Riconoscimento ufficiale dalla Regione Campania per il Distretto Rurale Culturale “Cilento Antico”.
Il Distretto si compone di 24 Comuni, per aree eterogenee ed omogenee, e 50 aziende. Mauro Inverso, presidente del GAL Cilento Regeneratio: “È un bel riconoscimento che premia il lavoro fatto e soprattutto la tenacia di aver creduto in questo progetto“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Con decreto dirigenziale numero 31 del 7 febbraio 2020, la giunta regionale della Campania ha riconosciuto ufficialmente il Distretto Rurale Culturale “Cilento Antico“. A breve per la nuova realtà, ci sarà la costituzione vera e propria davanti ad un notaio. Nel giro di un mese verranno formalizzati tutti gli atti utili a tale operazione.
«E’ un bel riconoscimento – afferma il presidente del GAL Cilento Regeneratio, Ing. Mauro Inverso – che premia il lavoro fatto e soprattutto la tenacia di aver creduto in questo progetto. Nel contempo mi preme ringraziare tutti i sindaci che hanno subito sposato la nostra proposta, così come tutti gli altri partner che condividono con noi questa avventura tanto ambiziosa quanto entusiasmante. Il supporto è venuto da una serie di stakeholder del territorio. Significativo l’apporto della Fondazione ‘G. Vico‘ che ricopre un ruolo di indirizzo culturale sul territorio».
Nelle scorse settimane si è costituito il Comitato Promotore “Pro-Distretto Rurale Culturale Cilento Antico – organizzazione non lucrativa di utilità sociale”, espressione del partenariato istituzionale ed economico-sociale locale dell’area cilentana, geograficamente individuabile, nei Sistemi di Sviluppo Territoriali Magna Grecia, Gelbison Cervati e Alento Montestella. Persegue finalità di carattere collettivo in favore dei territori e delle comunità rurali, coerentemente con quanto previsto dalle specifiche politiche nazionali ed europee.
Ad oggi, il Distretto Rurale Culturale “Cilento Antico” si compone di 24 Comuni, per aree eterogenee ed omogenee, e 50 aziende. E’ un Distretto che parte dalla Magna Grecia, con i due assi importanti rappresentati da Paestum e Velia, grandi attrattori culturali e poi dalla costa si sposta verso l’interno per sfruttare le peculiarità del Cilento interno. Sono state messe insieme realtà rurali, culturali, scientifiche ed economiche che hanno una medesima identità culturale.
Magliano Vetere, 12 febbraio 2020