Eboli- “La grande Bufala 2010” parte la 3^ edizione

LA GRANDE BUFALA 2010- dal 29 maggio al 2 giugno – ore 19.00 – Piazza della Repubblica. La diretta WEB in STREAMING degli eventi è curata dalla Web Agency Fluidworks con la collaborazione di POLITICAdeMENTE.

TANTI GLI APPUNTAMENTI CHE, DA SABATO 29 MAGGIO A MERCOLEDI’ 2 GIUGNO, TRASFORMERANNO EBOLI NELLA CAPITALE DELLA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP.

LA GRANDE BUFALA SI RINNOVA DAL 29 MAGGIO AL 2 GIUGNO 2010 AD EBOLI L’APPUNTAMENTO CON LA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP E LA CUCINA MEDITERRANEA

    E’ tutto pronto per la terza edizione de “La grande bufala”, appuntamento ormai tradizionale con la mozzarella campana Dop e la cucina mediterranea giunto alla sua terza edizione, che aprirà i battenti sabato 29 maggio alle 18 in piazza della Repubblica ad Eboli. L’ormai consueta kermesse organizzata dall’associazione Eboli Sviluppo e patrocinata dalla Regione Campania, dalla Provincia di Salerno, dal Comune di Eboli e da Intertrade azienda speciale della Camera di Commercio di Salerno, in collaborazione con la Confesercenti provinciale, si presenta con un calendario ancora più ricco di iniziative, tutte incentrate sulla riscoperta della qualità, della tradizione gastronomica e del gusto.

    La manifestazione rappresenta un’occasione da non perdere per scoprire la terra campana che già gli antichi Romani chiamavano felix, un giacimento di inestimabile valore ricco di storia, arte e tradizioni assolutamente da valorizzare. E’ questo, in estrema sintesi, lo scopo dell’intera kermesse, quello di creare un circolo virtuoso per innescare un definitivo e duraturo processo di promozione della bufala e di ciò che potrebbe rappresentare per il suo territorio di origine.

    Momento fondamentale della manifestazione sarà, in ogni caso, l’istituzionalizzazione della Giornata Nazionale della Mozzarella di Bufala Campana Dop, in programma per il prossimo anno. “L’obiettivo dichiara il presidente di Eboli Sviluppo, Attilio Astone è quello di gettare le basi per istituire per il prossimo anno un tavolo di concertazione con lo scopo di valorizzare e promuovere un prodotto di eccellenza quale è la mozzarella di bufala campana Dop che può rappresentare un importante volano di crescita per il territorio. Va considerata, dunque, un bene culturale a tutti gli effetti da inserire in pacchetti turistici capaci di attirare visitatori in loco e di creare un circolo virtuoso di sviluppo”.

    A mettere in evidenza l’importanza della manifestazione per l’economia locale è Augusto Strianese, il quale, oltre a ricoprire la carica di presidente della Camera di Commercio di Salerno, è presidente di Assocamerestero e di Unioncamere Campania: “La bufala rappresenta un’occasione irripetibile per creare le condizioni di uno sviluppo del territorio che parta dal basso perché va considerato nel suo inestimabile valore, prima di tutto culturale e poi economico. La mozzarella di bufala campana Dop rappresenta un prodotto unico che, se legato al suo territorio di origine, può attrarre turisti interessati a visitare una terra che offre bellezze paesaggistiche, naturalistiche, storiche, archeologiche e culturali di altissimo pregio”.

“Con sincera e convinta soddisfazione – dice il consigliere provinciale, Massimo Carielloesprimo il mio plauso per l’iniziativa organizzata dall’associazione Eboli Sviluppo. “La Grande Bufala”, che quest’anno offre un programma ancora più intenso, ricco ed interessante, è una delle manifestazioni su cui, non solo la città di Eboli, ma l’intero territorio deve puntare per garantire la diffusione di uno stile di vita sano,  basato sulla dieta mediterranea e la valorizzazione delle tipicità locali. La kermesse ha tutte le caratteristiche per essere identificata, sempre di più, come un evento da istituzionalizzare e rendere stabile negli anni. In quest’ottica, per il 2010, la Provincia di Salerno ha deciso di sostenere con maggiore entusiasmo l’evento, nella convinzione che possa rappresentare un momento di sviluppo, economico e turistico, di grande rilievo che contribuisce a dare una visibilità internazionale ad Eboli e all’intero territorio

“La città di Eboli – sottolinea Martino Melchionda, sindaco di Ebolisi candida a diventare per il terzo anno la capitale della bufala ed ospita una serie di eventi di alto livello tesi a valorizzare questa ridente cittadina della Piana del Sele. Il nostro appoggio va incondizionato agi organizzatori che, negli anni, sono riusciti a calamitare l’interesse sia dei semplici appassionati che degli addetti ai lavori”.

“Eboli è un territorio che custodisce tantissime ricchezze e la bufala è una delle più promettenti perché è capace di mettere insieme il passato, il presente ed il futuro. E’ la tradizione dei nostri nonni ma nello stesso tempo rappresenta il domani dei nostri figli ed il nostro impegno, come amministrazione, va inteso in questo senso e non si esaurisce a questo evento” – conclude Adolfo Lavornia, assessore al Comune di Eboli.

Nel ricco programma di questa terza edizione ci sono iniziative per tutti i gusti che vanno dalle degustazioni di prodotti tipici della tradizione campana alle mostre di artisti locali che hanno ispirato le loro opere al mondo bufalino, passando per convegni a tema e spettacoli di danza etno-popolare, fino ad arrivare a mini corsi di cucina e una parentesi dedicata alla letteratura culinaria.

Ecco tutti gli appuntamenti in calendario per la cinque giorni di gusto ebolitana.

Special Events

Appuntamenti per apprezzare le bontà della tavola e le bellezze della città

E’ Moda in Piazza, 30 Maggio – ore 21.30 – Piazza della Repubblica

Il grande spettacolo di moda realizzato in collaborazione con Confesercenti per presentare le nuove collezioni di abiti ispirate al colore bianco e alla freschezza della stagione estiva. Il tutto, accompagnato da musica e ricercate acconciature di capelli, proposte dalle attività commerciali della città.

Musicastoria, 31 Maggio – ore 21.00 – Piazza della Repubblica

Danze etno-popolari saranno al centro dello spettacolo offerto da Musicastoria, la compagnia di Vietri sul Mare che propone un repertorio di musica tipica della tradizione popolare salernitana. La serata è a cura dell’EPT (Ente provinciale per il turismo) di Salerno.

Festa della Repubblica, 2 giugno – ore 11.00 – Piazza della Repubblica

In occasione del 2 giorno, la festa che celebra la costituzione della Repubblica Italiana, La Grande Bufala invita tutti i golosi a scendere in piazza per unirsi alle autorità locali e intonare, insieme a loro, l’Inno Nazionale.

