M5S Valeria Ciarambino: “Emergenza usata da De Luca per coprire scelte discutibili, ma ora ripensare la Campania. Stop allo smantellamento del pubblico per il privato, si riparta dalla sanità territoriale. Questa emergenza è stata per il presidente della Regione Campania una grande coperta per coprire scelte discutibili. Se avesse trovato tempo per ascoltarci, piuttosto che per andare continuamente in tv, gli avremmo chiesto il perché della spesa di oltre 12 milioni di euro per prefabbricati sprovvisti di personale medico e che non servono già più, soldi che avremmo potuto utilizzare per potenziare strutture pubbliche. Sempre che non si pensi di spostarvi pazienti già ospitati in altri presidi solo per mostrare che non sono vuoti, o peggio ancora di reclutare personale sottraendo medici e infermieri agli altri ospedali già in sofferenza. E gli avremmo chiesto in che modo intende remunerare le strutture private presso le quali direttori sanitari di ospedali pubblici continuano a firmare trasferimenti, sebbene non manchino i posti letto nelle loro strutture. E delle voci su una possibile chiusura del glorioso ospedale Loreto Mare, o della mancata riattivazione in seno alla rete Covid dell’ospedale di Agropoli. Noi non consentiremo che si continui a smantellare la sanità pubblica nella nostra Regione.”
Napoli, 30 aprile 2020