FN cavalca il Coronavirus è rilancia: “compra sano compra italiano”

Forza Nuova di Eboli e Campagna rilancia il “Compro italiano” come antidoto e rimedio al Coronavirus.

Se questa non è autarchia, è “autarchia allarmistica” entrambe più pericolose del Coronavirus, perché figlia di una politica che pur di affermare una non bene identificata “italianità” in tutti i campi la accoppia all’allarme Coronavirus. È bene ricordare che taluni temi non devono e non possono appartenere alla politica, ma alla Scienza e chi non ne ha competenze taccia per il bene del Paese.

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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI/CAMPAGNA – «Facendo seguito alla campagna “Compra Italiano” – si legge in una nota stampa del nucleo di Eboli e Campagna di Forza Nuova che coglie l’occasione del Coronavirus per rilanciare il progetto “autarchico” compra italiano – lanciata nel periodo natalizio, nella serata di ieri i militanti della sezione locale hanno effettuato un volantinaggio per sensibilizzare nuovamente i cittadini ad effettuare i propri consumi esclusivamente presso gli esercizi commerciali gestiti da connazionali.

La recente emergenza sanitaria globale – proseguono gli attivisti di Forza Nuova – proveniente dalla Cina, unitamente ai sempre più preoccupanti dati dell’economia italiana, rappresentano, a nostro avviso, dei chiari avvisi a tutelare esclusivamente gli interessi nazionali visto che gli stessi vengono continuamente sacrificati dalle nostre istituzioni ad esclusivo vantaggio del “politicamente corretto.

Il mancato rispetto delle minime regole sanitarie e sindacali in determinati paesi, inoltre, fa sì che i loro prodotti vengano immessi sul nostro mercato a prezzi nettamente inferiori a quelli praticati dalle imprese nazionali, determinando, in tal modo, la loro chiusura ed il conseguente licenziamento di moltissimi connazionali con gravissime problematiche anche per le loro famiglie. – concludono gli attivisti dei nuclei di Battipaglia e Eboli di Forza Nuova – Per la nostra salute e per il nostro futuro a voce alta ribadiamo “compra sano compra italiano».

E bene se questo non è autarchia, è “autarchia allarmistica” entrambe più pericolose del Coronavirus, perché sono figlie di una posizione politica che pur di affermare una “italianità” in tutti i campi e nel caso specifico accoppiandola all’allarme Coronavirus e quindi alimentando un concetto politico sull’onda della paura. Forse è bene ricordare che taluni temi non devono e non possono appartenere alla politica, ma alla Scienza e quando questa non ci riesce allora si che può entrarci la politica interrogando prima e dandosi delle risposte: Si sono destinati fondi sufficienti alla ricerca? Si è finanziato adeguatamente la nascita di gruppi di ricerca in tutti gli Ospedali? Se si è seri allora si prendono le dovute precauzioni.

Intanto questi argomenti non possono essere trattati per fini politici tanto meno se questi vogliono promuovere l’acquisto di solo prodotti italiani, ignorando l’eventualità che gli altri Paesi facessero la stessa cosa con l’Italia. Ricordando ancora che la nostra bilancia di pagamenti rispetto all’import e l’exsport è di gran lungo favorevole a noi, immaginiamo con terrore per un attimo cosa accadrebbe se passasse l’incauta proposta di FN.

È opportuno ricordare ancora che ogni anno a causa della normale influenza muoiono in tutto il mondo 650mila persone, in Italia l’anno scorso su oltre 4milioni di influenzati sono morte 100 persone, quest’anno, per ora, su circa 3milioni e mezzo di influenzati sono già decedute 30 persone. Decessi che non c’entrano proprio nulla con il Coronavirus.

Quindi, ai dirigenti locali di FN ricordiamo ancora che la normale influenza stagionale in particolari condizioni può causare la morte di chi la contrae. In Italia il ministero della Salute stima che l’influenza sia una delle dieci principali cause di morte. Per questo viene consigliato agli anziani e alle persone più esposte (gli operatori sanitari, per esempio) di fare il vaccino stagionale, in modo da ridurre il rischio di ammalarsi. Ovviamente in questo si deve prevedere di avere i vaccini sufficienti, sperando non vi sia un nuovo virus come nel caso del Coronavirus, e questo costa, e non c’è poi chi grida allo spreco perché si sono prodotti e acquistati più vaccino di quanto se ne utilizzato?

Concludendo, sarebbe il caso che si parlasse di cosa e di che si conosca evitando allarmismi inesistenti e facendo leva sulle paure.

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Eboli/Campagna, 5 febbraio 2020

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