Citera Quartet: Music around the world, 2 Maggio – ore 21.00 – Piazza della Repubblica

Con la loro musica proveniente da tutti gli angoli del mondo, i Citera Quartet propongono un tuffo nelle note della canzone ungherese per una serata assolutamente trascinante. Anche questa serata è a cura dell’EPT di Salerno.

Incontri di gusto

Quello legato alla bufala è un mondo tutto da scoprire. Fatto non solo della nota mozzarella di bufala campana dop, ma anche di altri pregiati prodotti come carne e latte. E proprio dedicati al mondo della bufala sono gli Incontri di gusto che coinvolgeranno esperti di settore che si daranno appuntamento ad Eboli per discutere della valorizzazione di questo prezioso alimento.

La Mozzarella di Bufala Campana Dop, un bene culturale unico!, 29 Maggio – ore 19.00 – Piazza della Repubblica

Dopo l’inaugurazione ufficiale della terza edizione della kermesse, che avverrà alle ore 18.00, si terrà un avvincente talk show tra le istituzioni ebolitane, provinciali e regionali per l’istituzionalizzazione della “Giornata Nazionale della Mozzarella di Bufala Campana dop”, con lo scopo di dedicare un giorno speciale ad uno degli alimenti principi della dieta mediterranea.

Chef in Scena, dal 30 maggio al 2 giugno – ore 19.00 – Piazza della Repubblica

Fofò Ferriere, noto chef ebolitano, salirà sul grande palco allestito in Piazza della Repubblica per proporre il meglio della propria cucina, con il prezioso aiuto delle padelle Ballerini, svelando i trucchi del mestiere e rispondere alle domande del pubblico. Martedì 1° giugno, sempre nell’ambito di Chef in Scena si svolgerà Incontro con l’Autore, appuntamento speciale con Maristella Di Martino, giornalista e scrittrice, nonché autrice di “Le Ricette di Salerno”, libro che sarà illustrato alla presenza di Enzo Todaro, Presidente dell’Associazione dei Giornalisti Salernitani e di Ferdinando Cappuccio, Presidente dell’Enoteca Provinciale di Salerno. A moderare l’incontro Pasquale De Rosa, giornalista di Lunaset.

Degustazioni

Anche quest’anno partecipare alle degustazioni proposte da La Grande Bufala sarà un’occasione unica e sfiziosa perché, oltre ai classici assaggi di mozzarella di bufala offerti dal caseificio La Contadina, saranno proposti anche quelli di olio, vino e peperoncino.

Scuola del Gusto, tutti i giorni – Palestra Scuola Elementare V. Giudice

Una serie di degustazioni gratuite rivolte a gruppi di adulti e bambini  per scoprire tutti i possibili abbinamenti da fare con la mozzarella di bufala, da provare guidati da maestri assaggiatori. A guidare le degustazioni di olio ci penserà il sommelier Michele Trimarco dell’Associazione olivicoltori “Terranostra”. Immancabile nel paniere gastronomico mediterraneo è il vino, perciò sono previste quattro lezioni del Mini corso Approccio al Vino curato dal sommelier Giuseppe Presutto e dall’Enoteca Provinciale di Salerno. Novità assoluta di quest’anno il laboratorio sul peperoncino, reso possibile dalla neonata collaborazione con l’Accademia di Diamante, il paese calabrese famoso in tutto il modo per la sua produzione di peperoncino.

Bufala Ubriaca

Enoteca Provinciale di Salerno, tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.30 – Piazza della Repubblica

La buona cucina si incontra con il buon vino. L’Enoteca Provinciale di Salerno aspetta tutti i visitatori presso il suo stand dove sarà possibile conoscere le migliori etichette della terra campana da scegliere tra le cantine presenti: Cantina Marino, Cantina Giuseppe Longo, Cantina Le Vigne di Raito, Cantina Casa di Baal e Cantina Tenuta Mainardi. E con 3 euro sarà possibile acquistare un calice di vetro per degustare in tutta libertà il nettare degli dei.

Vini Valcalore, tutti i giorni – dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.30 – Piazza della Repubblica

Anche la cooperativa agricola Valcalore sarà tra i protagonisti de La Grande Bufala. Con 2 euro saranno proposte degustazioni di vino al bicchiere.

Bufala Live

Tutti conoscono ed apprezzano la mozzarella di bufala campana dop, ma in quanti hanno visto da vicino uno di questi splendidi animali? E in quanti sanno come si svolge una giornata all’interno di un caseificio? La Grande Bufala dà, ai suoi visitatori, l’opportunità di toccare con mano questa realtà.

Stalla in Piazza, tutti i giorni – Piazza della Repubblica

Una vera e propria stalla con esemplari di vitelli di bufala forniti dall’Azienda agricola Di Guida, dove un fattore mostrerà la vita di questi splendidi animali, protagonisti dell’evento. E vicino alla stalla vi attende anche l’esposizione di mezzi agricoli firmata D’Onofrio.

Fattoria Sociale, tutti i giorni – Piazza della Repubblica

Saranno presenti non solo vitelli di bufala, ma tutti gli animali che regnano il cortile di una tipica fattoria, realizzata in collaborazione con Nuovo Elaion, il centro di riabilitazione rivolto alle persone affette da minoranze fisiche e psichiche. Il progetto, infatti, ha lo scopo di realizzare una struttura imprenditoriale riabilitativa per soggetti diversamente abili e di facilitare il loro inserimento sociale e lavorativo.

Un Giorno da Casaro, tutti i giorni – Piazza della Repubblica

I mastri casari del Caseificio Torricelle di Paestum mostreranno, presso il proprio stand, il processo di lavorazione della mozzarella di bufala. Un’esperienze assolutamente inconsueta per capire tutto il processo che sta alla base delle prelibate mozzarelle.

Area Ristoro

Eboli in Pizza, tutti i giorni – dalle 12.00 alle 14.00 e dalle 19.00 alle 22.00 – Piazza della Repubblica

La pizza, la pizza, la pizza…il cibo simbolo della Campania viene proposto in tutte le sue varianti nell’apposita area aperta fino a tarda notte. Eboli in Pizza è realizzata in collaborazione con L’Antico Forno a Fascine Letizia.

Bu…falla Fritta!

Avete mai assaggiato la mozzarella fritta? Un vero tuffo nel gusto, un assaggio sfizioso realizzato dal carismatico chef Ernesto, da provare in due varianti: nel “cuoppo” (4 euro) e nella “barchetta” (5 euro) che propone cinque diverse specialità fritte, ma dal cuore di bufala!

A tutto sapore, tutti i giorni – pranzo e cena

Il Ristorante Il Papavero e il Ristorante Il Buerosso, durante i cinque giorni della kermesse propongono menù esclusivamente a base di mozzarella di bufala campana dop per un pasto da dieci e lode.

I Bufalin

Il mondo delle bufale sarà la fonte di ispirazione dei laboratori tematici per ragazzi, incentrati sulla realizzazione di prodotti fai-da-te, in compagnia di specialisti del settore.

