Il Tar sospende il Concorsone della Regione: È tra favorevoli e contrari, per i Giudici è stato violato l’anonimato.
E mentre c’è chi esulta come il M5S con Ciarambino e Fratelli d’Italia con Cirielli che chiedono la sospensione di tutte le altre prove, il Formez, la Presidenza del Consiglio e la Regione con De Luca in testa propongono il ricorso al Consiglio di Stato per la sospensione immediata della Sentenza del Tar Campania. Forza Italia con Casciello ritiene che i concorsi devono andare avanti.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Il Tar sospende il maxi-concorso della Regione Campania: per i giudici è stato violato l’anonimato. Con sentenza di oggi è stata sospesa la procedura per l’assunzione di 950 unità a tempo indeterminato per la categoria D. Una doccia fredda per il Governatore Vincenzo De Luca e Formez, delusione anche per i partecipanti, mentre c’è chi esulta come il M5S e Fratelli d’Italia, e chi invece ritiene, avendo fatto ricorso, di essere nel giusto, ma c’è anche ci come Casciello con Forza Italia che ritiene invece debbano proseguire per non deludere i giovani partecipanti.
Il concorso è sospeso fino al 6 ottobre quando ci sarà l’udienza pubblica a seguito del ricorso di diversi candidati esclusi, i quali hanno contestato le modalità operative con cui Formez e Commissione Ripam hanno gestito la selezione, e specificamente il mancato rispetto del principio dell’anonimato delle prove. Anonimato utile a salvaguardare la segretezza degli autori delle prove scritte fino a correzione ultimata. In uno è stato proposto per la sospensione anche la selezione parallela, per l’assunzione di 1.225 unità lavorative.
Una doccia fredda che non ha scoraggiato i vertici di Palazzo Santa Lucia, i quali, come il Formez, la Funzione Pubblica e la Presidenza del Consiglio hanno informato che “Abbiamo dato mandato all’Avvocatura di ricorrere al Consiglio di Stato contro la decisione della Quinta Sezione del Tar Campania che ha bloccato la procedura Ripam per il cosiddetto ‘Concorsone’, gestito dal Formez, per l’assunzione di 950 unità Categoria D presso le pubbliche amministrazioni della Campania, per chiedere l’immediata sospensiva dell’ordinanza, ritenendo siano state adottate modalità di selezione identiche a quelle attuate dal Formez per altri maxi-concorsi pubblici“.
La sospensione del Concorsone se fa andare su tutte le furie De Luca fa invece piacere al M5S che attraverso la sua capogruppo regionale Valeria Ciarambino che non le pare vero è intervenuta dichiarando: “Il maxiconcorso elettorale di De Luca presa in giro per decine di migliaia di candidati” – che aggiunge riferendosi evidentemente alla ex Ministra della Lega Giulia Buongiorno la quale a suo tempo, rispetto al Piano del Lavoro della Regione Campania si auguró che tutte le Regioni potessero imitare quell’iniziativa – pensa ancora che il Governo debba prendere esempio da lui?” – e incalza – Le ultime parole famose di celebrazione del maxiconcorso elettorale, già tramutatosi in maxiricorso, De Luca le ha pronunciate anticipando di qualche minuto la sentenza del Tar che sospende le prime procedure di assunzione.
E se, come temiamo, – prosegue Valeria Ciarambino – le procedure in base alle quali non sarebbe stato garantito l’anomimato fossero state adottate per tutte le prove, rischiamo di trovarci al cospetto di una enorme presa in giro per candidati che hanno realmente creduto nel sogno di un’occupazione. Persone già deluse per le lungaggini ingiustificate per le correzioni delle prove, con un’attesa fino a tre mesi e che ora, per effetto di ricorsi a pioggia, dovranno attendere chissà quanti anni ancora per vedersi materializzata la possibilità di un’assunzione.
