Tra imprudenze, ostacoli e furbizie, per il Dott. Gigliotti i lavori procedono veloci: Il Centro Covid Eboli per venerdì prossimo è pronto.
Ancora pochi giorni e il reparto di Malattie infettive interamente dedicato al Coronavirus sarà pronto con: 14 posti Covid-19; 10 per pazienti in isolamento; 4 in terapia intensiva; 2 posti dial-covid per emodializzati. Il nefrologo Gigliotti, tra i protagonisti del “miracolo” ringrazia i vertici aziendali, donatori, colleghi e operatori sanitari che superando gli ostacoli sono pronti ad ingaggiare la guerra finale al Coronavirus.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Oggi i morti sono stati 969 e da quando è scoppiata l’epidemia sono 8165, e altri ancora se ne aggiungeranno fino a quando non riusciremo a debellare questo maledetto virus. E in un momento così difficile laddove un piccolo errore può generare un danno irriparabile, aggiungendo così acqua al fuoco, in questa guerra che il Paese sta combattendo contro l’epidemia da Virus Covid-19, tutto ci possiamo aspettare, tranne che si prendano decisioni che sembrano più furbate che utili alla causa, ma che finiscono per minare la serenità di chi deve lavorare oltre che, colpevolmente, rallentano i tempi di realizzazione di ogni decisione.
Rallentamenti che oggettivamente non possiamo proprio permetterci e che nemmeno si comprendono, vista la portata devastante di questa epidemia. Nonostante tutto e dopo tanto tempo perso, ora si sta recuperando per cercare di arginare la piena emergenza in cui versa l’Ospedale di Eboli e finalmente i lavori procedono senza sosta per realizzare il Reparto Infettivo interamente dedicato ai pazienti contagiati dal coronavirus, Reparto che una volta pronto assicurerà:
- 14 posti Covid-19;
- 10 per pazienti in isolamento;
- 4 in terapia intensiva;
- A questi si aggiungono 2 posti dial-covid per emodializzati.
Il nuovo reparto può accogliere pazienti Covid-19 positivi, e come prescrive il protocollo è dotato di due ingressi autonomi dalla struttura di iniziale ricezione in pronto soccorso senza entrare in Ospedale. A differenza della precedente scelta che invece prevedeva che il Centro Covid si realizzasse nel reparto di Ortopedia trasferendo quest’ultimo all’ospedale di Battipaglia, non risolvendo affatto il problema poiché non avendo accessi autonomi metteva a rischio contagio altri settori dell’Ospedale. “Tanti” ostacoli, ma anche tante buone notizie, troppa fatica però, fatica che offre lo spunto al dottor Giuseppe Gigliotti, Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Eboli per affidare a POLITICAdeMENTE le sue riflessioni che qui di seguito si pubblicano integralmente.
«Gent.mo Direttore,
ti scrivo queste brevi note perché ritengo giusto segnalare quanto accaduto nel nostro presidio e nella nostra comunità negli ultimi, difficili, giorni. Sento l’obbligo di aprire la comunicazione evidenziando la generosità nascosta, umile e concreta di alcune istituzioni, ma anche di privati cittadini. Nell’ordine ti elenco alcuni degli atti più concreti, a me noti, avvenuti nelle ultime 72 ore:
- L’Istituto di credito BCC, filiale di Battipaglia, ha donato:
* 4 Ventilatori C-PAP all’UOSD di Malattie Infettive
* 1 Ventilatore C-PAP all’UOC di Nefrologia e Dialisi
* 1 Ecografo all’UOSD di Malattie Infettive
* 10 Monitor Multiparametrici all’UOSD di Malattie Infettive
* 2 Monitor Multiparametrici all’UOC di Terapia Intensiva
* 1 Emogasanalizzatore Portatile all’UOSD di Malattie Infettive
* 1 Emogasanalizzatore Portatile all’UOC di Nefrologia e Dialisi
* 5 letti motorizzati all’UOS di Pneumologia
* 7 Saturimetri a varie unità del Presidio
* 500 mascherine agli operatori ospedalieri tutti.
- L’Associazione “Un Hospice per Eboli e Amici dell’Ospedale Maria SS. Addolorata” ha donato:
* 5 televisori dotati di 10 cuffie auricolari da collocare in cinque stanze degenza per pazienti COVID-19 positivi previste nell’UOSD di Malattie Infettive (si tratta dei pazienti in buone condizioni cliniche e da tenere in isolamento per 14 giorni).
* 1 Televisore da collocare nell’Unità Dial-Covid prevista nell’UOC di Nefrologia e Dialisi.
- La famiglia del mio, compianto, amico, Prof. Aldo Giarletta, ha donato:
* Dispositivi di Protezione Individuali all’UOC di Nefrologia.
- La Floor Italia Ceramiche del Dr. Valerio Visconti ha donato:
* Dispositivi di protezione Individuali all’UOC di Nefrologia.
Inoltre un apparecchio appena arrivato per effettuare radiografie del torace al letto del paziente ed in wireless invia le immagini all’unità di Radiologia. Il reparto di Malattie infettive una volta pronto assicura 14 posti Covid-19, 10 per pazienti in isolamento, 4 in terapia intensiva. A questi si aggiungono 2 posti dial-covid per emodializzati. Il nuovo reparto è dotato di due ingressi autonomi può accogliere paziente Covid-19 positivo dalla struttura di iniziale ricezione in pronto soccorso senza entrare in Ospedale.
