Paolucci, “protagonista a peso d’oro del disastro rifiuti”. Per il M5S un errore la sua nomina.
Ad esprimere dimostranze per la nomina di Paolucci a vice di Arcuri è il consigliere regionale del M5S Vincenzo Viglione: “Fiducia nelle misure del Governo Conte, ma non condivisibile la scelta del vice di Arcuri”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – “Siamo e restiamo assolutamente fiduciosi delle scelte adottate dal Governo e dal presidente Giuseppe Conte per la gestione e il contenimento dell’emergenza sanitaria, – dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione – ma non possiamo che prendere le distanze dalla nomina di Massimo Paolucci nel ruolo di vice commissario nazionale per l’emergenza Covid-19. Molti di noi sono cresciuti sulle barricate degli anni della grande emergenza rifiuti in Campania. Anni di una crisi che nessun cittadino di questa terra potrà mai dimenticare e i cui effetti su salute e ambiente li paghiamo a caro prezzo ancora oggi. Un’emergenza gestita come peggio non si poteva da amministratori pagati a peso d’oro, nonostante una conclamata gestione fallimentare. E tra questi non possiamo dimenticare proprio la figura di Massimo Paolucci, tra gli uomini più fedeli dell’allora governatore Bassolino e che dal 2001 al 2004 ha ricoperto il ruolo commissario di governo per l’emergenza rifiuti in Campania”.
“Giova ricordare – sottolinea Viglione – l’elenco dei compensi contenuto in una relazione inviata alla Procura di Napoli dal prefetto Catenacci il 17 giugno 2004 sulle spese eccessive del commissariato. Tra i nomi, spiccava il nome di Massimo Paolucci accanto a una cifra che superava il mezzo milione.
Ribadiamo la nostra assoluta fiducia al Governo e a tutte le misure messe in campo fin dal primo giorno di questa drammatica emergenza, ma – conclude Viglione – non possiamo condividere la scelta di nominare in cabina di regia di un ufficio commissariale che dovrà gestire decine di milioni destinati alle infrastrutture sanitarie, un uomo che ha già fallito nella gestione di una delle più gravi crisi ambientali che la nostra terra ricordi”.
Napoli, 16 marzo 2020