Impianto di compostaggio e il dopo sequestro: “i ruggiti dei conigli”

Un Amministratore giudiziario dopo il sequestro dell’impianto di Eboli è la proposta di Longo che fa domande ma parziali.

E mentre il finto ambientalismo impera i lavori allo STIR di Battipaglia per trasformarlo in un altro impianto di Compostaggio proseguono. Le Imprese che trattano rifiuti continuano a farlo. Il Sansificio sfuma spaventosamente ed emette odori nauseabondi. La puzza c’è sempre. E i “conigli”? Continuano a ruggire.

Sequestro impianto compostaggio eboli

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA/EBOLIE così dopo anni di denunce ai Noe, ultima fatta una settimana fa, dopo tanti incontri in Prefettura e tanti tavoli politici e tecnici, dopo incontri in Regione, dopo tante delibere di Giunta con le quali si chiedeva la chiusura del sito di compostaggio di Eboli perché ritenuto non a norma, dopo le denunce al Ministero dell’Ambiente si è giunti al sequestro da parte dei Carabinieri del NOE, dell’impianto di compostaggio di Eboli.

Valerio Longo X

Un traguardo? Assolutamente no, ma sicuramente una tappa anche grazie alla richiesta dei Consiglieri Comunali di Forza Italia di Battipaglia e di Eboli Valerio Longo e Damiano Cardiello inviata al neo-Procuratore della Repubblica Presso il Tribunale di Salerno Dott. Giuseppe Borrelli, di essere ricevuti per avere, scrivevano, un “cordiale incontro” relativamente alla problematica dei miasmi provenienti dal sito di compostaggio di Eboli, segnalando altresí, come la questione fosse già materia di attenzione degli Uffici della Procura della Repubblica di Salerno, per le numerosissime segnalazioni.

Si ricorderà che nella giornata del 24 gennaio scorso, nei giorni precedenti e quelli successivi si sono registrate le massime punte dei miasmi nauseabondi provenienti in prevalenza dal Sito di Compostaggio di Eboli e dal Sansificio, gli unici due rilevati e certificati, escludendo magari “per principio” lo STIR e gli oltre 20 impianti privati che a vario titolo trattano rifiuti “normali”, speciali, pericolosi, sistematicamente ignorati. L’impianto di compostaggio poi, è l’unico sito oggetto di costanti attenzioni, di picchettaggi e sit in, l’unico che è riuscito ad attirare l’attenzione del “fuggitivo” stellato, il Ministro dell’ambiente Sergio Costa. Si pensi, nemmeno gli incendi di rifiuti in alcune aziende riuscirono a smuovere Costa, in più nemmeno sapeva dove si trovassero tutti quei siti industriali di mennezza che ci sono a Battipaglia. A proposito, ma Longo è Cardiello lo sanno? E quando lo organizzano un Sit davanti ai cancelli degli impianti privati?

Damiano Cardiello}

Ora più che mai, a sequestro avvenuto da parte dell’autorità giudiziaria ed eseguito dai Carabinieri del NOE, una domanda sorge spontanea: Ma cosa è successo di diverso da un mese fa, un anno fa, e ritornando indietro nel tempo fino al 2015, quando è andato in funzione l’impianto di Compostaggio di Eboli gestito dalla ditta Ladurner, tra l’altro realizzatrice dell’impianto da convincere i Noe e chicchessia a sequestrare l’Impianto? Forse la puzza è aumentata da allora? Forse prima di quella data (2015) nell’aria di Battipaglia dallo STIR e tutti gli altri Impianti privati giungeva Chanel n°5?

Una domanda che avrà una risposta e che oggettivamente non troviamo, se non in parte, nell’intervento del Consigliere Valerio Longo: «Dopo il sequestro del sito di compostaggio ebolitano da parte dell’Autorità Giudiziaria, – Scrive in una nota stampa il capogruppo consiliare di Forza Italia Valerio Longoabbiamo espresso tutti soddisfazione per il piccolo passo in avanti che è stato finalmente fatto, rispetto ad una situazione insostenibile che va ormai avanti da anni. Tuttavia adesso occorre tenere alta l’attenzione sull’intera vicenda.