Buf(f)al’Arte, tutti i giorni – Vari Orari – Piazza della Repubblica

Officina 31, associazione culturale impegnata nella diffusione della cultura e della valorizzazione del legame esistente tra arte, natura e tipicità del territorio, invita i visitatori più piccoli a svolgere un percorso artistico – sensoriale fatto di giochi e curiosità, per realizzare un gadget artigianale ed auto prodotto de La Grande Bufala.

Assaggi di Latte, 2 Giugno – dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.30 – Piazza della Repubblica

L’associazione culturale Officina 31 e la Centrale del Latte di Salerno invitano i ragazzi ad…assaggiare il latte! Saranno infatti offerte prelibate degustazioni di latte per illustrare le innumerevoli proprietà benefiche di questo alimento, un vero tocca sana per il nostro organismo.

Bufale in Mostre

Eboli ha un ricco patrimonio non solo eno-gastronomico, ma anche culturale grazie ai vari artisti locali che, nel corso degli anni, hanno tenuto alto il nome della città, nota grazie al celebre romanzo di Carlo Levi. A testimonianza di questo patrimonio saranno allestite tre mostre presso la Scuola Elementare V. Giudice, tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.30.

Le Bufale nella Valle del Sele

Il Comune di Eboli apre al grande pubblico l’archivio “Gallotta”, il più grande archivio fotografico della città per un viaggio nella storia che va dagli anni ’20 agli anni ’90 per conoscere tutte le trasformazioni urbane di Eboli e della Piana e del Sele, ma anche l’evoluzione di una società contadina. La mostra è a cura dell’Assessorato alla Cultura del

Comune di Eboli.

La magia del legno d’ulivo

Anche il Maestro Pasquale Ciao si ispira al mondo contadino per le sue originali opere, apprezzate dalla critica per la forte carica emozionale che sanno trasmettere. Nelle opere di Ciao, infatti, il legno prende vita e si trasforma in un oggetto unico ed inimitabile.

Nel mondo delle mie bestie

L’artista ebolitano Dionisio Del Grosso, che ama definirsi come un veterinario e pittore di campagna, espone le sue opere ispirate alle amate bestie. Un excursus tra tutte le fasi e le attività che caratterizzano l’allevamento di questi animali e la produzione della tipica mozzarella di bufala.

Italians Tomatoes, da Napoli a New York

Pomodori in tutte le salse, purchè italiani! Una raccolta di etichette dedicate ai pomodori curata da Enzo Monaco, Presidente dell’Accademia del peperoncino di Diamante.

Il Mercato de La Grande Bufala

Tutti i giorni, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.30 in Piazza della Repubblica, sarà possibile trovare uno spazio dedicato esclusivamente ai prodotti della Cucina Mediterranea allestito nell’Emporio della Bufala e nel Borgo dei Sapori.  I prodotti saranno ospitati in una speciale scenografia, ideata e realizzata da City Conculting, che ripropone un villaggio rurale per immergersi nell’autentica atmosfera della vita di campagna!

E per vivere al meglio La Grande Bufala anche quest’anno, dopo il successo riscosso nella passata edizione, sarà possibile acquistare la Bufala Card, la carta servizi della manifestazione che, al costo di 3 euro, dà diritto a numerose degustazioni da ritirare presso alcuni selezionati stand dell’Emporio della Bufala.

E inoltre…

Facce da Bufala, tutti i giorni – da 10.00 a 13.00 e dalle 16.00 alle 21.30 – Stand La Contadina

Che faccia fai mentre gusti una mozzarella di bufala? Immortalala presso lo stand La Contadina proprio quando sei in procinto di gustare un prelibato bocconcino. Tutti gli scatti saranno pubblicati sul sito internet www.lagrandebufala.it

Bufale che volano

Durante i cinque giorni de La Grande Bufala sarà possibile sorvolare la città di Eboli in elicottero per toccare il cielo con un dito!

La Bonifica del Sele

Il Consorzio della Destra del Sele illustrerà l’importante bonifica svolta, nel corso degli anni, nella Valle del Sele a favore della tutela dell’ambiente della regione.

E sempre in Piazza della Repubblica, sarà possibile conoscere tutte le ultimissime novità in tema di tecnologia grazie a Buf@la, l’area dove poter trovare gli innovativi totem interattivi di Fluidworks Web Agency, che in collaborazione con POLITICAdeMENTE il Blog di Massimo Del Mese curerà anche la diretta Web in STREAMING degli eventi; ci sarà anche un’area stampa curata da Pubbly-way e uno spazio dove conoscere tutte le offerte promozionali di Jolen Service.

A documentare i cinque giorni del gusto ci penserà lo Studio Fotografico VDR, mentre per seguire in diretta lo svolgimento de La Grande Bufala sintonizzati su MPA, radio ufficiale della kermesse!

Insomma, La Grande Bufala rappresenta un’occasione golosa per scoprire la terra campana, ricca di storia, di arte e tradizioni, a partire dai suoi sapori più genuini.

22 commenti su “Eboli- “La grande Bufala 2010” parte la 3^ edizione”

  1. – Al Gentilissimo Signor Presidente della Repubblica Italiana
    On.le GIORGIO NAPOLITANO.
    Potremmo festeggiare insieme la nascita della REPUBBLICA ITALIANA e di DANTE personaggio. I nostri patrioti per l’Unità d’Italia, con Mazzini e Garibaldi, ne andrebbero fieri. La situazione politico-culturale lo richiederebbe. Dante risulterebbe sempre essere un buon nocchiero per la nave Italia!
    Fin dal 1993 ho dimostrato infatti che Dante personaggio è stato fatto nascere, da Dante persona, il MARTEDI’ 2 GIUGNO 1265 (Par., XXII, 110 – 117). L’ho dimostrato anche al Convegno Internazionale su “DANTE E LA SCIENZA” tenutosi a Ravenna nella mattinata del 29 Maggio 1993 con Presidente di turno il professor CESARE VASOLI dell’ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI che, personalmente, mi dava ragione. Nessuno mi ha mai smentito, mentre i complimenti più forti mi sono venuti dalle molte lettere inviatemi dal Professor GIORGIO BARBERI SQUAROTTI di Torino che ha fatto fare ad una sua allieva una tesi da laurea includente anche questo problema. Nel mio volume DANTE E L’ASTROLOGIA, con presentazione di FRANCESCO ADORNO (Loggia de’ Lanzi, Firenze, 1995), dalle pp. 93 e segg. ricordo spesso questo Martedì 2 GIUGNO 1265. Perché gli adetti istituzionalmente ai lavori restano quasi tutti zitti? La dimostrazione non e semplicemente ASTRONOMICA ma anche ASTROLOGICA in base alle regole del TETRABIBLOS di CLAUDIO TOLOMEO.
    Il Presidente della Repubblica CARLO AZEGLIO CIAMPI gentilmente mi rispondeva il 12 giugno 2002, con lettera protocollata – Divisione relazione con i cittadini – AC12L777 – AMM/lt. (cfr. You Tube), al mio lavoro inedito di n. 154 pagine con grafici e documenti storici allegati, a lui inviato il 20/05/2002.
    Vedere il Link: http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA
    Perché non si procede ad un PUBBLICO DIBATTITO se mai, per qualcuno, esistessero ancora delle incertezze?
    Ringraziando per l’attenzione porgo deferenti ossequi.
    Firenze, 20/ 05/2010
    Giovangualberto Ceri

