Il FdI e lo strappo di Eboli dell’altro FdI

FdI contro FdI e a Eboli è strappo. Gli scissionisti con a capo Gallotta sono “lontani dai giochetti”. 

L’altro FdI: «Ad Eboli Fratelli D’Italia “non esiste”, non è un partito in crescita, non è inclusivo, non crea consensi, non attrae giovani e studenti, ma è una piccola azienda a “conduzione familiare” gestita per scopi che facciamo fatica a comprendere».

Donato Gallotta

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Non bastano gli ultimi avvenimenti legati al Coronavirus e ad alcuni provvedimenti adottati dal Sindaco di Eboli come l’autorizzazione: della sfilata dei carri allegorici tra migliaia di persone da una parte; e l’ordinanza di chiusura delle Scuole, contestate dall’ANCI, dal Prefetto di Salerno Russo e dal Governatore De Luca dall’altra; ci si mette anche lo strappo all’interno del Partito della Meloni di Eboli. Partito invero presente, negli ultimi anni, presente alla bisogna solo nelle circostanze legate ad appuntamenti elettorali, come si appresta ad essere, indipendentemente dalle personalità politiche che al momento ne tengono le fila.

«L’attaccamento agli ideali di “destra“ e la presunzione di pretendere che la politica sia ancora ed unicamente “quell’arte al servizio della polis” ci impongono, come simpatizzanti, come tesserati, come attivisti, come idealisti, di portare alla Vostra attenzione un fatto dall’evidenza purissima: Fratelli D’Italia ad Eboli non esiste! – si legge in una nota a firma di Donato Gallotta,  Fernando Sada, Mariarosaria Andriuolo, Vincenzo Forlenza, Laura Lamberti, Cosimina Di Lascio, Rossella Gallotta, Carmine Guerriero, Gabriele Altieri, Vito Faiella, che spiega le ragioni di uno “strappo” legato evidentemente alle politiche locali che vedono nel nuovo corso della sezione locale del FdI legata a pieppari al Sindaco di Eboli Massimo Cariello e alla sua amministrazione comunale – Il simbolo della fiamma tricolore è, nella nostra città, un burattino nelle mani di chi lo utilizza in modi e forme assolutamente opposti a quelli che sono gli ideali idee valori progetti portati avanti dalla linea politica stabilita a livello nazionale e che, in altri comuni, trova terreno fertile.

Ad Eboli Fratelli D’Italia non è un partito in crescita, non è inclusivo, non crea consensi, non attrae giovani e studenti, ma è una piccola azienda a “conduzione familiare” gestita per scopi che facciamo fatica a comprendere. – proseguono gli “scissionisti” di Gallotta e gli altri – A questo si aggiungono giochi politici di cui non capiamo le regole: a condurre le ”operazioni“, Fratelli D’Italia ha, nella nostra città, un consigliere di maggioranza in una amministrazione comunale apertamente schierata a sinistra e sostenuta da componenti del PD il cui sindaco è indagato per CORRUZIONE, PECULATO, Turbativa D’ASTA, INDUZIONE INDEBITA, ABUSO D’UFFICIO.

E, onestamente, sfugge il senso del perché Fratelli d’Italia non senta la necessità di prendere, quantomeno, le distanze da quello che è l’amministrazione comunale ebolitana: fallimentare, disastrosa, attenzionata ed indagata dalla magistratura, altro insomma, da ciò che Fratelli d’Italia va professando, da nord a sud, lungo lo stivale. – proseguono i dissidenti meloniani o l’altro FdI – L’uso della carta stampata, con comunicati ed articoli scritti ad arte, è funzionale a spegnere i riflettori su quello che Fratelli d’Italia è, in realtà, qui ad Eboli: un partito che soffre di una profonda insanabile frattura intestina. Esistono 2 Fratelli d’Italia ad Eboli!

Noi siamo la parte lontana dai giochetti partitici, quella chiara trasparente, senza retro pensieri o sovrastrutture, quella che non si chiude nelle stanze ma scende in strada fra la gente, quella sinceramente legata agli ideali di cui l’On Meloni pretende di essere portatrice sana. – prosegue la nota rivolgendosi ai vertici provinciali del Partito – Certi della “bontà” delle intenzioni e degli intenti dei vertici nazionali e regionali del partito, siamo sicuri che non abbiate ben chiara la situazione ebolitana, ma ci conforta la certezza che sia Vostra intenzione, in via prioritaria, fare chiarezza.

Quanto a noi chiediamo solo di poter capire! – aggiungono ancora gli strappisti FdI – Capire se Fratelli d’Italia è ciò in cui possiamo continuare a credere, perché la sua fiamma tricolore non illumina i giochetti di una vecchia politica che ha fatto troppo male all’Italia e di cui gli Italiani sono ormai stanchi. – concludono Donato Gallotta,  Fernando Sada, Mariarosaria Andriuolo, Vincenzo Forlenza, Laura Lamberti, Cosimina Di Lascio, Rossella Gallotta, Carmine Guerriero, Gabriele Altieri, Vito Faiella rivolgendosi oltre che ai loro vertici provinciali all’intero centrodestra – Vogliamo continuare a credere che non siete politicanti di mestiere, per questo, abbiamo certezza di leggere presto una risposta. Disponibili, in qualsiasi momento, per un confronto, probabilmente, necessario».

Precisano i sottoscrittori che tra i firmatari erroneamente è stata riportata anche la firma del Dott. Bruno Cimmino, il quale pur condividendo in linea di massima il documento non ne condivideva la totalità di quanto riportato.

Eboli, 24 febbraio 2020 (aggiornato alle ore 17.10.)

1 commento su “Il FdI e lo strappo di Eboli dell’altro FdI”

  1. Il passaggio dell’azienda a conduzione e familiare è bellissimo. Cari ebolitani vi accorgerete alle prossime elezioni quanti di questi fantocci di destra appogeranno le liste della sinistra alla regione, per un posto nelle grazie di Cariello e una poltrona in comune, volete i nomi, il capellone, la nana, il baffuto, il battipagliese ecc ecc.

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