A chiedere che per la ripresa del dopo-Coronavirus, è l’On. Conte (LeU): “Nella task force di Colao, un esperto per il Sud”.
Federico Conte (LeU): Il Mezzogiorno rischia di pagare il prezzo più alto nell’emergenza economica legata al Coronavirus. Il Sud, infatti, avrà una maggiore debolezza rispetto al Centro-Nord nella fase della ripresa, perché sconta la precedente crisi mai del tutto superata.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – È stato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in persona a nominare con un decreto Vittorio Colao a capo di un comitato tecnico scientifico per organizzare la sosi detta 2^ fase: Quella che dovrebbe condurre il Paese alla normalità. Colao, ex amministratore delegato di Vodafone, manager tra i più stimati anche all’estero, guiderà una vera e propria task force di alto livello, composta da personalità come sociologi psicologi, giuristi, economisti ed esperti residenti in Italia o all’estero, che studiaranno le misure per uscire dalla crisi determinata dall’emergenza Coronavirus.
Una task force che fa allertare il deputato salernitano di LeU Federico Conte, il quale si preoccupa di individuare tra le tante personalità della nascente Task Force una in particolare che riesca ad interpretare le richieste del Mezzogiorno d’Italia. “Nella task force guidata dal manager Colao va indicata una personalità di alto profilo che esprima la specificità del Sud, sia nella programmazione sia nella gestione successiva. Vanno evitati gli errori del passato. Il Piano Sud 2030 sia parte integrante del piano di rilancio nazionale”. Lo ha chiesto a Montecitorio, nel corso di un question time al governo, il deputato di Liberi e Uguali, Federico Conte. “Vanno previsti interventi straordinari finanziati dall’Europa per riequilibrare il Paese – continua il deputato -. Una spesa in conto capitale pluriennale, svincolata dalle leggi di Bilancio che si approvano ogni anno. Valga, per il Sud, la metafora delle giraffe dal collo corto di Keynes. Il Mezzogiorno rischia di pagare il prezzo più alto nell’emergenza economica legata al Coronavirus. Il Sud, infatti, avrà una maggiore debolezza rispetto al Centro-Nord nella fase della ripresa, perché sconta la precedente crisi mai del tutto superata.
Il rischio di default, secondo un recente rapporto Svimez, è maggiore per le medie e grandi imprese del Mezzogiorno: sui dati di bilancio disponibili si stima una probabilità̀ di uscita dal mercato delle imprese meridionali 4 volte superiore rispetto a quelle del Centro-Nord. Al tavolo degli esperti deve esserci la nuova questione meridionale, che investe anche l’Europa, che deve aggiungere un sesto obiettivo strategico ai cinque indicati dalla Commissione: l’Italia mediterranea”.
Roma, 16 aprile 2020