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  2. Tradizionale “kermesse” annuale volta a promozionare il territori ed i suoi prodotti tipici dell’agroalimentare, opportunamente volgentesi nel periodo Primaverile, ottimo nel veicolare proposte turistiche di ogni genere.Del resto la congiuntura strutturale, che staziona da mesi nel globo, potrebbe essere allentata da iniziative di tal fatta. Il marketing territoriale serve a valorizzare le potenzialità di sviluppo e a incentivare l’imprenditorialità del territorio attraverso regole di marketing, sopratutto con l’aiuto della tecnologia: informatica e web radio-televisive etc.
    Oggi anche le aree geografiche sono in competizione fra loro, informando i potenziali “customers” sulle eccellenze ed il know how produttivo. Spesso anche in televisione vediamo campagne pubblicitarie dedicate a regioni specifiche o a zone: Come le aziende anche i territori sono in competizione tra loro, sono soggetti economici. E come le aziende hanno bisogno di web marketing: il web marketing territoriale. Un strategia territoriale ad hoc: studiato appositamente per promuovere le realtà geografiche.
    Uno dei maggiori problemi è naturalmente l’accordo fra le parti
    e la comprensione dei vantaggi/ svantaggi che ne derivano per tutti. In sintesi: Il marketing territoriale si pone quindi come ” l’insieme degli strumenti per le promozioni del prodotto del territorio” attraverso una comunicazione capace di valorizzarne le potenzialità di sviluppo e le caratteristiche socioeconomiche e ambientali e di incentivare l’imprenditorialità locale, nazionale ed estera.
    Affinchè il marketing territoriale sia davvero efficace è essenziale che venga individuata un’ AGENZIA, che se ne occupi. Inoltre serve definire il tipo di CICLO DEL MARKETING da seguire, in modo particolare per quel che riguarda la definizione dell’area e del giusto MIX degli elementi.

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  3. e’ anche una buona iniziATIVA PER COLORO CHE SI SONO SMARRITI SULLA SALERNO REGGIOCALABRIA, ESCONO AD EBOLI EW VISI8TANO PIAZZA DELLA REPUBBLICA CON LA GRANDE BUFALA. sE NON SI CREANO INDOTTI CIRCUITI PRECOSTITUITI ,PRENDENTO CONTATTI CON ENTI LOCALI ,SCUOLE E QUANT’ALTRO NON SERVE ,RISPARMIAMO QUESTI SOLDI .l’INIZIATIVA è BUONA MA DOPO TRE ANNI NON BASTA ORMAI SIAMO GIUDICATI DA VETERANI NONFACCIAMO LA FINE DELL’ENTE FIERA CHE DIVNTA UN MERCATINO E NON LA VEDE NESSUNO OPPURE COME LA FIERA DI MAGGIO MERCATO DI ZINGAZI E CIUCCI.
    L’ETNIA è UN ‘ALTRA COSA PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ZINGARI.

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  4. CHI SA CHE ALL’iMPROSTA DOMENICA Cìè UNA PRESENTAZIONE DI PRODOTTI LOCALI E NON SOLO?
    pOCHI ,POCHI CONOSCONO QUESTA REALTA EBOLITANA CHE è IMPORTANTISSIMA PER L’ECONOMIA ORTOFRUTTICOLA DI EBOLI E DELLA PIANA DEL SELE.NON VIENE PUBBLICIZZATA ABBASTANZA PER DIVENIRE IL FULCRO SPERIMENTALE PER CUI è NATA. sEMBRA ESSERE SOLO UN ‘OASI PRIVATA DI POCHI FORTUNATI DEL MONDO DELLA POLITICA DI TURNO.TUTTO PERSO SPRECATO. vALORIZZIAMO QUELLO CHE ABBIAMO DAL NORD AL SUD DEL PIANETA TERRA PORTIAMO SCUOLE ,CULTRURA CREAMO UNA STORIA ,FACCIAMOLA CONOSCERE.

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  5. @ CARO IEVOLUS,
    io che non faccio parte del mondo politico, sono ben al corrente di quanto accade all’ azienda improsta, e ti assicuro, che anche diversi ristorati ebolitani lo sanno….
    giacchè erano presenti all’ inaugurazione di Vigna Felix, enoteca regionale, e sonon stati distribuiti e sparsi, volantini, e brochure con il calendario degli eventi che si terrà da fine maggio a inizi giugno….
    compreso feste e dimostrazioni varie…
    mi chiedo cosa avrebbero dovuto fare di più? rappresentano sempre un’ azienda no profit,
    eppure hanno fatto pubblicità volantinaggio manifesta…
    volevi che andassero girando casa, casa??
    a campagn elettorale è finita!!!
    cmq, scherzi a parte, fai bene a divulgare i messaggi, e speriamo anche in una riuscita dell’ evento e una partecipazione numerosa…
    malcom x

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  6. traffico di macchine a destra e sinistra sul viale, motociclisti che si improvvisano vigili (che non ci sono) e che non ti fanno passare con la macchina in piazza, e se chiedi il perchè non sanno risponderti e ti dicono: “chiedete all’amministrazione!” usando anche loro un tono di protesta…”la grande bufala” non è la manifestazione, ma quest’amministrazione!! è una vergogna!! se doveva passare un’ambulanza per il viale non so cosa sarebbe successo….che vergogna…

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  7. EFFETTIVAMENTE VI E’ STATO DEL DISAGIO PER LA COINCIDENZA TRA LE DUE ABITUDINARIE MANIFESTAZIONI CHE NEL BENE O NEL MALE SON SINTOMO, CARO SHUTTER, DI VIVACITA’ CITTADINA, ANZI RIMARCO,MENO MALE CHE QUALCOSA DI PROMOZIONANTE CHE FACCIA NOTIZIA POSITIVA SU EBOLI, CI SIA ANCORA.“Paris vaut bien une messe”(Parigi vale bene una messa)

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  8. SHUTTER,SHUTTER CI SONO ANCHE ALTRE STRADE CHE PORTANO ALL OSPEDALE,SEI RIDICOLO.E PROPRIO X LA GENTE CHE LA PENSA COME TE ,CHE NON C E INNOVAZIONE AD EBOLI E NON SI FA MAI NIENTE.SEI PRONTO A CRITICARE DI OGNI COSA CHE SI DISCUTE,VEDI SEMPRE IL LATO NEGATIVO DELLE COSE,CHE POI IN FIN FINE SONO SOLO STR……ALLORA FACCI CAPIRE UNA COSA MA SU QUESTO BLOG TU,CHI MI RAPPRESENTI UN LIBERO CITTADINO CHE é LIBERO DI CRITICARE QUANDO VUOLE O L OPPOSIZIONE?MI PARE PROPRIO CHE SIA LA SECONDA,IL TUO POSTO NON è QUI MA IN CONSIGLIO COMUNALE,CONS.shutter.