Ammesso che per quel tempo gli enti presso i quali i vincitori dovrebbero prestare servizio, non si trovino in condizioni di dissesto tali da impedire di procedere ad assunzioni di qualunque genere. Strappano un sorriso amaro – prosegue Ciarambino – le affermazioni di De Luca, secondo cui il Governo dovrebbe prendere addirittura esempio dal suo concorsone. Di certo non sotto il profilo della trasparenza, né tantomeno della tipologia di procedure adottate. Né per aver dirottato su quella che è chiaramente una manovra elettorale ben 100 milioni di risorse sottratte al Fondo sociale europeo. De Luca ha oggi il solo e unico dovere di chiedere scusa alle decine di migliaia di candidati che hanno studiato giorno e notte, inseguendo un sogno costruito attorno ad annunci esclusivamente propagandistici. – conclude la Ciarambino – Un piano lavoro fallito in partenza, al pari della becera strategia elettorale messa in piedi dal governatore della Campania”.
E sul Concorsone interviene anche il Questore della Camera dei deputati On. Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia che non perde l’occasione per attaccare il suo antico nemico De Luca e ne chiede la testa: “Si dimetta, vengano sospese tutte le prove” – dichiara Cirielli che prosegue nell’affondo – “Siamo di fronte all’ennesima figuraccia di Vincenzo De Luca. E’ arrivato il momento che si dimetta per il bene dei campani”. “Per i magistrati è stato violato l’anonimato. Dov’è, dunque, la trasparenza tanto rivendicata dal governatore pro tempore della Regione? Il concorso – aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia Cirielli a commento della sentenza del Tar Campania che accoglie il ricorso presentato da diversi candidati per il profilo D. – venga subito sospeso nel suo complesso. Fare andare avanti le prove, per gli altri profili, sarebbe da irresponsabili. Come al solito quando agisce il Pd ci sono sempre più ombre che luci. E’ evidente, ancora una volta, la responsabilità politica di De Luca che continua a prendere in giro migliaia e migliaia di diplomati e laureati che sperano, invano, di poter essere valutati con meritocrazia e trasparenza. Ora – conclude Cirielli – il M5S, che governa insieme al Pd di De Luca la nostra Nazione, dimostri di non essere complice del governatore e ci aiuti a mandarlo a casa il prima possibile“.
L’On. Gigi Casciello di Forza Italia invece ritiene che “Il Concorsone andava portato avanti sub-judice, non mi appartiene la cultura del sospetto a tutti i costi e non si può deludere l’aspettativa di lavoro di migliaia di persone”. “Non so chi abbia sbagliato e se davvero errore c’è stato, – prosegue Casciello – penso però che un concorso per il quale sono pervenute oltre 300mila domande non possa essere bloccato per il pur legittimo ricorso di 26 persone. La selezione andava portata avanti sub-judice, bisognava far sostenere le prove ai candidati che avevano superato le pre-selettive, sospendendo poi la graduatoria finale e l’aggiudicazione in attesa degli sviluppi dell’iter giudiziario. Ma il concorso andava ultimato”.
“Premesso che il mancato rispetto dell’anonimato è tutto da verificare, – Aggiunge l’onorevole Gigi Casciello, deputato di Forza Italia e tra i fondatori dell’Associazione Voce Libera, a proposito dello stop ordinato dal Tar per il “Concorsone” indetto dalla Regione Campania. – perché le due schede contestate non si consegnavano insieme ai candidati che hanno sostenuto il test alla Mostra d’Oltremare di Napoli, mi pare evidente come ora ci sia una confusione assoluta, un cortocircuito pericoloso – continua il parlamentare di Forza Italia -. Tutti, e dico tutti, affrontano la questione con approccio dello scontro politico. Ma a chi sta a cuore davvero il destino di quanti vedevano e vedono in questo concorso un vero futuro occupazionale? Da quanto leggo non interessa a nessuno: il concorso deve continuare sub-judice in attesa della decisione finale della magistratura competente. Mi sottraggo a questa cultura del sospetto su tutto, che non mi appartiene, e al tiro al piccione che ha per bersaglio il Formez. Persino nel calcio i campionati vanno avanti quando ci sono ricorsi pendenti di club alla giustizia amministrativa, perché l’interesse della competizione sportiva è prevalente. – conclude l’onorevole Gigi Casciello. – Forse l’aspettativa di lavoro di chi ha studiato per questo concorso, sostenendo spese e facendo sacrifici, lo è meno?”
Napoli 13 febbraio 2020