Commercialisti contro Riotta: “Non siamo degli avvoltoi”. Ma l’informazione spazzatura è pane quotidiano.
Il Presidente dell’ANC Salerno, Matteo Cuomo, contesta le affermazioni di Gianni Riotta. “Parole menzognere ed ingiuriose“, “fantasiose e offensive“, quelle del Sig. Riotta, giornalista de La Stampa “quale egli dovrebbe essere“. Affermazioni “che non trovano riscontro nella realtà e sono lesive di una intera categoria“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «I poveri imprenditori che per prendere i 600 euro devono pagare 450 euro ad un commercialista che fa il turno per loro e poi gli arrivano 150. Peccato che il povero piccolo imprenditore voleva che gli entrassero (i soldi del bonus) attraverso la sua porta e non per gli amici commercialisti».
È questa l’affermazione del giornalista Gianni Riotta durante una sua ospitata, sabato 11 aprile, a “Stasera Italia”, programma di politica e attualità a cura della redazione del Tg4 condotto dalla giornalista Veronica Gentili, enunciata durante un dibattito inerente il mancato pagamento del bonus previsto per i lavoratori dipendenti e autonomi, stanziato dal decreto Cura Italia del 17 marzo scorso, che hamandato su tutte le furia la categoria dei dottori commercialisti i quali hanno reputato le parole di Riotta menzognere ed ingiuriose e che hanno spinto il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti Salerno, Matteo Cuomo, a confutare la veridicità di quanto affermato durante il programma dell’emittente di Rete 4.
«Gentili Signori, – scrive Matteo Cuomo rivolgendosi alla carta stampata e all’informazione web – in questo periodo così denso di preoccupazioni, avremmo voluto continuare ad occuparci delle nuove e maggiori problematiche della nostra clientela.
Purtroppo il proliferare di trasmissioni televisive che trattano i vari aspetti connessi all’emergenza del coronavirus, vede la partecipazione di soggetti che, in alcuni casi, fanno delle affermazioni che non trovano riscontro nella realtà e sono lesive ad intere categorie. – Prosegue Cuomo – Intendiamo riferirci, in particolare, ad un recente intervento del sig. Riotta alla trasmissione Stasera Italia.
Nel corso di tale trasmissione, il suddetto, ha affermato che gli imprenditori destinatari del bonus di 600 euro, devono, poi, corrispondere un compenso al commercialista pari a 450 euro per il lavoro svolto. – aggiunge Cuomo irritato rivolgendosi al giornalista “disinvolto” Riotta – Contestiamo fermamente tale fantasiosa ed offensiva affermazione, ricordando a Riotta che il dovere di un giornalista, quale egli dovrebbe essere, è quello di riferire fatti oggettivamente reali e non frutto della sua fantasia.
Chi ascolta, infatti, non deve essere indotto a pensare che i commercialisti siano una nuova specie di avvoltoi, pronti a sfruttare ogni occasione per fare soldi, perché questa è una vera e propria menzogna che va ad aggiungersi alle innumerevoli fake news che proliferano nell’ultimo periodo. – aggiunge ancora Matteo Cuomo – A nome della mia categoria, voglio evidenziare anche l’arrogante risposta del sig. Riotta rispetto alle rimostranze inviategli attraverso canale social (Messenger, per la precisione) che mi ha spinto ad inviare tale nota a tutte le testate giornalistiche affinché venga veicolato un messaggio veritiero, e non fasullo, rispetto alla figura del commercialista, sia dal punto di vista professionale che da quello personale:
“Basterebbe ascoltare il tono, ‘sciacallo’ lo dice lei, non io, abbiamo guai grandi, stia sereno, Buona Pasqua”.
Questa la poco garbata risposta che abbiamo ricevuto dal giornalista in questione. – fa rilevare Cuomo – Sorvolando sulla supponenza dell’espressione “stia sereno”, io e la categoria ci stiamo ancora domandando come deve essere decifrato, ma soprattutto interpretato, il tono che dovrebbe fare capire il contrario di quello che si sta dicendo. – conclude il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti Salerno, Matteo Cuomo – Riteniamo, per tali ragioni, che l’Ordine dei Giornalisti dovrebbe quantomeno valutare il comportamento del suo iscritto».
Purtroppo la sortita di Gianni Riotta che male non è come giornalista, è stata improvvida, al limite della “disinvoltura”, e peggio è stata la sua risposta. Nei giorni scorsi un giornalista di provincia aveva accusato i CAF ritenendolo “avvoltoi” che taglieggiavano i cittadini ignorando che svolgono un servizio gratuito ma a carico del Ministero del Lavoro. Da quel giornalista si può anche accettare una scivolata, ma da Riotta no. Questo però non può farci allontanare dal vero problema italiano e della informazione italiana e dei giornali e delle TV e del ruolo che svolgono, facendoci convincere ancora di più che i giornalisti, anche quelli che si definiscono liberi sono “vincolati” ai loro editori-proprietari. Liberi in carrozze ma che vanno in direzioni che non si vuole.
La rabbia dei Commercialisti oggi accende un faro sulla “stampa”, così come viene genericamente intesa quella macchina che veicola informazioni. Un faro che ci fa scoprire anche il valore molto scadente di TV, Giornali e Siti web, e oggettivamente le TV del biscione sono la macroscopica evidenza di quel che passa il “governo”, accompagnate da giornali che “libertà”, di “verità” e di “giornale” non hanno niente ma che purtroppo disegnano il mondo in maniera diversa dalla realtà a secondo degli interessi dei loro padroni.
A tale proposito mi preme muatare una frase che cade a fagilo: “le mani dei servi lasciano le impronte dei padroni”.
POLITICAdeMENTE, per questo è un blog e chi lo anima è un blogger, e per questo è tra i più letti della Campania e del Mezzogiorno, perché ritiene che la così detta stampa non è libera e ritiene altresi che l’ordine dei giornalisti, non dovrebbe esistere come nel resto del Mondo, perché è finito per essere un organismo a difesa di una Casta, che per come si è ridotta sta facendo più danni di tutte le guerre, compresa quella contro il Covid-19.
Salerno, 14 aprile 2020