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  9. Complimenti per l’evento, ma un po’ più di pubblicità dell’isola pedonale, si potrebbe segnalare la presenza anche già a Piazza Mustacchio, ed una maggior organizzazione nel segnalare i parcheggi ai visitatori sarebbe servita.

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  10. certo caro marco naponiello, sono il primo che dice che eboli deve vivere anche di queste manifestazioni, però, non si possono vedere i motociclisti del “motoraduno” con una paletta in mano, a “bloccare” una strada invece che i vigili non è sintomo di una buona organizzazione…comunque anche se finita presto, un buon inizio..

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  11. Ma quale Grande Bufala, di grande c’e solo la faccia tosta di continuare a fare una cosa solo per abbuscarsi qualche lira con i tiket. Poi quando c’è in mezzo quel Ciao si capisce che c’è carne da addentare.

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  12. Ottimo il servizio in streaming che come al solito ha offerto il dottor Del Mese con l’aiuto del figlio presuppongo. Come al solito con puntualità ci informa su tutto.

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  13. RAGAZZI AL BANDO LE POLEMICHE, SIA SU STREAMING SIA DAL VIVO, HO OSSERVATO UNA GRANDE PRESENZA A QUESTA MANIFESTAZIONE, IN SINTONIA COL MOTORADUNO E CON EBOLI IN BLUES GIU’ AL PALAZZETTO DI VIA CUPE,VIVIAMO UN WEEK-END RICCO DI HAPPENING.. DUNQUE LA NOSTRA CITTADINA E’ CAPOFILA CON SALERNO DI EVENTI CULTURALI E NAZIONALI-POPOLARI SE MI E’ CONSENTITO, NON DIMENTICANDO CHE I NOSTRI IMPIANTI SPORTIVI POTENZIATI, CI HA RESO LEADER IN SPORT COME L’HOCKEY IL BEACH-SOCCER, IL RUGBY, ALMENO DA UN PUNTO DI VISTA STRUTTURALE; E SCUSATEMI TANTO, MA NON E’ MALE PER UNA PICCOLA CITTÀ DI QUASI 40.MILA RESIDENTI. NOI TUTTI ABBIAMO LA INVETERATA ABITUDINE DI CRITICARE LA NOSTRA EBOLI, CHE NONOSTANTE I SUOI MOLTI PROBLEMI, DA PARECCHI “PUNTI” IN MOLTI AMBITI AD ALTRE REALTA’ PROVINCIALI. CONSIGLIO: IMPARIAMO AD ESSERE MAGGIORMENTE OBBIETTIVI E MENO DISFATTISTI DEL SOLITO, ALTRIMENTI CI “SEGHIAMO IL RAMO SU CUI SIAM SEDUTI”, DEL RESTO ABITIAMO QUI E NON SULLA LUNA…BUONA DOMENICA.

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  14. ottimo video di “jimkeynes”! però questo lo dovete inviare al comune ufficio sindaco e assessore all’ambiente!! purtroppo noi non possiamo fare niente…solo diffonderlo alla cittadina che poi puntualmente va a rivotare la stessa gente (sotto previo pagamento, o posto in multiservizi a tempo (in)DETERMINATO di 1-2 mesi)…
    comunque spero che della litoranea si parli…anche se stiamo a maggio con due lidi già sequestrati e con molte problematiche che affollano il comune di eboli….
    comunque @ marco naponiello; qui nessuno fa il disfattista, per quanto mi riguarda ho fatto una critica alla scarsa organizzazione (come sempre) dell’amministrazione a “tenere in pugno” un evento mondano..io ho detto che eboli deve vivere di queste manifestazioni attirando persone anche dei paesi vicini però, andando alle manifestazioni, sagre e quant’altro di altri paesi ho visto un’organizzazione migliore…per esempio per il parcheggio delle macchine, quando si va a campagna per esempio a “portoni ghiottoni” ci sono le indicazioni che ti portano a varie aree di parcheggio, ad eboli questo non si trova…se non hai la fortuna di trovare parcheggio nella prima via che imbocchi, puoi girare minuti, ore prima di trovare un buco dove mettere la macchina…allora, io mi chiedo, perchè non utilizzare il parcheggio del palasele/stadio e creare delle navette che ti portino al centro? perchè non sfruttare la zona polisportiva anche solo come parcheggio quando in centro c’è una grande manifestazione?
    stiamo alla 3a edizione non la prima..di questi problemi ce ne sono sempre stati, quindi come un semplice cittadino come me ha avuto quest’idea, perchè l’assessore agli eventi mondani, alla viabilità non ci ha pensato? dovrebbe essere il suo compito se non sbaglio..
    comunque spero che l’anno prossimo prendano più seriamente in considerazione queste problematiche, perchè come detto, per risorgere serve anche questo.

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  15. AVVISO –
    PER MOTIVI DI LINEA E PER COLPA DELLA TELECOM NON HO POTUTO AGGIORNARE A TEMPO IL BLOG. HO DISDETTO TELECOM E HO SCELTO UNA NUOVA COMPAGNIA, PRIMA DI RIPRISTINARE IL TUTTO CI VORRANNO DEI GIORNI, FARO’ IL POSSIBILE PER APPROVARE ANCHE I COMMENTI.
    FATE LA DISDETTA A TELECOM AGISCE IN CONTINUO ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE

