Convegno a Eboli: Si riparte dalle donne per cambiare la Città

21 febbraio, ore 17.00, Aula Magna “G. Siani”, Istituto M. Ripa, incontro “Donne, una forza per cambiare Eboli”. 

Un incontro al femminile proposto dall’Associazione Eboli Cambia. Si apre la campagna elettorale e delle alleanze. Si riparte dalle donne. E il “campo politico”? E le alleanze? Si allarga al civismo o al civismo allargato? Si va verso un futuro migliore o un deserto politico dai contorni illimitati quanto illimitati saranno i danni all’indomani di un qualsiasi risultato elettorale? 

Incontro_Donne_Una_Forza_per_cambiare_Eboli

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Questa sera venerdì 21 febbraio, alle ore 17.00, nell’Aula Magna “G. Siani”, dell’Istituto Comprensivo “M. Ripa” di Eboli, si terrà un incontro dal tema “Donne, una forza per cambiare Eboli“, organizzato dall’Associazione “Eboli cambia” che ha come progetto la realizzazione della Città del Sele, ma anche l’obiettivo di concludere un processo politico di coinvolgimento in prospettiva delle prossime elezioni amministrative di maggio.

All’incontro, tutto al femminile, fatta eccezione dell’On. Federico Conte leader regionale di Liberi e Uguali e ispiratore dell’Associazione “Eboli Cambia” al quale sono state affidate le conclusioni, dopo l’introduzione di Angelica De Vita, interverranno, coordinate dalla Giornalista Maria Rosaria Sica: Enrica Cataldo; Anna IorioNietta Majoli; Stefania Vecchio; E si apre la campagna elettorale o almeno si avvia attraverso il “mondo femminile” un processo che, come è stato già anticipato nei giorni scorsi da POLITICAdeMENTE, dovrebbe portare alla individuazione di una donna, evidentemente tra le quattro prescelte, da proporre come candidata Sindaco, che a sua volta dovrebbe confrontari con altre personalità politiche per giungere alla proposta conclusiva e quindi ad una investitura ufficiale a candidato a Sindaco/a di Eboli.

Si comprende che indipendentemente dal genere, e dalle quattro donne individuate, più le altre personalità che già appartengono al mondo della politica, il processo selettivo che è partito da lontano, dopo i tanti incontri tematici, ai quali hanno partecipato diversi interlocutori, ha percorso sia la strada della così detta Società Civile e sia quella della politica militante, ma non quella dei Partiti, fatta eccezione di  LeU, il Partito ispiratore, del quale ne è leader l’On. Conte e dal quale pure verranno delle indicazioni marcatamente politiche.

Indicazioni che nella ipotesi si voglia percorrere la strada della “civicitá” coinvolgerebbe Associazioni, Movimenti, Comitati civici e in queste e tra questi mescolare anche le esperienze politiche. Se al contrario si dovesse percorrere la strada delle alleanze con altri Partiti, allora cambierebbero anche gli assetti e pur coinvolgendo Associazioni, Movimenti e Comitati civici, la individuazione del Candidato Sindaco avverrebbe dopo la stesura di un programma politico condiviso, sottoponendo il o la prescelto/a ad un’altra “selezione”. 

È chiaro che le due cose non sono compatibili, sia per metodi che per impostazioni, con i percorsi degli altri soggetti politici che si apprestano a scendere in campo nella prossima contesa elettorale di maggio, e lo scenario politico che si presenta è caratterizzato da una forte spinta civica, impressa dal Sindaco uscente Massimo Cariello. Spinta che non solo ha messo all’angolo i partiti, ma li ha anche divisi, sparigliandone le carte.

Pertanto saltato lo schema destra-sinistra e le relative alleanze tra i Partiti che lo componevano è stata compromessa anche la compattezza dei Partiti stessi ognuno dei quali (FdI, Lega, PD, M5S partiti minori) ad eccezione di LeU, una parte sta con Cariello e l’altra gli è contro. Ma nonostante tutto questo “sparigliamento” che si presenta al momento, smontato di ogni appartenenza politica, per vincere le elezioni si dovrà comunque allearsi con qualcuno, e quel qualcuno, per come si presenta il “campo politico” ci consegnerà un deserto politico dai contorni illimitati quanto illimitati saranno i danni all’indomani di un qualsiasi risultato elettorale.

Di qui le domande: Questa proposta al femminile quali percorsi vuole intraprendere e con chi? A quale alleanza aspira, Civica o politica? La “selezione”, perché esclude altre esperienze al femminile legate alle mondo delle professioni e del lavoro più in generale, delle appartenenze politiche, dell’arte, della Cultura, e soprattutto delle casalinghe o delle donne impegnate nel sociale e nella solidarietà? In quale campo politico si colloca a destra a sinistra o per inseguire un risultato al mondo acerbo del qualunquismo?

Eboli, 21 febbraio 2020

1 commento su “Convegno a Eboli: Si riparte dalle donne per cambiare la Città”

  1. Alla luce degli ultimi drammatici eventi penso che non sarebbe sbagliato un po’ di sana prevenzione, azzerando per il momento eventi e incontri non necessari, e limitando i contatti sociali al minimo indispensabile.

    L’unica arma valida è la prevenzione.

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