Coronavirus, la “cura Napoli” verso il protocollo. Ottimi i risultati ottenuti da Ascierto e Montesarchio. Orgoglio del Sud.
Lo avevamo annunciato qualche giorno fa e oggi solo il TG3 ne ha dato notizia. I risultati hanno indotto l’Oms e l’Aifa a avviare un protocollo nazionale. Il tocilizumab è stato testato su indicazione del Pascale e del Cotugno dai cinesi e su 21 pazienti 20 hanno avuto significativi miglioramenti.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Il tocilizumab è il farmaco utilizzato per la cura dell’artrite reumatoide da Paolo Ascierto del Pascale e da Vincenzo Montesarchio del Cotugno, ha dimostrato di essere efficace nel trattamento della polmonite interstiziale causata dal Covid-19. Più che una speranza è una certezza, attesa la risposta positiva che si è riscontrato nei pazienti sui quali si è sperimentata.
Una notizia veramente incoraggiante che insieme alla concreta speranza che ci giunge dagli sforzi degli scienziati napoletani i quali, sono ogni giorno impegnati nella ricerca, in queste ore, vista l’epidemia da Coronavirus stanno moltiplicando il loro impegno, sono riusciti a trovare una cura che interviene sulla polmonite e mette fuori pericolo i pazienti contagiati dal virus Covid-19, ora però serve un protocollo nazionale per estendere l’impiego di tocilizumab sui pazienti contagiati e che versano in condizioni critiche. Ora la sperimentazione si è allargata ad oltre 50 pazienti in tutta Italia e nel giro di una settimana avremo un’indicazione più ampia.
Con i due ricercatori napoletani si stanno rapportando medici di tutta Italia, per uniformarsi al protocollo del Pascale e del Cotugno, perché se il paziente risponde vuol dire che chi è in terapia intensiva e si somministra tocilizumab se ne esce presto e se lo si somministra prima non ci andrà. L’emergenza che attraversiamo ci spinge a usare subito questo farmaco anche perché, come lo stesso Ascierto ha sottolineato più volte, la casa farmaceutica Roche che lo produce, su richiesta dei medici, lo ha messo a disposizione gratuitamente. Se il protocollo si estenderà nel giro di una settimana avremo l’effetto su circa 50 pazienti trattati: se solo la metà di questi avrà avuto forti miglioramenti si può essere soddisfatti, poiché significherebbe che in prospettiva avremmo bisogno della metà dei posti di terapia intensiva.
Va aggiunto che la prima risposta positiva sul Tolicizumab è arrivata anche dalla Cina che lo stanno usando su indicazione di Ascierto e Montesarchio, ha riscontrato netti miglioramenti in 20 dei 21 pazienti intubati e trattati con il farmaco.
L’efficacia del farmaco come si è più volte sottolineato da parte dei due scienziati napoletani, non cura il coronavirus ma combatte la polmonite da esso causata, che spesso è letale. Efficacia che sulla “Cura Napoli” fa muovere, anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco che avvierànno le procedure per un protocollo su scala nazionale.
Trovare la cura è determinante in questo momento, atteso che per un vaccino ci vogliono mesi e mesi, tuttavia in questo momento così difficile, va sottolineato innanzitutto che il nostro sistema Sanitario è efficace e sebbene negli anni scorsi, e da tutti i Governi, non sono stati mai stanziate grandi somme nei bilanci, men che meno per la ricerca, i migliori risultati si ottengono sempre dalla nostra maltrattata Sanità e dai nostri Medici e Ricercatori. Va aggiunto che il Sud in più di una occasione ha dimostrato come solo con l’impegno e il sacrificio si ottengono risultati eccellenti. Bravo Ascierto, Bravo Montesarchio a voi va il nostro più sincero plauso per quello che rappresentate, per il vostro impegno, per la vostra professionalità e la tenacia con la quale vi dedicate quotidianamente per andare oltre quella frontiera che ogni cittadino merita: la salute. Va detto anche che in questa vicenda, se ve ne fosse ancora il bisogno, si conferma che alcune materie, come la Sanità, la Scuola, i Trasporti non possono essere materia differenziata sebbene gestite dalle Regioni, e che è indispensabile da subito colmare quel gap che ci fa registrare che al Sud vi sono il 30% di Ospedali rispetto al Nord e gli stessi sono privi di fondi per gli ammodernamento e le attrezzature. È il caso di discuterne?
Napoli, 13 marzo 2020