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  16. Gentilissima Signora,

    nel film “AGORA'” su IPAZIA – JOHN TOLAND, Ipazia, Editrice Clinamen, Firenze, 2010 – mancano assolutamente i riferimenti ASTROLOGICI: ed è gravissimo!!! Le scuole neoplatoniche dei primi secoli non erano guidate in tale modo. Il film è stato comunque culturalmente molto utile, se pur, da un punto di vista artistico, criticabile. Comunque ne andrebbero messi in scena altri riguardanti argomenti simili. L’ utilità del film avrebbe potuto essere evidenziata anche da MARINO discepolo di PROCLO, poiché egli racconta che Proclo stesso (Marini Vita Procli, 30: cfr. PROCLUS, Théologie platonicienne, livre I, par H.D. Saffrey et L.G. Westerink, Paris, Les Belles Lettres, 1968, pp. XXII – XXIII), per aver custodito devotamente in casa sua la statua della dea Atena, dal momento in cui i cristiani la buttarono giù dal Partenone per metterci il Crocifisso, avrebbe poi rischiato di fare la stessa fine di Ipazia se non fosse riuscito a fuggire. Così erano diventate molte sette cristiane una volta finite le prime comunità apostoliche, cioè seguaci della dottrina della DIDACHE’ che dava ai PROFETI, quindi anche se laici, pari dignità sacerdotale che ai VESCOVI: problema al quanto imbarazzante che si cercò ben preso di eliminare e quindi ancor prima dell’eliminazione della comunità dei DONATISTI. Alcuni interventi all’epoca del CONCILIO VATICANO II sembrarono però indicare di dover tornare a queste primissime comunità in cui la grazia di profezia, legata anche all’esercizio di una scienza (per Dante si tratta della scienza della pagana FILOSOFIA di Pitagora e, similmente, della cristiana MORALE FILOSOFIA del nono cielo), sembrava riproponibile. A quei tempi (1963-1976) MONS. ENRICO BARTOLETTI, l’ “alter ego” di Paolo VI e, in certo qual senso il maestro di monsignor ALBINO LUCIANI e già favorevole ad accettare una legge dello Stato a favore del divorzio coniugale, a me parve seguire anche questa linea aperta ad un nuovo profetismo e quindi alla sacralità del vero Filosofo laico, o scrittore, o autentico poeta ed artista, specialmente poi se martire, come Ipazia. Egli avrebbe certamente elogiato Ipazia quale esempio di comportamento per un cristiano.

    Fino a Dante, e perciò anche nelle antiche scuole neoplatoniche di Atene e di Alessandria, non esistevano comunque semplici lezioni astronomiche senza riferimenti all’astrologia tolemaica e, conseguentemente, senza l’identificazione, quanto meno, dei quattro umori, UMIDO, CALDO – fecondi e attivi e perciò nobili e montanti- , e SECCO e FREDDO – distruttivi e passivi e perciò volgari e volgenti – (Tetrabiblos, I, V, 1-2; I, VIII, 1-2). Anche Dante incentra, sia il viaggio della Commedia, che gli altri episodi simbolici della Vita Nuova e del Convivio sui quattro umori esercitati dagli astri durante il loro moto (rivoluzioni sinodiche, o aspetti dei pianeti in rapporto col Sole) e peculiarmente sugli umori umido e caldo in quanto, appunto, nobili e montanti (Convivio, IV, XXIII). Vedere il Link: http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA). Che gli storici e i letterati non ne parlino, e non vogliano prenderne atto, non significa affatto che la realtà non fosse allora immaginata nel modo da me evidenziato, cioè tutta sussumibile sotto questi quattro umori che, per questo, erano ritenuti universali (Cfr. Par., XXXIII, 7-9). Le opere di Dante (Commedia, Vita Nuova e Convivio) sono tutte immerse nell’ASTROLOGIA pur trovandovi gli esegeti, ma solo i più esigenti, solo delle note astronomiche. Il fenomeno sfiora il ridicolo ma così è!

    Il problema della teorizzazione del movimento ELLITTICO dei pianeti messo in evidenza da Ipazia, a migliore giustificazione delle loro apparenze in cielo, è importante, ricorda la passione per la ricerca dei neoplatonici, ma la loro passione per la ricerca stessa andava ben oltre questo semplice aspetto astronomico-gravitazionale a noi tanto caro. Essi erano ancor più impegnati nel problema della spiritualizzazione dell’anima: problema i cui tentativi di risoluzione venivano ugualmente sottoposti ad osservazione scientifica, empirica, sia pure sotto il profilo della soggettività, cioè, diremmo noi, di una “scienza universale dell’anima in generale” (E. HUSSERL, La Crisi delle scienze europee, § 69).

