Damiano Cardiello scioglie la riserva, affonda la “Grosse Coalition” e si ricandida a Sindaco di Eboli.
Tra i sostenitori di Cardiello, senza Lega e FdI, ci sarebbero: Cuomo, Melchionda, Venosi, Fido, Guarracino, Gallotta, Pansa FI e liste civiche. E mentre nel Centrosinistra è “caos calmo” con il PD alle corde, LeU propone una terna di donne o una soluzione politica con un Conte, e il M5S? si è squaliato. E Cariello? Va avanti e resta l’uomo da battere.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – È tempo di elezioni, o meglio è da tempo che si respira aria di elezioni. A pensarci bene il clima è abbastanza “caldo” si direbbe incandescente, da campagna elettorale perenne, con particolari affondi che in questi ultimi tempi si sono acuito ancora di più specie dopo la discesa in campo di una parte della stampa locale, anche questa apertamente schierata contro Cariello.
E se l’uomo da battere in Città è il Sindaco uscente Massimo Cariello quello che lo deve battere ancora non c’è, o almeno non c’era fino a qualche ora fa, allorquando è giunto un comunicato stampa che dava ufficialità alla candidatura a Sindaco di Eboli del Capogruppo consiliare uscente di Forza Italia Damiano Cardiello. E con la decisione ufficiale si è costituito anche il anche il Comitato “Damiano Cardiello Sindaco 2020”.
«Noi crediamo che la Città di Eboli meriti di meglio rispetto al presente politico. – esordisce il giovane capogruppo di FI Cardiello dando corpo alle motivazione della sia ridiscesa in campo dopo quella del 2015 che lo vide soccombente nella sfida con Cariello – Crediamo che tutti i Cittadini debbano sentirsi ascoltati, supportati dalle Istituzioni, parte attiva del processo democratico, a prescindere da chi votino.
Crediamo che i “supporters” ed i “tifosi” vadano bene allo stadio, ma non in politica. – prosegue Cardiello evidenziando da una parte la “leggerezza” con la quale si caratterizza l’impegno politico dell’amministrazione comunale uscente, e dall’altra le conseguenze che questa leggerezza ha generato con le manifestazioni di un disinvolto clientelismo – Crediamo che “gli amici” vadano bene per una serata in pizzeria, non come destinatari di favori così da ingenerare distinzioni tra cittadini di “serie A e di serie B”.
Crediamo nella figura del Sindaco come guida capace ed attenta di un’intera comunità, come colui in grado di correggere il presente e disegnare il futuro, non come catalizzatore di un mondo sommerso e privatistico che non ci interessa. – aggiunge ancora il capogruppo di Forza Italia caratterizzando le sue motivazioni di principio generali con quello che dovrebbe essere l’impegno del “Sindaco” ideale e conseguentemente quello che vorrebbe essere il suo impegno e di chi lo sostiene – Crediamo nello sviluppo di questa Città perché abbiamo figli, nipoti, che meritano una “Eboli migliore”. Ebbene sì, una Eboli migliore: una Città dove la capacità, la competenza e la meritocrazia siano la regola, non l’eccezione.
Ci impegneremo affinché ciò avvenga. – aggiunge ancora Cardiello, usando il plurale maiestatis, a sostegno delle sue motivazioni – Ci impegneremo per riportare Eboli al centro della Provincia di Salerno, ma non per le notizie di cronaca com’è avvenuto negli ultimi cinque anni. Lo faremo per i risultati eccellenti, per i nuovi progetti, per il volto nuovo che daremo a questa Città, e lo faremo insieme! – e conclude con una fase ad effetto, di quelle frasi che vogliono imprimere la solennità di un impegno adeguato alla circostanza – “…. Essere libero costa soltanto qualche rimpianto. Sì, tutto è possibile, perfino credere che possa esistere un mondo migliore.”
E così dopo cinque anni di una opposizione incalzante e feroce Damiano Cardiello scioglie la riserva, mai particolarmente legata da impedirgli di ricandidarsi a Sindaco di Eboli alle prossime amministrative di maggio, e annuncia la sua discesa in campo, diventando il primo avversario di Massimo Cariello. E così tutti quelli che fino a ieri sostenevano o speravano che Cardiello facesse un passo indietro per favorire una “Grosse coalition” contro Cariello sono stati abbondantemente smentiti dal suo doppio passo in avanti, che spariglia le carte e sul fronte delle opposizioni rimette tutto in discussione.