Nicola Acunzo-Sergio Costa-Michele Cammarano

A quanto si apprende dagli organi di informazione, il Sindaco di Eboli e il direttore generale della struttura, risultano coindagati nella stessa indagine. – prosegue Longo che avanza dubbi sulla correttezza delle operazioni – Come dovrebbero continuare a vigilare sull’attività della struttura stessa e controllare quotidianamente tutto ciò che si svolge all’interno del sitoIn questi termini, sorge più di un dubbio sulla possibilità reale di fare piena luce sul problema, in quanto verrebbe certamente meno il profilo di imparzialità e terzietà dei “controllori”, che è assolutamente necessario in casi del genere.

Per questo motivo – aggiunge Longo – ho provveduto ad inoltrare al Procuratore Capo della Repubblica di Salerno, al quale avevo peraltro già chiesto un incontro con una pec inviata la settimana scorsa congiuntamente al collega di Eboli Avv. Damiano Cardiello, la richiesta della nomina di un Amministratore Giudiziario.

Sequestro impianto compostaggio eboli1

In questo modo – prosegue ancora Longo nel mentre avanza una seria di quesiti alcuni di essi anche inquietanti – i controlli sarebbero affidati a persona terza e si potrebbe fare finalmente piena luce in maniera definitiva sui troppi dubbi emersi. Vicenda che ha ancora tanti lati oscuri, venuti alla luce dopo le notizie riportate dalla stampa. Ovvero:

  1. chi autorizza i camion a sversare tonnellate eccedenti il limite stabilito?
  2. Da dove provengono i camion?
  3. Che tipo di materiali vengono sversati, se solo frazione organica o anche altro tipo di rifiuto?
  4. Gli introiti che vengono generati su quale Iban finiscono, visto che il volume d’affari nei soli mesi di indagini si aggira intorno al milione di euro?
Federico Conte LEU

Alla luce di queste perplessità, che solo la locale Procura potrà approfondire. si invitano pertanto anche gli altri soggetti che hanno già provveduto a presentare denunce rispetto alla vicenda (Sindaco di Battipaglia, Comitati e singoli cittadini), di integrare la denuncia con la richiesta di nomina di un Amministratore Giudiziario del sito di compostaggio di Eboli. – conclude Longo e coraggiosamente “ruggisce” all’indirizzo dell’impianto di Compostaggio di Eboli senza menzionare minimamente alcun altro impianto privato battipagliese – La battaglia per la salute pubblica dovrà essere condotta nel solco di assoluta trasparenza perché è in gioco la salute dei cittadini. Non abbassiamo la guardia per il diritto a respirare aria pulita. L’impegno continua».

Quello di Longo e di tutti gli altri che finalmente sono riusciti sono solo “Ruggito di Conigli“. Ruggito che non fanno paura a nessuno, indirizzati tra l’altro verso una struttura pubblica e che colpevolmente ignora chi in questi anni ha realizzato grandi guadagni con la mennezza Aziende private che hanno ritirato rifiuti, li hanno accatastati, alcuni li hanno trasportati all’estero, chissà dove, al costo di 200 euro a tonnellata, altri andati in fiamme per opera e virtù dello Spirito Santo. E non c’è bisogno di interrogare la “Zingara” per indovinare tutti quei miliardi spesi  e a carico di noi cittadini su quali IBAN vanno a finire. Ma è comodo per i “Conigli” che dinigrano gli “incisivi” piuttosto che i “canini” rivolgere le proprie proteste verso alcuni piuttosto che altri: Forse si ha paura?

Cosimo_Adelizzi_Sergio_Costa

Niente paura c’è il “fuggitivo” Ministro Costa che dall’alto del suo ruolo ci protegge, egli è uno di quelli che risolve i problemi, e per questo non si fermò a Battipaglia quando si incendiarono i Rifiuti, lo fece per organizzare una difesa, e per evitare di essere distratto dal suo indefesso lavoro, pensò bene di incontrare di sfuggito chi gli avanzava proposte come quella portata avanti dal Comitato Battipaglia dice No e sostenuta dal Parlamentare ebolitano Federico Conte che chiedeva la nomina di un Commissario Speciale per i rifiuti. E mentre tutto questo accade i lavori allo STIR di Battipaglia per trasformarlo in un altro impianto di Compostaggio proseguono. Le Imprese che trattano rifiuti continuano a farlo. Il Sansificio sfuma spaventosamente ed emette odori nauseabondi. La puzza c’è sempre. E I “conigli”? Continuano a ruggire.

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Battipaglia/Eboli, 26 gennaio 2020

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