ANCI, Regione e Prefetto contro il “terrorismo” irresponsabile da Corona Virus e al fai da te dei Sindaci.
E ora è allarme per “eccesso di allarme” e contenti gli irresponsabili, l’Italia impaurita “finalmente” si è cacciata in una Pandemia. E mentre sfilano i carri allegorici tra migliaia di persone si chiudono le scuole e all’ospedale di Eboli invece di un summit per coordinare le emergenze si svolge una “scampagnata elettorale”. E c’è anche chi dice: Peccato sia successo al Nord.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Dopo le prese di posizioni del Governatore della Campania Vincenzo De Luca e del Prefetto di Salerno Francesco Russo sul fai da te ad “capocchiam” dei Sindaci rispetto alle misure dettate dal Ministero della Salute e dalla protezione Civile e dalle ASL, il Presidente dell’ANPI Marino dopo l’incontro che si è tenuto nella mattinata di ieri in Regione a Napoli, affinché si emani un Decreto al quale tutti dovranno uniformarsi, non si può fare a meno di la carie l’allarme per “eccesso di allarme” qp quale per irresponsabilità assoluta ed e le tante fughe in avanti stanno facendo precipitare il Paese in una morsa di paura che non produce altro che far sprofondare l’Italia e farla isolare ingiustificatamente dal resto dell’Europa.
E così Marino per l’ANCI, De Luca per la Regione e il Prefetto Russo per il Governo hanno ritenuto opportuno rivolgere un richiamo fermo ma anche alla responsabilità che riguarda innanzitutto a chi ha responsabilità, alla concertazione tra Regione, Asl ed enti locali e le misure alle quali bisogna attenersi senza generare panico ingiustificato tra i cittadini:
- NON chiudere scuole o altre attività se non c’è un caso sospetto nel Comune. In questo caso avvertire subito l’Asl di competenza che sottopone il sospetto a test rapido e tampone e il Dipartimento di prevenzione collettiva dell’Asl che sottopone a sorveglianza attiva chi è stato in contatto con lui
- altre misure di contenimento saranno individuate, sentiti anche i prefetti e il Ministero della Salute
- Nel caso il soggetto tamponato risultasse positivo, sono previste misure di quarantena obbligatoria per chi lo ha contattato come già previsto dal protocollo del Ministero della salute.
- se ci sono nel vostro Comune cittadini che provengono dalla zona rossa (cosa al momento forse ancora possibile, sebbene rischino una denuncia penale) di Lombardia e Veneto dovranno rimanere in quarantena presso il proprio domicilio per 14 giorni e inoltre la cosa va segnalata oltre che all’Asl anche autorità di pubblica sicurezza.
Proprio tutto il contrario di quello che alcuni Sindaci hanno fatto come nel caso di Buccino e di Eboli, solo per fare qualche esempio. E mentre in quest’ultimo Comune si faceva svolgere un Corteo di Carri allegorici, poi si disponeva la chiusura delle Scuole: Che significa che è meno pericoloso vedersi in massa per le strade che frequentare le Scuole? E ancora si apprende vi sia stato un incontro all’ospedale di Eboli. Ma se qualcuno pensa che quell’incontro, al quale hanno partecipato tre Primari, il Direttore Sanitario, un Consigliere Regionale, due Consiglieri comunali e il Sindaco di Eboli, è stato convocato per coordinare gli interventi da porre in essere sulla emergenza dal Corona Virus si sbaglia di grosso, era solo un “scampagnata elettorale” per annunciare quello che era stato già promesso, l’arrivo di fondi già destinati e ancora fermi. Quando arriveranno nuovi medici e nuovi infermieri? Aspetteremo un’altra giorno.
Intanto per quel che accade a livello nazionale e quel che accade ancor più gravemente a livello locale non sembrava vero a quelli (stampa in testa) che non vedevano l’ora di raccontare l’immaginario irraccontabile: “finalmente siamo in piena pandemia”; e parte della stampa e quelli che seguendo i vizi italioti di piangersi addosso e di andarsi a ficcare e “imbroscenarsi” in ogni cosa, ovviamente le peggiori cose, possono essere soddisfatti la Pandemia, annunciata, promessa, “finalmente” è giunta proprio per eccesso di allarmismo. Intanto ancora, si registra una dura condanna e una altrettanto dura presa di distanza dalle strategie e dalle conduzioni delle emergenze mal coordinate e irresponsabilmente all armistice circa il Corona Virus da parte dei Medici di famiglia dell’Associazione Nazionale AMPAS.
E mo? E mo ci siamo tagliati gli zebedei da soli e abbiamo tagliato anche quel ramo su cui eravamo aggrappati e ci siamo isolati da soli. E c’è stato anche qualche “grande” giornalista che si rammaricava che il focolaio si fosse propagato proprio nelle aree più ricche d’Italia: Forse per lui è tanti altri “capitani” era meglio se fosse stato il Sud ad essere contagiato? Intanto qualcuno ci spieghi che fine hanno fatto i milioni di cittadini italiani, circa il 10% della popolazione italiana, che ogni anno fanno i conti con le influenze e per effetto delle quali l’anno scorso sono morti circa 1000 italiani. SONO SCOMPARSI?
Intanto si invita tutti ad essere meno allarmisti, e chi ha responsabilità ad essere più serio e non scherzare con il fuoco, altrimenti a furia di soffiare anche la fiamma di un Cerino può creare un incendio. E la stampa sia più responsabile e non dia fiato a tutto anche alle sorregge. E non si spari sulle chiusure dei Pronti Soccorsi ritenendo sia un servizio negato, piuttosto si spieghi che è un punto nevralgico per le debolezza dei pazienti che si recano e quindi una protezione da parte di chi possibilmente o verosimilmente avesse i sintomi del corona virus e senza osservare il protocollo dovesse recarvisi.
Battipaglia/Eboli, 25 febbraio 2020