In memoria di tutti i nostri connazionali vittime del Coronavirus: Il maligno; Una preghiera e un pensiero dolce.
EBOLI, 1 aprile 2020 – Anche oggi questo maledetto virus ha ucciso 836 nostri connazionali. Migliaia di altri stanno combattendo per non morire e migliaia di altri ancora sperano di non giungere mai allo stadio finale e tutti sono atterriti al solo pensiero di spirare senza nemmeno ricevere l’ultima carezza, l’ultimo sorriso, l’ultimo saluto. Inchiodato come tutti alla ricerca dell’ultima notizia attraverso la TV, Radio e web, uno dietro l’altro il racconto dei protagonisti che in prima linea affrontano il maligno, che parassita e assassino come è, non aspetta altro che “aggrapparsi” addosso a chiunque di noi, e speri che arrivi una notizia buona. E proprio in quell’attesa tra un volto distrutto di un’infermiera, quello perso di un ammalato intubato e quello di un figlio che piange e dignitosamente racconta di non sapere nemmeno dove hanno portato il suo papà, arriva la notizia del decesso della signora 87enne del Centro per anziani che insieme ad altri anziani come lei, contagiati dal maligno, spira al Campolongo Hospital, e allora? Allora è proprio in quel momento non c’è la fai più, ti monta un groppone in gola e ti trovi a singhiozzare e poi a piangere e piangere, e piangere ancora, e non riesci a smettere. Ed è li che ti rendi conto che in pericolo non sei tu, come tutti gli altri, ma l’obiettivo è l’umanità e comprendi come, mai come adesso, pur stando distante, non ti sei mai sentito così vicino. E il pensiero galoppa, va ai tuoi cari, ai tuoi amici, e va ai tuoi figli lontani per lavoro, e ti viene il terrore che potrebbe capitare a te, senza averli potuti abbracciare e sussurrare loro per l’ultima volta: Quanto vi voglio bene!!!; e assaporare la tristezza di non provare mai la gioia di poter abbracciare la tua nipotina e tenendola per mano portarla al parco e giocarci e vederla giocare. Cose semplici, che solo ora capisci come sono importanti. E allora capisci che ti senti il fiato addosso e anche se riesci a sopravvivere sai già che non sarà mai più la stessa cosa. E ti riprende ancora la tristezza e l’unico antidoto per scacciarla è condividerla con gli altri ma anche osservando un giorno di silenzio web di POLITICAdeMENTE, dedicandolo in memoria di chi non c’è più e recitando una preghiera e un pensiero dolce. Che DIO ci aiuti.
Massimo Del Mese