Proseguono senza sosta i lavori dei moduli prefabbricati del Covid-Center del Ruggi di Salerno.
Con i 24 posti letto di Terapia Intensiva del Covid Center al Ruggi di Salerno, i 72 nuovi posti letto del Covid Hospital di Napoli all’ospedale del Mare e i 24 di Caserta oltre le prossime aperture dei PO di Scafati e Agropoli, la Sanità Campana è pronta a combattere il Coronavirus e il contagio. Proseguono le polemiche sul caso Greco: Interviene Polichetti (Fials).
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Mentre il bollettino della Protezione Civile del 12 aprile sui contagi da Coronavirus, e che stando a quanto reso noto da Angelo Borrelli, sono 1984 i nuovi casi attivi, il numero degli infetti al Covid-19 è salito a 156.363 (+4092 rispetto a ieri), di cui 34.211 guariti (+1677 rispetto a ieri) e 19.899 decessi (+431 rispetto a ieri), i lavori in corso anche in questa domenica di Pasqua, per allestire i moduli prefabbricati del Covid Center Salerno, all’interno del perimetro dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ruggi” di Salerno, proseguono senza sosta.
Si èllavorato anche nel giorno di Pasqua affinché si dia vita al nuovo Covid Hospital modulare interamente dedicato ai pazienti affetti da Coronavirus. I lavori di montaggio dei moduli, avendo già realizzato i sottoservizi, sono stati affidati alla Società Med Health di Padova, che sta allestendo a tempo record per ultimarli al massimo in una settimana il nuovo presidio di terapia intensiva modulare a Salerno, a Napoli e a Caserta.
Sotto il profilo sanitario, fanno sapere dalla Regione Campania i collaboratori vicini al Governatore Vincenzo De Luca, si tratta di una scelta importante, perché consentirà alla Campania di affrontare il percorso Coronavirus senza rischi e senza andare mai in affanno. Il Covid Hospital di Salerno presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, avrà 24 posti letto di terapia intensiva, saranno 24 posti letto anche al Covid Center di Caserta, mentre saranno 72 i post letto di terapia intensiva al Covid Center presso l’Ospedale del Mare di Napoli.
Questi nuovi posti si aggiungeranno a quelli già esistenti e già potenziati a Napoli, Caserta, Avellino e Salerno. Numeri importanti in Campania e numeri importanti in provincia di Salerno che si affiancheranno a quelli già operanti a Nocera Inferiore, a Salerno, a Eboli, a Vallo della Lucania, e altri Ospedali che sono stati individuati sul territorio per trattare solo il Coronavirus: come il Da Procida a Salerno ed i Presidi Ospedalieri di Scafati e quello di Agropoli.
E a proposito del Da Procida, mentre i lavori del Covid-Center al Ruggi, proseguono ininterrottamente ed il Piano anti-Covid predisposto dall’unità di Crisi tende a coprire tutto il territorio della Campania, proseguono anche le polemiche sul caso del dottor Luigi Greco, l’infettivologo in pensione richiamato in servizio per dare una mano e licenziato dopo dieci giorni a seguito di alcune esternazioni dello stesso che criticava appunto la destinazione del Da Procida. Caso che fa intervenire il Dott. Mario Polichetti responsabile Fials che dichiara: «Basta ritorni al passato la sanità deve fare una svolta epocale insieme a tutto il sistema paese altrimenti si va a fondo. Il nostro paese non può fare affidamento su una forza lavoro che ha ormai esaurito l’energia propulsiva ma sui giovani che rappresentano la certezza per il futuro.
La nostra classe dirigente – prosegue Polichetti sottolineando come invece bisognerebbe aprire ai giovani per sperare in un rilancio della Sanità in Campania e nel Mezzogiorno d’Italia – è vecchia ed i professionisti devono rinnovarsi nella continuità con le giovani leve solo così potremo avere un futuro. Tutto il resto è polemica sterile e fuori dal contesto spaziale e temporale. Ho il massimo rispetto ed una grande stima nei confronti del collega infettivologo Greco che ha rappresentato e rappresenta una figura di spicco sul piano professionale ma il futuro di una Azienda in un settore così delicato come la sanità si costruisce sui giovani preparati e motivati che vanno guidati con amore e passione.
Ancora una volta Salerno – conclude Mario Polichetti – dimostra di volare rasoterra su questioni fondamentali e di non avere il coraggio di pensare alto per programmare un futuro certo, duraturo e stabile. E’una città’ che non smette di dimostrare tutto il suo provincialismo e la sua piccineria, ferma staticamente sulle gambe e pronta a barcollare al primo soffio di vento».
In questo momento particolare un medico deve solo occuparsi di svolgere al meglio la sua professione, non sulle scelte strategiche di base che solo chi è deputato a prendere deve fare, assumendosene poi tutte le responsabilità. Critiche o esternazioni che il Dott. Gallo, tra l’altro volontario aggiunto, chiamato per dare il suo contributo da medico non da dirigente né tal poco da amministratore, poteva e doveva evitare di fare, specie in un momento così difficile.
Salerno, 12 aprile 2020