Restare a casa non fermerà il nostro grido. Basta! Battipaglia dice No all’impianto di Compostaggio presso lo Stir.
Nemmeno il Coronavirus ferma la Spectre della monnezza. Il Comitato Battipaglia dice No si rivolge alla Sindaca Francese: “Attendiamo di vederti in prima fila come per il coronavirus anche nel fermare lo scempio che sta avvenendo ai danni di questa Città, nella difesa dell’economia e della vocazione locale, della lotta per la vista”. Il PRC: “Con il Coronavirus in Campania tutto si ferma, tranne le porcate”..
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Nemmeno la Pandemia de Coronavirusrriesce a fermare la “SPECTRE” dell’immondizia, che prosegue imperterrita le sue politiche di investimenti sui rifiuti, e attraverso le sue promanazioni va avanti strafottendosene di tutti. In effetti POLITICAdeMENTE lo ha più volte denunciato, specie nei giorni in cui mentre si discuteva sui tavoli regionali nelle stanze vicine si aprivano le buste e si assegnava l’appalti di 6milioni di euro per la realizzazione all’interno dello Stir di un Impianto di Compostaggio, sebbene ve ne sia un altro a solo un km di distanza. Una battaglia a perdere, che ci fa capire come sia sbagliato intervenire a pioggia senza un Piano dei rifiuti concordato con tutti gli enti interessati, allo scopo di responsabilizzare per risolvere definitivamente il problema dell’immondizia e più in generale dell’ambiente.
«E’ rimbalzata, tra gli organi di stampa e le pagine social dei rappresentanti politici cittadini, la notizia che, mentre tutta l’Italia è ferma per lottare un mostro comune, c’è un altro mostro che non ha nessuna intenzione di essere arrestato. Quello della situazione ambientale a Battipaglia per la problematica dei rifiuti. – Si legge in una nota del Coordinamento di “Battipaglia dice No” il Comitato cittadino che si è costituito per opporsi alle politiche scellerate sull’ambiente e sui rifiuti, portate avanti negli ultimi 20 anni dai Governatori della Campania a partire da: Antonio Rastelli; a Antonio Bassolino; a Stefano Caldoro; a Vincenzo De Luca. – Mentre siamo presi da una tragedia mondiale a Battipaglia arriva una ennesima doccia fredda. È stato comunicato che anche l’impianto di compostaggio all’interno dello STIR vedrà la sua realizzazione! Quale condizione migliore poteva andarsi a creare per manifestare ancora una volta il disprezzo per un territorio? Quale bavaglio migliore per una comunità intera che una mascherina obbligatoria?
Casualmente l’aggiudicazione della gara avvenne proprio il 22 Novembre 2017, il pomeriggio prima del giorno in cui a Battipaglia diecimila persone si apprestavano a scendere in piazza per manifestare il proprio dissenso ad un nuovo impianto di compostaggio. In questi anni, mille promesse mancate, tante rassicurazioni senza nessun riscontro e ci troviamo a subire un ennesima beffa, l’inizio dei lavori coincide proprio con il peggior momento del Paese da oltre 70 anni. – Aggiunge ancora la nota del Coordinamento “Battipaglia dice BASTA” – Siamo tutti consapevoli della tragedia che stiamo vivendo, dello sforzo di tutti a fare la propria parte stringendo i denti, della fatica dell’ottimismo in un tempo grigio, ma state dando l’ennesimo schiaffo ad un’intera città al grido di “non è il momento adatto per discutere“.
Ancora una volta, i vostri criteri localizzativi ed i vostri fattori di pressione si sono indirizzati verso un unico territorio, ma ora, come tre anni fa, continuiamo a gridare ed a promettervi il nostro BASTA. – conclude con un appello alla Sindaca Francese la nota del Comitato Battipaglia dice No – Cara Sindaco, che sei in questi giorni in prima linea nella lotta che stiamo vivendo, fermando trasgressori dei decreti e contribuendo alla salvaguardia della dignità di molti concittadini, è il momento degli atti concreti, del perseguimento della salute non solo sulle minacce presenti, ma soprattutto su quelle silenti. Attendiamo di vederti in prima fila anche nel fermare lo scempio che sta avvenendo ai danni di questa Città, nella difesa dell’economia e della vocazione locale, della lotta per la vita».
Al Comitato Battipaglia dice No si aggiunge anche il Circolo “Antonio Gramsci” del Partito della Rifondazione Comunista cittadino che va giù duro: “Con il Coronavirus in Campania tutto si ferma, tranne le porcate”. Regione, Provincia e l’eternamente in liquidazione Ecoambiente – prosegue la nota stampa del PRC – hanno avuto il bisogno di siglare un nuovo accordo di programma per svuotare l’ex Stir di Battipaglia delle ecoballe accumulate e realizzare l’avversato impianto di compostaggio da aggiungere all’attuale impianto di tritovagliatura contro cui il popolo di Battipaglia si è più volte mobilitato.
Quale momento migliore di colpire una città se non quando non può difendersi perché paralizzata dall’emergenza Covid-19? – si chiede e chiede Rifondazione Comunista – Le difese messe in campo dall’amministrazione comunale si sono dimostrate velleitarie e la gente si è sentita ancora più presa in giro dalle fasulle speranze che hanno smorzato la forza delle proteste popolari.
Se oggi la città si lamenta per la puzza, le morti di cancro e l’inquinamento, la situazione non migliorerà certamente quando l’ex Stir, già malfunzionante di per sé, ospiterà anche un grande impianto di compostaggio che per disfunzioni e criticità strutturali farà concorrenza all’impianto di Eboli già “simbolicamente” sequestrato con facoltà d’uso. – conclude il PRC – Non arrendersi è la parola d’ordine! Non c’è limite a quello che potrebbe ancora essere fatto su questo territorio se chi ci vive lascia fare”.
Battipaglia, 12 aprile 2020
In un momento storico dove le paure si materializzano e la precarietà diventa uno status mentale e fisico la politica perde l’occasione per mettere da parte la sua protervia venendo ancora meno alla sua missione di organizzazione territoriale razionale che partendo dai beni primari in primis la salute si faccia carico del benessere sociale in quanto tale.
Un opportunismo che in un momento di disagio e vuoto approfittando dell’impossibilità a manifestare da atti normativamente regolati ad opporsi sferra l’ultimo attacco ad una società che ha l’unico demerito di non aver avuto mai o cercato padrini politici ma ha materializzato la propria vitalità in spontanee ed eroiche e prolifiche attività commerciali ed industriali
Un peccato originale che evidentemente stride ed oltremodo va castigato da un potere politico che ancora guarda al mondo con occhiali vecchi e non valorizza tali peculiarità come unica salvezza e speranza per ripartire quando questo dramma sarà terminato
Non dimenticheremo