    I pianeti ontologicamente influenti erano inoltre i primi cinque in base a CLAUDIO TOLOMEO, ma anche a Dante, e andavano gerarchicamente dalla Luna a Marte (Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte). La Luna si immaginava, non a caso, assai vicino alla Terra e alla sua fertilità e l’angelo signore di questo primo e più basso cielo, o pianeta, non per caso è GABRIELE. Le gerarchie angeliche della cultura cristiana sono ovviamente parto della mentalità di rimonta verso l’Uno, verso il Bene, del mondo platonico e neoplatonico. Non per caso furono meglio messe a fuoco da DIONIGI L’AREOPAGITA (Atene, I secolo d.C.), come testimonia anche Dante (Par., XXVIII, 130-132) e perciò tali gerarchie già indicando l’angelo Gabriele quale signore del cielo della Luna la quale, per la maggior parte della gente, così scrive Tolomeo, attraverso il suo novilunio (umido) e plenilunio (caldo), influenza positivamente la fecondazione degli animali e la semina delle piante (Tetrabiblos, I, III, 14). Questo, per senso, era il mondo neoplatonico.
    Ritornando alla neoplatonica Ipazia, sulla Terra esisterebbe, per la Tradizione esoterica, un problema riguardante SATANA: cioè la non volontà di resurrezione quale conseguenza indiretta degli influssi di incarnazione esercitati dalla Luna sulla Terra.
    Al contrario Marte, essendo assai più vicino al più alto dei cieli, ed essendo lontanissimo dalla Terra, darebbe luogo al problema riguardante LUCIFERO: cioè la non volontà di incarnazione.
    Il cielo della Luna già presiede alla GRAMMATICA che permette all’essere umano di iniziare ad incarnarsi nella cultura. Il cielo di Marte presiede invece alla MUSICA che permette all’essere umano di affrontare la morte con convinzione, cioè col superamento di essa stessa: Marte-Musica-Martirio-Morte. Nella sua piena completezza Marte inclina dunque al versamento del sangue per la verità, mentre la Luna inclina al poter fare incarnare Colui che sarà all’altezza di questo compito, di questa verità-realtà ontologico-vissuta (Convivio, II, XIII, 8; Commedia, Par., XIV, 103-108). Lo ripeto, questo, per senso, era il mondo neoplatonico da cui Dante fu fortemente influenzato, forse seguendo anche l’arabo Avicenna, o l’ebreo Abramo Ibn Ezra (Avenare).
    Ontologicamente, per arrivare a tanto, bisognerà però che prima l’anima discenda dagli influssi dei cieli superiori alla Luna e che si estendono fino al cielo di Marte, per così incarnarsi sulla Terra. Le aspirazioni dell’anima dovranno vincere la luciferina e simbolica non volontà di incarnazione presente nei cieli superiori: ed è qui che essa può essere aiutata dagli influssi della Luna andando però incontro poi, una volta incarnatasi sulla Terra, alla satanica non volontà di resurrezione. Ma a risolvere questo ulteriore problema interverrà la potenza di Cristo.
    LUCIFERO e SATANA appaiono dunque anche come due campi di forza opposti e necessari, quindi scientificamente utili, alla maturazione dell’uomo completo qualora riescano cristicamente a crocifiggersi l’uno sull’altro.
    Quando allora il nostro allievo dedica ad Ipazia, nell’agorà, la sua musica è simigliante al cielo di Marte e sottostà perciò al problema della non volontà di incarnazione, ovviamente. Ipazia l’ha capito, e se l’ha capito, quale docente della Scuola, cosa vorrà ancora insegnargli? Potremmo anche ipotizzare che Ipazia non sia mai esistita, però, essendo stata costruita la sua storia, essa stessa dimostrerebbe, a più forte ragione, che il problema di questi delitti, o assassini, o martirizzazioni, esisteva.
    Quando dunque Ipazia contraccambia, nella storia, didatticamente l’omaggio fattole dal suo allievo, regalandogli il suo fazzoletto macchiato del suo mestruo, intanto il simbolo è ovviamente quello del cielo della Luna, mentre il consiglio non potrà essere che quello di doversi anche lui meglio incarnare. Dunque Ipazia, seguendo i significati astrologici, per il suo regalo legato alla Luna, consiglierebbe all’allievo di incarnarsi meglio, più completamente, oltre che di continuare, ovviamente, a dedicarsi alla musica. E siamo qui all’inizio e alla fine (Luna-Marte) del tragitto ontologico dell’essere umano in base agli influssi dei pianeti.
    Anche Gesù Cristo si incarnò attraverso gli Uffici del signore del cielo della Luna: l’ANGELO Gabriele, che sarebbe perciò un grave errore chiamare ARCANGELO, come invece si legge anche in alcuni testi promossi dalla Conferenza Episcopale Italiana.
    I due campi di forza della NON VOLONTA’ (non volontà di incarnazione per chi si trova in cielo, e a più forte ragione in quello della musica; e non volontà di resurrezione per chi si trova sulla Terra in conseguenza degli influssi della Luna), per tentazione reciproca danno luogo, ontologicamente, alla Croce di Cristo che, se intesa come simbolo di scienza, diventa e simboleggia la contemporanea volontà di incarnazione e di resurrezione. Questa è la Croce di Cristo. Cristo, ovvero l’Uomo che insegna la strada della deità, deve diventare infatti potente di incarnazione e di resurrezione: da qui, appunto, la CROCE DI CRISTO come simbolo, ormai trascurato, di una scienza della soggettività in generale e dell’evoluzione della persona. Questa traiettoria esistenziale risulta anche dagli insegnamenti, ancorati alla Tradizione, del Filosofo e romanziere francese RAYMOND ABELLIO (cfr. R. ABELLIO, LA STRUCTURE ABSOLUE, Essai de phénoménologie génétique, coll. Bibliothèque des Idées, Gallimard, Paris, 1965, pp. 23, 244, 333-353, 358, 440, 450-462, 469-475, 519. A pagina 349 egli così scrive, p.e., : “Il cielo è il germe di una terra ideale, ma esso, in quanto luciferino, dovrà incarnarsi sulla Terra. Non può restare germe. Il campo simbolico di forza luciferino che sta in cielo e quello satanico che viviamo qui sulla terra rendendola un’Inferno, non si conoscono però come tali e, da qui, l’impotenza a crocifiggersi l’uno sull’altro mancando loro, momentaneamente, una sufficiente reciproca tentazione”, p.349).
    Il contraccambio del regalo, MUSICA CONTRO MESTRUO, fatto da IPAZIA punterebbe dunque, considerandolo sotto questo profilo esoterico-scientifico, alla maturazione del suo allievo e, più in generale, alla realizzazione futura di una terra ideale: la pagana NOVELLA TROIA promessa da Giove a sua figlia Venere mattutina e perciò UMIDA E CALDA (VIRGILIO, Eneide, libro primo, 254-260; Annibal Caro, 416-421) e, ugualmente, alla realizzazione della cristiana NUOVA GERUSALEMME TERRESTRE.
    Ipazia, sotto il profilo scientifico-spirituale, cioè della ricerca della verità è, paradossalmente, già più cristiana dei cristiani e del suo allievo, e dunque non per caso è lei a versare il sangue per la verità, ad essere martire: Marte-Musica-Martirio-Morte e quindi assai vicina a Cristo crocifisso. Scrive Dante: “In forma dunque di candida rosa / mi si mostrava la milizia santa / che nel suo sangue Cristo fece sposa;” (Par., XXXI, 1-3).
    IPAZIA “ESCORT”.
    Ipazia per alcuni sarebbe stata una “ESCORT”? In altre parole una donna pronta a ripetere quasi a memoria le lezioni di importanti docenti di Teologia neoplatonica?
    In questo nostro frangente cattolico-culturale italiano apparentare Ipazia ad una “escort” potrebbe confondere però le idee, il senso che effettivamente ebbe la sua vita, che poi è quello che dovrebbe contare. Essa fu sacra.
    Essere un docente universitario di alto lignaggio, oppure famoso, indubbiamente è una cosa commendevole, però essere una martire è cosa ben diversa, assai più difficile e moralmente ben più impegnativa, per cui sarebbe d’obbligo per tutti dire: “GIÙ IL CAPPELLO!” Il sangue versato, è sangue versato, e in ogni circostanza. I discorsi ben altra cosa e assai più facile e debole. Il fatto che un debole possa criticare, o fare impallidire, un forte a me intimamente dispiace.
    Ipazia non fu disposta a farsi adescare da credenze maggiormente di moda, o meglio remunerate, e quindi Essa fu, ontologicamente (ontologia vissuta) una vera donna di Filosofia, cioè all’altezza di dare buoni consigli ad una Civiltà in fieri. Per me il cristianesimo è superiore al paganesimo classico, però bisogna vedere di quale cristianesimo parliamo. A qualificare l’essere umano non valgono solo i discorsi e i libri pubblicati con successo quanto, soprattutto, il comportamento. Il letterato mai potrà essere esistenzialmente superiore al martire. All’ intellettuale, a volte, piacerebbe, ma non è così, non è giusto. L’intellettuale appartiene al cielo di Mercurio (dialettica) e, semmai, a quello del Sole (ampliamento di coscienza), il martire, invece, al superiore Marte. Inoltre i martiri, anche se pagani, per me cristiano, seguace di Dante, hanno gli stessi poteri dei nostri santi martiri, per cui, dilà, potrebbero anche offendersene: e, nel mondo-dilà, pagano e cristiano, la stima nostra di viventi verso di loro sembra contare, avere un peso.
    E’ interessante ricordare come Dante MALEDICA nel Convivio quei cristiani che non vedono nella paganità classica la spinta necessaria per diventare autentici cristiani. Egli sta dunque dalla parte di Ipazia mentre così scrive: “Maledetti siate voi (cristiani traviati), e la vostra presunzione, e chi a voi crede” (Convivio, IV, V, 9).

