Emergenza Coronavirus: Rivolta al Carcere di Fuorni-Salerno per la sospensione delle visite familiari.
Per i responsabili provinciali del PSI Del Duca e Cicalese: “Una rivolta annunciata“. L’On. Cirielli (FdI): “Coronavirus: Il Governo tuteli gli agenti penitenziari”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Dopo i momenti di tensione che si sono verificati nel carcere di Fuorni a Salerno a causa di una rivolta di un centinaio di detenuti, si è aperto un dibattito tra le forze politiche sia sulla condizione delle carceri e sia rispetto alla carenza di personale. Dibattito inappropriato ed inopportuno che accantona l’emergenza e non favorisce un clima di distensione rispetto ad un momento così difficile nel quale è piombato il Paese a seguito dell’epidemia da virus Covid-19.
La sommossa sarebbe scoppiata subito dopo l’annuncio della sospensione dei colloqui con le famiglie a seguito delle misure adottate per evitare il propagarsi dell’epidemia da Coronavirus nella struttura carceraria e a protezione dei detenuti stessi, degli agenti di sorveglianza e delle famiglie
Scene da film, sono state quelle alle quali si è assistito, ma anche spunti per chi in genere vuole perdere di vista i provvedimenti emergenziale legati al l’epidemia e al contrario, prende l’occasione al balzo per buttare acqua sul fuoco in nome di una salvaguardia ad “orario” di problemi lunghi quanto lunga è la coda di paglia che gli stessi hanno rispetto ai temi delle carceri e della popolazione carceraria. Ma questi interventi fanno emergere e danno fiato a spinte ribellistiche per nulla giustificate ma fiancheggiata da chi le cavalca, come il caso della devastazione dell’Ospedale dei Pellegrini di Napoli. In quella circostanza un’orda di barbari e famigli adusi ad episodi criminosi hanno devastato il pronto soccorso per protestare contro la morte di un giovane rapinatore ucciso da un giovane Carabiniere in borghese che si è visto puntare alla tempia una pistola (poi risultata giocattolo) e come quella difesa immorale, soverchiava il sentimento di umana pietà per la morte del giovane rapinatore e ne occultava colpe e delinquenza che al contrario erano la conseguenza di quella morte. Eppure in quella circostanza c’è stato chi si è schierato contro la legalità in favore della delinquenza su falsi presupposti garantisti.
«La rivolta dei detenuti, già evidentemente preannunciata, che è tenuta sul tetto della Casa Circondariale di Salerno, – Scrivono in una nota Silvano Del Duca, Segretario Provinciale PSI Salerno, Vittorio Cicalese, Presidente regionale FGS Campania – lascia pensare che i problemi da noi più volte evidenziati non sono stati ancora tenuti in considerazione. Fermo restando che le modalità del dissenso non trovano alcuna giustificazione, ci preme riproporre quanto più volte evidenziato nei mesi scorsi.
Le nostre visite a cadenza regolare nelle varie sezioni del penitenziario, hanno infatti portato al rilancio di alcune proposte. Una su tutte la necessità di incrementare gli agenti di polizia presenti nella struttura (in particolare nei weekend, quando la situazione è di difficile gestione). La proposta era stata accolta dal consigliere regionale e segretario nazionale del PSI, Enzo Maraio, che ha immediatamente seguito l’iter burocratico necessario per giungere ad una fattiva risoluzione. – aggiungono i responsabili politici del PSI – Bisogna garantire, in questo momento di grande preoccupazione, uguali diritti a tutti: da un lato la polizia penitenziaria, lo ribadiamo, necessita di ulteriori unità per poter gestire adeguatamente i detenuti presenti nella struttura circondariale di Fuorni; da un altro, ci teniamo a precisarlo, i detenuti necessitano di avere supporto morale e materiale da parte dei propri familiari e legali che ne seguono le vicende. Sarebbe auspicabile una soluzione mediata: magari con visite programmate e scaglionate al fine di evitare assembramenti, così come richiesto dalle disposizioni governative e regionali.
Ciò detto, non possiamo assolutamente giustificare i motivi e soprattutto le modalità di tale rivolta: non è possibile difendere chi ha compiuto gesti tanto gravi. – Aggiungono – Siamo al fianco degli agenti e del direttore Rita Romano: con notevoli sforzi, stanno gestendo una situazione molto delicata che merita la dovuta attenzione. – concludono Silvano Del Duca, Segretario Provinciale PSI Salerno, Vittorio Cicalese, Presidente regionale FGS Campania – Chiediamo ancora una volta un’adeguata attenzione nei riguardi della Casa Circondariale di Salerno: la nostra proposta, lanciata da Maraio, necessita di essere attuata nel minor tempo possibile».
E mentre i responsabili provinciali del PSI, condannando la rivolta, pongono l’accento sulle problematiche carcerarie in generale, affollamento, strutture carcerarie, mancanza di personale l’On. Cirielli di FdI punta I fari dell’attenzione sulle tutele degli agenti penitenziari: «Bonafede e Speranza tutelino la salute dei dipendenti delle carceri italiane, a partire dagli agenti della Polizia Penitenziaria. – Lo dichiara il Questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli (FdI), che si schiera al fianco dell’Uspp – E’ sconcertante che, in piena emergenza sanitaria, il Governo Conte non abbia ancora adottato provvedimenti drastici ed efficaci. Finora, fortunatamente, non si sono registrati casi di Coronavirus. Ma il rischio di contagi è alto anche negli istituti penitenziari. Per questo, come chiesto più volte anche dall’Uspp, è necessario sospendere ad horas i colloqui tra i detenuti e familiari; limitare i trasferimenti dei detenuti in ospedale per le visite ambulatoriali e sospendere temporaneamente tutte le attività didattiche presso le scuole di formazione del personale di Polizia Penitenziaria. E, inoltre, – conclude Cirielli – è fondamentale che le carceri vengano rifornite di mascherine, guanti monouso e disinfettanti. I ministri della giustizia e della salute intervengano prima che sia troppo tardi».
Salerno, 8 marzo 2020