Cardiello oltre alle enunciazioni di principio non fornisce altre indicazioni e sebbene raggiunto telefonicamente non precisa con chi e come si articola quella che dovrebbe essere la sua coalizione, atteso che il quadro politico cittadino è abbastanza rimaneggiato, così come non traspare nulla su una possibile composizione del centrodestra o parte di esso, atteso che Fratelli d’Italia dopo il commissariamento ha affidato le sue sorti a Vitantonio Marchesano e al Consigliere Vincenzo Marchesano, entrambi legati a doppio filo con il Sindaco uscente Cariello. Daltronde questo Partito, come alle ultime elezioni era già schierato con Cariello. Lo stesso vale per la Lega per Salvini che tolto lo slancio iniziale pare che oggi sia più occupata nel dirimere questioni interne che pensare se e con chi scendere in campo alle prossime amministrative, secondo indiscrezioni il nuovo corso provinciale del partito pare sia intenzionato a nominare un Commissario e tentare in extremis di comporre una lista.
Ma se dalle parti del centrodestra vi è maretta dalle parti del centrosinistra o quel che resta del centrosinistra e della sinistra in generale c’è una calma piatta, o meglio un “caos calmo“, con un PD defilato e soporiferamente adagiato in un angolo con da una parte Francesco Rizzo e Pasquale Infante che combattono per la “bandiera” e dall’altra la “Fattoria del Potere” che invece attende ciò che accade anche a livello Regionale o meglio se il PD sosterrà o meno Vincenzo De Luca e da lì poi si vedrà come e con chi ci si schiererà.
Dalla parte del Centrosinistra c’è anche l’altra sinistra, quella legata a LEU e al suo leader provinciale On. Federico Conte che da mesi cerca invano alleanze e mobilità la società civile con incontri Tink Tank, mo vallo a spiegare ai più semplici degli elettori che cazzo significa. Ci ha provato con Cardiello, con i “transfughi” di Cariello, Fido Guarracino, Pansa, Scarpa e Landi, con i “border” del PD Enzo Consalvo e Enrico Tortolani, con gli ex, vetero e neo-comunisti, e nemmeno è riuscito a trovare una quadra ed è ancora alla ricerca del candidato “Sindaco ideale“, fermi a due possibili soluzioni che dovrebbero uscire da una terna di donne della Società civile, composta da Anna Iorio, Stefania Vecchio, Nietta Maioli e una possibile indicazione marcatamente più politica di Mario Conte.
Infine per completare il quadro si giunge al Movimento 5 Stelle, di questi si sono perse le tracce, dilaniato al suo interno da sempre, nemmeno sarà presente alle elezioni con il simbolo, e come a livello nazionale si sono squagliati, ma una pattuglia potrebbe organizzare una lista a “3 stelle” in appoggio a Cariello.
Intanto con il doppio passo avanti di Cardiello è quanto mai necessario accelerare le cose, anche perché ogni ritardo va solo a beneficio di Massimo Cariello, il quale al contrario, non avendo vincoli di Partito va avanti per la sua strada marcatamente all’insegna della civicitá e come in ogni turno elettorale tenterà, con le varie liste, di “dispensare” alla bisogna, consensi a destra e a sinistra.
Tornando alla discesa in campo di Cardiello e al suo doppio passo avanti, e sebbene questi non si lascia scappare nulla su chi lo sostiene e con chi realizzerà la sua coalizione, si confermano quelle voci che da tempo circolavano in Città, voci che vedrebbero tra i suoi massimi sostenitori: l’ex Parlamentare e Consigliere comunale uscente Antonio Cuomo, candidato a Sindaco alle ultime elezioni con il centrosinistra, in libera uscita dal PD e tra i promotori insieme a Montemarano di un progetto regionale a sostegno di Caldoro; Erasmo Venosi già candidato a sindaco nel 2015 con il M5S; L’ex Sindaco di Eboli Martino Melchionda; I consiglieri comunali uscenti ed ex sostenitori di Cariello alle ultime elezioni comunali Santo Venerando Fido e Luigi Guarrracino; l’ex Commissario cittadino di FdI poi commissariato Donato Gallotta con un nutrito gruppo di dissidenti che non hanno mai digerito l’appoggio del Partito della Meloni a Cariello: L’associazione Insieme per Eboli con la sua Coordinatrice Angelamaria Scarpa, Roberto Pansa e Dario Landi; e altre realtà assocoative, che concorrere veto quindi a formare una coalizione civica che si pone come alternativa al l’altrettanto civica amministrazione uscente.
Da queste prime notizie si preannuncia una campagna elettorale di fuoco, se ne diranno di tutti i colori e le querele seguiranno i comizi, e dai palchi si finirà ai Tribunali.
Eboli, 15 febbraio 2020
Era.
speriamo