Tanto premesso, devo focalizzare lo scampato pericolo che ha riguardato il nostro ospedale, tutti gli operatori ed i pazienti ricoverati. Mi riferisco al progetto di organizzazione di un’area COVID all’interno del reparto di Ortopedia. La realizzazione di questa pericolosa idea, in assenza di percorsi di isolamento, con vie di fuga ed ascensori in comune, avrebbe determinato la contaminazione dell’intera struttura ospedaliera. Nella fase più critica, con l’inizio ingiustificato dell’accorpamento di alcuni reparti, solo l’esperienza di Dirigenti illuminati, e faccio riferimento al Direttore Generale, Dr. Mario Iervolino, ed al Responsabile Unità COVID dell’ASL Salerno, Prof. Mario Polverino, ha permesso di individuare la soluzione più logica identificando il reparto di Malattie Infettive, quale luogo più idoneo e, soprattutto, più sicuro, per il ricovero di pazienti COVID-19 positivi.
Pertanto, è con grande soddisfazione che ti comunico l’avvio dei lavori di ristrutturazione del suddetto reparto che, sotto la guida attenta dell’Architetto Nicola Vitale, termineranno nel giro di 7/8 giorni. Sempre in data odierna, il Direttore Sanitario di Presidio, che ringrazio per aver saputo cambiare idea riguardo l’iniziale ipotesi di Ortopedia, in collaborazione con il Dr. Andrea Annunziata del Provveditorato dell’ASL ed il Direttore Amministrativo della medesima Azienda sanitaria, Dr.ssa Caterina Palumbo, hanno formalizzato l’ordine di acquisto di sei macchine per la decontaminazione dell’aria ambiente da posizionare nelle stanze dei degenti COVID-19 positivi. Infine, è stata realizzata una unità DIAL-COVID per l’isolamento di pazienti emodializzati COVID-19 positivi.
Caro Massimo, come al solito il nostro ospedale si evidenzia per la “vivace dialettica”, ma nei momenti di crisi è, come al solito, capace di tirar fuori professionalità, passione, competenza e spirito di sacrificio. Per tutti gli operatori di ogni ordine e grado, dagli staff di direzione sanitaria ed amministrativa, agli addetti alle pulizie, i tecnici, gli autisti e, per finire ad Infermieri e Medici… non vi è limite di orario, non c’è pausa domenicale, non c’è nucleo familiare…. ma si continua ad operare con amore…. nella speranza di dover combattere solo il virus e…. nient’altro!
Un abbraccio virtuale! Pino Gigliotti.
Si ricorderà che nei giorni scorsi, in piena epidemia, è stato necessario l’intervento del Direttore Generale dell’Asl Salerno Mario Iervolino, il quale riscontró nella iniziativa della Direzione Sanitaria del PO di Eboli, un indebito passo avanti bloccato con una nota ufficiale che così recitava: «L’organizzazione della Regione Campania e quella aziendale della Asl di Salerno hanno previsto l’individuazione del Presidio Ospedaliero di Scafati quale ospedale dedicato in primis ai pazienti affetti da Covid-19.
È stata già prevista la partecipazione delle strutture accreditate, e per questo è già stata verificata la disponibilità con l’individuazione di posti letto dedicati, immediatamente operativi. Per quanto concerne la possibilità di partecipazione all’organizzazione degli altri Presidi Ospedalieri, il piano di intervento per la gestione della problematica legata all’infezione da Covid-19 prevede il coinvolgimento innanzitutto dei Presidi dotati di posti di Rianimazione già attivi, compreso l’ospedale di Agropoli.
Tutta l’organizzazione, Salerno naturalmente, è fatta a step e prevede anche il reclutamento del personale, all’uopo dedicato, che già è in fase di arruolamento, in tutte le forme che sono state previste dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Per ovvie ragioni, facilmente comprensibili, sarebbe il caso, soprattutto in questi giorni, di evitare prese di posizione individuali che rischiano di complicare il lavoro in corso».
Insomma una tiratina di orecchie alla Direzione Sanitaria, ma anche un monito ad evitare scelte individuali in un momento così delicato. Un momento tanto delicato che se affrontato male può diventare un Cimitero. Intanto si registra che tutte le volte che si ha a che fare con questo Ospedale e tutte le volte che questo Ospedale prende qualche decisione c’è sempre una “sorpresa”, una furbizia, una cosa nascosta. In questo momento non si possono giustificare furbate e nemmeno si può tacere quando questo accade.
Per fortuna che oltre all’amara realtà si sta sviluppando anche una bella solidarietà ed è proprio di stamattina la notizia che il Centro di Riabilitazione Nuovo Elaion ha messo a disposizione due strutture di complessivi 1000 mq. con 34 posti letto messe a disposizione dall’Elaion di Eboli per ospitare pazienti Covid-19, clinicamente guariti e in attesa del doppio tampone negativo, bisognosi di assistenza di bassa intensività. Una disponibilità che consente di alleggerire l’Ospedale di Eboli.
E mentre si prospetta un nuovo assetto organizzativo derivante da queste nuove programmazioni per combattere l’epidemia da Coronavirus, qualcuno ci spiegherà perché sarebbe stato proposto, pare, di inviare all’ospedale di Roccadaspide decine di Cardiologi e ortopedici, mentre il Reparto di Cardiologia di Eboli ne ha un maledetto bisogno? Forse per trasferire Ortopedia da Eboli a Roccadaspide? E chi lo dice al Primario Raffaele Rotunno che invece di potenziare il suo Reparto, eccellenza conclamata dell’Ospedale di Eboli, è stato immaginato di potenziare quello di Roccadaspide, suo antica ospedale? Giochetti e giochini che fatti in questo momento non sono la giusta consapevolezza della gravità del momento. Tutte storie che avranno il loro epilogo solo dopo questa emergenza, adesso pensiamo a non far morire le persone, pensiamo a conferire serietà a questo Ospedale e pensiamo che le furbizie, come le bugie hanno sempre le gambe corte e il naso lungo.
Salerno, 28 marzo 2020 aggiornato alle ore 11.25