La storia dell’infettivologo “licenziato” diventa caso politico non medico: Tra opposizione ideologica di principio e finta scienza.
Esposito (Lega) sul licenziamento di Greco: “Un atto di una violenza antidemocratica incomprensibile”. Villani, Cammarano, Grimaldi (M5S): “Licenziato chi contraddice o non rientra nelle strategie Covid19″. Mario Polichetti (Fials): “Ho rispetto e stima per il collega Greco, ma un settore delicato come la sanità si costruisce su giovani preparati e motivati”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Dopo l’intervento del M5S e quello di natura diversa del Dott. Mario Polichetti sul “ben servito” al Dott. Luigi Greco, l’infettivologo che a solo 10 giorni dalla sua disponibilità a dare una mano come Medico e non come dirigente, al Ruggi di Salerno, colpevole quindi per aver espresso giudizi sulle linee strategiche dell’Unità di crisi Covid della Regione Campania e non per le sue manzioni svolte come medico, ecco che è diventato un caso politico e per questo è intervenuta anche la Lega salernitana accusando i vertici della Sanità dell’AOU e della Regione accusandoli di aver preso un provvedimento utilizzando “modalità sovietiche”.
«Un infettivologo di fama prima richiamato dalla pensione perché potesse dare il suo contributo nella fase di emergenza, poi licenziato perché i suoi suggerimenti scientifici non sono piaciuti alla politica e agli esecutori nominati da De Luca. – Si legge nel comunicato pervenutoci dalla Lega salernitana – La vicenda del dottor Luigi Greco, licenziato dall’Azienda Ospedaliera Ruggi d’Aragona di Salerno per aver scientificamente sconsigliato alcune scelte gestionali e per aver sottolineato l’inutilità di allestire un ospedale modulare da campo (che non è ancora operativo e non si sa quando entrerà in funzione) quando ormai la curva dell’emergenza sta scendendo, è la testimonianza di un sistema sanitario gestito con modalità sovietiche ispirate alla politica piuttosto che basate sul merito tecnico-scientifico.
“Licenziare un medico specialista dopo 42 anni in servizio nel campo delle malattie infettive – commenta il coordinatore provinciale di Salerno Lega-Salvini Premier e coordinatore regionale giovani Nicholas Esposito – è un atto di una violenza antidemocratica assurda. Le modalità utilizzate in queste ultime ore non dovrebbero appartenere ad un’azienda ospedaliera di rilievo nazionale ma in generale non deve e non può essere un modus operandi della nostra società. L’auspicio è che si faccia un passo indietro per rispetto della professionalità e dell’abnegazione di un professionista che di fronte all’emergenza non ha esitato un attimo a tornare in reparto nonostante fosse serenamente in pensione.
E invece di ringraziarlo cosa fanno???? Gli danno il benservito per aver espresso una libera opinione. Se è questo l’esempio che vogliono dare, siamo davvero messi molto male, al peggio non c’è mai fine”. – conclude Nicholas Esposito – Una spesa costata 2,6 milioni di euro che consegnerà a Salerno una struttura al momento inutile. De Luca non ha nulla da dire?»
In effetti tra i primi a sollevare una azione di solidarietà nei confronti del Dott. Greco sono stati Virginia Villani, Michele Cammarano e Andalucia Grimaldi del M5S che va giù a testa bassa contro le politiche messe in atto dal Governo regionale a guida De Luca: “Licenziato chi contraddice o non rientra nelle strategie Covid19.
È stato licenziato l’Infettivologo Luigi Greco, un professionista che ha deciso di mettere a disposizione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni Di Dio e Ruggi D’Aragona – Scuola medica Salernitana” di Salerno e, quindi dellintera popolazione, la sua lunga esperienza. Ben 71 anni, 41 dei quali trascorsi nell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive, tra i più noti ed esperti Infettivologi italiani, Luigi Greco era stato richiamato dal pensionamento per dare una mano all’organico sanitario per l’emergenza Covid-19, ma ora il rapporto è stato interrotto.
«Prima richiamato dal pensionamento, poi allontanato. È stato licenziato per una dichiarazione alla stampa in merito al trasferimento del reparto di Malattie Infettive all’ospedale “Da Procida“. Non si può licenziare un professionista per affermazioni utili alla comunità»: a denunciarlo sono la Deputata Virginia Villani, il Consigliere regionale Michele Cammarano e la consigliera comunale di Mercato San Severino Annalucia Grimaldi.
«Abbiamo sempre sottolineato l’inutilità di una spesa di milioni per i moduli prefabbricati per la terapia intensiva all’Ospedale Ruggi di Salerno e, – evidenzia il consigliere Michele Cammarano – ad oggi, sono i numeri a darci ragione. Piuttosto che bruciare denaro pubblico in strutture per le quali non è ancora chiaro quale sarà la destinazione dopo l’emergenza, sempre che non si decida si smantellarle, chiedevamo di coinvolgere presidi ospedalieri fermi da un mese per la sospensione delle attività programmate».