    Non si può studiare il medioevo e la classicità, come anche gli egizi e i caldei (Tetrabiblos, I, XXI, 1; I, XXI, 8; I, II, 15; I, III, 18; II, XI, 3), solo riempiendosi la mente di avvenimenti, di episodi storici e di cronaca e di date poiché tale indirizzo è parziale, intimamente deludente, e infine finisce per impoverire lo studente e la cultura. Per studiare con autentico profitto culturale le epoche passate bisognerà invece cercare prima di tutto di impadronirsi delle scienze di allora, delle epoche di cui intendiamo riferire poiché è di esse stesse che ha vissuto l’umanità di cui vogliamo riferire. Per il progresso esistenziale della nostra civiltà è interessante il vissuto di queste epoche a noi lontane e non l’esibizione mnemonica di dati spesso manualistici. Il compito è difficile, faticosissimo e rischioso ma possibile, comunque ineludibile.
    Scriveva EUGENIO GARIN che l’università delle Scienze Umane, sotto questo profilo, fa pena. Io ho condiviso il suo sentimento e ho cercato di porre alcuni qualificanti rimedi con lunghi, continuativi e faticosissimi studi. Il risultato didattico è però rimasto inascoltato. Oggi mi domando: Perché?
    Con un saluto.
    Firenze, 30 giugno 2010,

    Giovangualberto Ceri
    Tel. 055 – 650.55.37 –
    cell. 333.396.1191

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  17. FESTEGGIAMENTI DEI 150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA?
    MEGLIO SE CON DANTE. ECCO IL PERCHÉ.
    Dante personaggio ci fa sapere nella DIVINA COMMEDIA di essere nato lo stesso giorno in cui è nata la nostra Patria Repubblicana. Dante nato il Martedì 2 Giugno 1265 e la nostra Repubblica Italiana nata la Domenica 2 Giugno 1946. Interessante? Utile? Sembrerebbe di no a giudicare dall’interesse mostrato dalle Università degli Studi e dagli uomini politici. Ma, per tacere, ci saranno dei gravi motivi?
    Recita Dante: “… in quant’io vidi ‘l segno / che segue il Tauro (cioè il segno del Toro che è seguito dal segno dei Gemelli) e fui dentro da esso. / O gloriose stelle, o lume pregno / di gran virtù, dal quale io riconosco / tutto, qual che si sia, il mio ingegno, / con voi nasceva e s’ascondeva vosco / quelli ch’è padre d’ogne mortal vita (cioè il Sole) , quand’io senti’ di prima l’aere tosco;/ (Par., XXII, 110 – 117).
    Una volta risolto questo enigma succederebbe una rivoluzione politico-culturale, per altro già assai temuta, capace di suscitare non solo stupore e meraviglia, ma problemi anche di portata religisa. Il problema posto si sviluppa così.
    Procedendo nei calcoli, che Dante impone di dover essere fatti da sette secoli, il Poeta personaggio risulta infatti essere nato il martedì 2 Giugno 1265. Per logica e scientifica esclusione, quindi oggettivamente, abbiamo che le “gloriose stelle” di cui lui riferisce in questi versi (c.XXII, vv. 110 – 117, del Paradiso) sono tre: la POLARE a 18°.20’ di longitudine nel segno dei Gemelli; la BETELGEUSE a 18°.30’; e la MENKALINAM a 19°.40’. Dante afferma, sempre in questi versi, che quando lui nacque il SOLE si trovava in congiunzione, ovviamente montante e nobile, con queste tre stelle:”con voi nasceva”, appunto, il Sole: cioè unito insieme a voi tre nasceva il mio Sole. Se si trovava in congiunzione con esse il Sole avrà avuto necessariamente la loro stessa longitudine in Gemelli e perciò questo Sole avrà avuto la longitudine di 18°.01’ in Gemelli. E che giorno era quando il Sole, ai tempi di Dante, raggiungeva 18°.01’ in Gemelli? Era, appunto, il 2 GIUGNO 1265, come testimonia anche il sapiente Ebreo Profazio, cioè Jacob ben Machir ben Tibbon, la più alta autorità astronomico-astrologica operante in Europa, a Montpellier, fra la fine ‘200 e gli inizi del ‘300 (cfr. Profhacii Judaei Montispessulani Almanach perpetuum – ad annum 1300 inchoatum – Codicis Laurentiani PL. XVIII sin. N. I). Dunque il Poeta della Patria è nato quando la nostra Patria Repubblicana, il 2 GIUGNO. Però, TUTTI ZITTI!!! Ma ci sarà un motivo, visto che dal 29 maggio 1993, cioè da quando io parlai del problema alla Classense di Ravenna, ai Dantisti, con in prima fila Francesco Mazzoni e Patrick Boyde, nessuno mi ha mai smentito. Presidente di turno Cesare Vasoli che, se pur scettico verso l’Accademia, ha trovato invece sempre la forza e il coraggio di darmi intimamente ragione.
    Veramente il Vaticano non può nemmeno sentir dire da lontano della possibilità di risoluzione di questo enigma poiché verrebbero fuori tutte le altre date astrologiche su Beatrice, nonché la maggiore importanza della Teologia liturgica “che piena è di tutta pace” (Convivio, II, XIV, 19), sull’Apologetica cristiana e sulla Teologia razionalista. Io ho riferito della questione in TV a Canale 10, qui allegata: YOUTUBE: http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA. Controllare.
    Dall’indicazione del 2 giugno 1265 verrebbe fuori infatti, e necessariamente, che la Commedia è anche un’opera rigorosamente astrologica per cento altre questioni e che dunque il ‘viaggio’ della Commedia avviene sicuramente nell’anno 1301, fuori del giubileo papale di Bonifacio VIII, e non affatto nel 1300. Di conseguenza il Vaticano dovrebbe anche ammettere, oltre al fatto che la Commedia è fuori del giubileo, che per studiare Dante, il medioevo e l’antichità, bisognerà riuscire a padroneggiare l’ASTROLOGIA di Claudio Tolomeo. Però il Vaticano ha ribadito, anche recentemente, che l’Astrologia va RESPINTA: art. 2116 del recente CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA (lib. Ed. Vaticana, 1992). Laici intellettuali e professori di sinistra continuate a dare una mano al Vaticano, magari continuando a tacere: voi che siete più furbi delle volpi!!!
    Ma se il martedì 2 giugno 1265, e quindi l’astrologia di Claudio Tolomeo e di Dante, vanno respinti, come potrà lo stesso Vaticano restare indifferente alle pressioni che essa venga studiata nelle Università Statali laiche, sia pure per questioni storico-esegetiche, e si arrivi conseguentemente alla soluzione dell’enigma? Mai potrebbe convenirgli. Troppo pericoloso. Ma il Vaticano comanda. Ma che sinistra è questa? Non gli importa proprio nulla delle verità scomode atte a scomodare la parte più “monocola e monocorde” della Chiesa? Cosa dice la ROSY BINDI?
    Oggi si sono aperti i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Ma come può fare il nostro SIGNOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, ON.LE GIORGIO NAPOLITANO, a dire che Dante è nato il 2 giugno come la Repubblica Italiana se gli studiosi, anche di sinistra, non entrano nel merito con un coraggioso sì?
    F.TO GIOVANGUALBERTO CERI

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