Per il Gruppo PD di Eboli la Fase 2 non può trascurare la crisi di commercianti, Ristoranti, Bar, Pub e Pizzerie.
Rizzo e Infante preannunciano una interrogazione e chiedono la convocazione della Commissione Attività Produttive per avanzare delle proposte e al Sindaco di adottare provvedimenti di attenuazione di Tasse e Tributi e di perorare la causa dei comparti alla Regione Campania.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Ci stiamo avviando, anche nella nostra città, verso l’importante “fase 2” della delicatissima emergenza sanitaria mondiale COVID-19. – i Consiglieri del Gruppo PD Eboli, Pasquale Infante, Francesco Rizzo – Tutti sappiamo che non bisogna assolutamente abbassare la guardia e continuare a rispettare le misure restrittive adottate dalle autorità, le misure di sicurezza e precauzionali per evitare di vanificare i risultati positivi rilevati negli ultimi giorni grazie al lockdown evitando di alimentare la catena del contagio.
Tuttavia siamo consapevoli che bisogna gradualmente riaprire tutte le nostre imprese garantendo lo svolgimento delle attività economiche in sicurezza osservando e verificando il pieno rispetto di tutte le disposizioni e le normative previste che le regolamentano. – proseguono i Consiglieri PD – In questo scenario riteniamo va focalizzata poi l’attenzione su alcune attività per le quali è prevista una programmazione non breve come ad esempio per i nostri stabilimenti balneari.
I nostri imprenditori sono in grave difficoltà vista la straordinaria emergenza sanitaria contingente e quindi vanno aiutati in questo momento delicato e difficilissimo. – Proseguono ancora Rizzo e Infante – Proprio in questa logica e considerata l’importanza del momento che ci accingiamo a vivere il Gruppo Consiliare PD ha provveduto, dopo aver richiesto la convocazione urgente della Commissione Attività Produttive, a protocollare prima un’interrogazione e poi una mozione consiliare formulando le nostre proposte necessarie a superare la crisi del tessuto economico e sociale ebolitano.
In questi atti abbiamo chiesto in particolare al Sindaco e all’amministrazione comunale di impegnarsi in questa direzione attivandosi per:
- sollecitare la Regione Campania in modo da far fronte alle criticità rilevate dagli operatori economici nella riapertura delle attività di bar e ristorante e quali richieste formulare all’amministrazione regionale, in questa fase transitoria, per consentire di superare le anomalie e problematiche rilevate dagli operatori ebolitani nella riapertura e nello svolgimento delle attività di bar, pub, pizzerie, ecc. quali modalità di accesso della clientela ai locali, orari di apertura, eccessivi costi per la sanificazione, costi elevati da sostenere per l’acquisto dei DPI, costi eccessivi per l’acquisto di materiali per garantire il rispetto delle normative, ecc.;
- istituire un fondo comunale da destinare alla concessione di un contributo agli operatori per far fronte alle ulteriori spese sostenute per acquistare i dispositivi e i materiali e per procedere ai servizi di sanificazione richieste dalla vigente normativa;
- creare un albo delle aziende specializzate in sanificazione che a costi controllati e contenuti siano a disposizione degli operatori economici ebolitani garantendo la tutela della sanità pubblica;
- stipulare accordi con istituti bancari per garantire un sostegno alle imprese start up o per operatori economici che presentano pregiudizievoli e non possono accedere ai finanziamenti previsti dal decreto liquidità;
- applicare una moratoria al pagamento delle imposte locali (TARI, COSAP, ecc.) in modo da poter poi valutare l’ipotesi di inserire, alla luce anche di eventuali contributi e/o agevolazioni pubbliche, delle riduzioni, degli abbattimenti ed eventuali altre agevolazioni tributarie da applicare ai nostri operatori economici, visto la grave crisi economica conseguente all’emergenza sanitaria in atto;
- concedere, alla luce delle nuove normative per l’emergenza sanitaria da COVID-19 che impone il distanziamento sociale, in via eccezionale gratuitamente parte delle spiagge libere ai titolari di stabilimenti balneari che ne facciano richiesta.
- individuare le principali le linee guida che il Nostro Ente deve seguire in questa cosiddetta fase 2 per tutte le attività economiche svolte sul nostro territorio ebolitano in modo da garantire l’economicità delle attività esercitate e sia la sicurezza sanitaria.
Una comunità – concludono Infante e Rizzo – riesce ad affrontare e a superare una sfida difficile come quella dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo solo se decide di farlo tutti insieme, facendosi carico ognuno per i propri ruoli dei problemi che la riguardano e nel pieno rispetto del principio della solidarietà».
Eboli, 29 aprile 2020