«Solidarietà al dottore Luigi Greco che ha messo a disposizione la sua professionalità, in un momento così particolare e difficile per l’Italia. – dichiara la deputata Virginia Villani del MoVimento 5 Stelle. – Non è accettabile, in questo momento più che mai, concentrarsi su una logica punitiva. Al contrario bisogna lavorare tutti insieme per un unico solo obiettivo, la tutela della salute della collettività. Mi auguro che l’azienda sanitaria ospedaliera e i responsabili del Ruggi d’Aragona di Salerno facciano un passo indietro rispetto ad una decisione autoritaria e frettolosa, rispetto al grande spirito di sacrificio e di abnegazione messo in campo dall’infettivologo Luigi Greco».
Di natura diversa invece è l’intervento del Dott. Mario Polichetti responsabile della Maternità a Rischio del Ruggi, rappresentante del Fials e responsabile nazionale Sanità dell’UdC, che al contrario immagina un approccio diverso rispetto alla Sanità che verrà dopo il Coronavirus e invita a prendere atto di puntare sui giovani per una sanità di qualità, e sul caso del dottor Luigi Greco, l’infettivologo in pensione richiamato in servizio per dare una mano e licenziato dopo dieci giorni a seguito di alcune esternazioni dello stesso che criticava appunto la destinazione del Da Procida.
Il Dott. Polichetti responsabile Fials ha dichiarato: «Basta ritorni al passato la sanità deve fare una svolta epocale insieme a tutto il sistema paese altrimenti si va a fondo. Il nostro paese non può fare affidamento su una forza lavoro che ha ormai esaurito l’energia propulsiva ma sui giovani che rappresentano la certezza per il futuro.
La nostra classe dirigente – prosegue Polichetti sottolineando come invece bisognerebbe aprire ai giovani per sperare in un rilancio della Sanità in Campania e nel Mezzogiorno d’Italia – è vecchia ed i professionisti devono rinnovarsi nella continuità con le giovani leve solo così potremo avere un futuro. Tutto il resto è polemica sterile e fuori dal contesto spaziale e temporale. Ho il massimo rispetto ed una grande stima nei confronti del collega infettivologo Greco che ha rappresentato e rappresenta una figura di spicco sul piano professionale ma il futuro di una Azienda in un settore così delicato come la sanità si costruisce sui giovani preparati e motivati che vanno guidati con amore e passione.
Ancora una volta Salerno – conclude Mario Polichetti – dimostra di volare rasoterra su questioni fondamentali e di non avere il coraggio di pensare alto per programmare un futuro certo, duraturo e stabile. E’una città’ che non smette di dimostrare tutto il suo provincialismo e la sua piccineria, ferma staticamente sulle gambe e pronta a barcollare al primo soffio di vento».
In questo momento particolare un medico deve solo occuparsi di svolgere al meglio la sua professione, non sulle scelte strategiche di base che solo chi è deputato a prenderle deve fare, assumendosene poi tutte le responsabilità. Critiche o esternazioni che il Dott. Greco, tra l’altro volontario aggiunto all’equipe del Ruggi, chiamato per dare il suo contributo da medico e non da dirigente né tal poco da amministratore, poteva e doveva evitare di fare, specie in un momento così delicato esprimere giudizi non richiesti, vieppiú non rispondenti al suo ruolo di volontario. Se solo immaginassimo che tutti i volontari anziché svolgere il proprio contributo relativo alle loro competenze propagandassero azioni alternative, sarebbe un mercato non un Ospedale e specie in un momento così delicato.
Relativamente poi alle denunce del responsabile della Lega, sarebbe il caso di evidenziare come sarebbe meglio non seguire il Modello Lombardo, né talpoco quello della realizzazione di un Covid-Center della Fiera di Milano, che solo per la sua realizzazione sono stati spesi 21milioni di euro per ospitare, sulla carta 600 pazienti Covid, ma al momento solo 24 posti disponibili in una struttura senza medici e personale e tra l’altro una volta smontato non più utilizzabile buttando un fottio di soldi. Ovviamente per la Lega forse sembrerebbero più Democratici i metodi di Orban piuttosto che quelli di “matrice sovietica” adottati a Salerno.
Si comprende come sia l’intervento della Lega che quello del M5S sia dettato da una modalità di opposizione che segue più la matrice ideologica e preconcetti rispetta a chicchessia proposto o realizzato dall’odioso De Luca. E così se ha speso 2milioni e 600mila euro per moduli prefabbricati, sicuramente più efficaci e comunque riutilizzabili semmai spostandoli in tutti gli Ospedali della Regione e della provincia di Salerno poiché muniti di ogni apparecchiatura occorrente alla Rianimazione, colmando un vuoto ereditato da 10 anni di commissariamento della Campania mentre si foraggiava la Sanità Lombarda e Veneta, tra l’altro attraversata da 20 anni di scandali e corruzione a partire da Formigoni per finire a Marconi, la storia di Fontana la leggeremo nelle cronache giudiziarie dei prossimi anni, sanità lombarda quella si da commissariale e modello di sanità lombarda clamorosamente fallita e consegnata ai privati per il 60%.
Salerno, 13 aprile 2020