Sud e insegnamento a distanza al question time della Camera: L’On. Casciello interroga la Ministra Azzolina.
L’onorevole Gigi Casciello (Forza Italia) sulla inadeguatezza delle risposte dichiara: “Insegnamento a distanza, il Sud è ancora più penalizzato e la ministra Azzolina non dà risposte adeguate“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – “L’insegnamento a distanza purtroppo renderà ancora più profondo il solco tra Nord e Sud. – afferma l’onorevole Gigi Casciello, deputato di Forza Italia, componente della Commissione Cultura alla Camera e tra i fondatori dell’Associazione Voce Libera, dopo il Question Time in cui ha interrogato la ministra Azzolina sul delicato momento vissuto dalla scuola in questi giorni di emergenza Covid-19. – E la ministra Azzolina non ha dato risposte adeguate nemmeno oggi, persino su come intendano regolarsi per gli esami di maturità e sulla valutazione a distanza ritenuta dai più non legittima né riconosciuta“.
“La passione e l’impegno di docenti, dirigenti scolastici e personale Ata si scontra con l’insufficienza delle strutture, eppure a dicembre 2019 risultavano ancora non utilizzati 1,14 miliardi di euro di fondi Pon e Por europei 2014/2020 – prosegue l’onorevole Casciello -. Il Governo ha dimenticato chi è rimasto indietro, chi lo è perché diversamente abile e quindi non per proprie responsabilità. Pensate che un genitore ormai alle prese con problemi di sussistenza si preoccupi di un computer in più da acquistare per permettere al proprio figlio di seguire le lezioni a distanza? Primum vivere.
Questo impone il Covid-19. – conclude il deputato salernitano Casciello – Al resto, agli strumenti, alle carenze strutturali della scuola, si occupi il Governo. Subito, bene e per chiunque è in difficoltà“.
Ascoltando sia l’intervento di Casciello e sia la risposta della ministra dell’istruzione Azzolina si comprende come sia sistematico e sfacciato in ogni cosa il comportamento di questo Governo ma non di meno rispetto a quello precedente tra i “cazzari” “anticastisti” e i “disinteressati” lumbard sempre con un piede dentro quando si tratta di fottere il Sud e un piede fuori quando ricatta di smantellare l’Europa e magari “bottinare” risorse finanziarie in ogni circostanza destinati a pochi intimi: E se piove al Nord è un’alluvione; E se fa la neve è tempesta, e se è terremoto è un’apocalisse, mentre quello che accade al Sud doveva accadere è naturale.
Lo stesso vale per questa epidemia che ha mostrato come il Sud è stato rapinato in lungo e in largo e in dieci anni mentre si costruivano Ospedali, Strade, Autostrade, Porti e Aeroporti al Nord, al Sud venivano destinate briciole, o meglio “una beata minchia” come diceva Cetto la Qualunque, e si chiudevano reparti e Ospedali, strade neanche a parlarne, porti e aeroporti, un miraggio, e i trasporti? Si sono fermati a Salerno! E così per la scuola e gli aiuti alle imprese.
Una beata minchia su tutto, complice prima il Presidente Berlusconi, colpevole di aver sdoganato la peggiore Destra e il peggior qualunquismo e poi colpa dei “Pentaidioti” che pensavano di impossessarsi del Paese imbarcando il sovranismo sul “carro del qualunquismo”, e al Sud? Una beata Minchia! colpevole anche il PD e la sua classe dirigente, prona alla supremazia “toscomilanista”. Si pensi che con il Decreto sblocca Italia del Governo Salvini-Di Maio, l’unico appalto che riguardava il Sud era il prolungamento della Ionica Taranto-Bari.
E cosa si aspettava l’On. Gigi Casciello che questi “Barbari”, bruti e rozzi “nordisti” pensassero al Sud? Illuso! Da uomo politico che vanta una militanza liberale e socialista immagina che qualsiasi provvedimento seguisse i suoi sentimenti, cioè quello di pensare di rispondere a provvedimenti per tutto il territorio nazionale utilizzando il principio di equità dettato dalla sua cultura e dai suoi sentimenti. Come Leader di Voce Libera, sarebbe giusto insieme all’On. Mara Carfagna che si sganciasse da quella palla al piede di un finto centro destra e si adoperasse per realizzare un grande movimento composto da forze democratiche e progressiste. E qui la domanda: scegliere il futuro o un miserabile ritorno al passato? Quel passato non lo vuole nessuno, lo abbiamo già vissuto, lo stiamo vivendo.
Roma, 25 marzo 2020