Il “fuggitivo” Ministro dell’ambiente Costa, ha ricevuto una delegazione del Coordinamento Comitati Valle del Sele.
Nell’incontro romano, promosso dall’On. Federico Conte hanno partecipato oltre all’On. Adelizzi, Vocca, D’Angelo e Petrone per i Comitati i quali hanno consegnato al Ministro Costa 11mila firme a sostegno della nomina di un Commissario per i rifiuti. Ma Costa dribbla e scarica il problema sulla Regione.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Mercoledì pomeriggio scorso, in rappresentanza del Coordinamento Comitati Valle del Sele, Lidia D’Angelo, Raffaele Cucco Petrone e Daniela Vocca accompagnati dai Parlamentari Federico Conte di LEU, Cosimo Adelizzi del M5S per consegnare materialmente al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, le 11mila firme raccolte della petizione che richiede la nomina di un Commissario Straordinario per il ciclo dei rifiuti nella Piana del Sele, per il ciclo dei rifiuti nella Piana del Sele. Richiesta per nulla accolta dal Ministro Costa, che conferma il suo principale carattere di “fuggitivo” nei confronti dei problemi che ormai condannano Battipaglia e la Piana del Sele un polo di immondizia, “normale”, speciale, pericolosa.
«Abbiamo consegnato al Ministro Costa – Si legge nella nota pervenutaci dal coordinamento dei Comitati della Piana del Sele – le 11.000 firme della petizione che chiedeva la nomina di un Commissario Straordinario per il ciclo dei rifiuti nella piana del Sele, nomina che il ministro continua ad escludere anche in forza di considerazioni di ordine squisitamente giuridico.
Nel contempo però – prosegue la nota che comunque indica gli impegni che il Ministro si sentirebbe di mantenere – il Ministro ha dovuto convenire con noi che questa mobilitazione é l’ennesimo segnale di una condizione di sofferenza da parte dei cittadini della Piana del Sele e nello specifico di Battipaglia, quindi in considerazione di questi fatto ha assicurato una sua azione sostanzialmente in tre direzioni:
- Il già preannunciato rafforzamento dei NOE dei carabinieri sul territorio, affermando anche che egli stesso ha invitato la Prefettura, stante l’emergenza acclarata, a considerare i controlli nella Piana del Sele prioritari rispetto agli altri della provincia di Salerno.
- Ha assicurato un suo interessamento perché si avviino una serie di verifiche ad opera dell’ ISPRA (Istituto Superiore per la ricerca e la protezione ambientale) attraverso l’esame delle matrici ambientali.
- Il Ministro ha chiesto anche un azione sinergica da parte delle forze politiche, dei Comitati, delle Associazioni, dei cittadini etc per sollecitare la Regione Campania ad attivarsi nel recepimento della normativa sulle emissioni odorigene per le quali é sufficiente una semplice delibera di giunta regionale.
Inoltre – conclude la nota del coordinamento dei Comitati della Piana del Sele – il Ministro ci ha anche rassicurati sul fatto che verrà predisposta una videosorveglianza interna ed esterna dei siti sensibili ad incendio rispetto alla quale sta sollecitando il Prefetto».
I presentatori delle firme oltre a ringraziare l’Onorevole Federico Conte promotore dell’incontro, ed all’Onorevole Cosimo Adelizzi che ha voluto, anch’egli, supportare l’iniziativa, hanno assicurato al Ministro Costa l’impegno dei Comitati e delle Associazioni tenendo conto della normativa nazionale che prevede soglie molto stringenti per cui se fosse recepita dalla Regione Campania si potrebbe intervenire anche su Battipaglia.
Un incontro, come quei pochissimi e sfuggenti ai quali fino a questo momento ha partecipato e ci ha abituato “il fuggitivo” Ministro Costa. Si ricorderà che quando bruciarono tonnellate e tonnellate di rifiuti nella Zona Industriale di Battipaglia e le fiamme si alzarono impetuose, visibili a decine e decine di chilometri, il fuggitivo partecipava ad un incontro sulla “Plastic Free” ad Altavilla Silentina, e sebbene le colonne di fumo e le fiamme allarmarono ogni livello istituzionale e i battipagliesi si sentirono abbandonati il Ministro Costa bypassó Battipaglia, imboccó l’autostrada e sparí per ricomparire in una Parrocchia raccontando un bel pó di fantasie e incitando i battipagliesi presenti in quella manifestazione del M5S, ad essere “sentinelle” del territorio. Purtroppo finito l’incontro “stellato” proseguì nella sua consueta fuga.
Se quelle sentinelle avessero un potere di Polizia, il primo ad essere arrestato sarebbe i Ministro. Possibile mai che quest’uomo non può mai fare nulla. Non volle farlo quando imboccó l’autostrada lasciandosi alle spalle i roghi di immondizia, non poteva farlo in quell’incontro del M5S in parrocchia, e non può fare nulla se non ricordare, scaricando sulla Regione, richiamandosi alle “norme restrittive” alle quali la Regione dovrebbe attenersi.
L’unica cosa certa per il Ministro è quella di volere una investitura per una Candidatura a Presidente della Regione Campania, in un eventuale accordo PD-M5S, benedetto da LEU e Italia Viva. Investitura che metterebbe da parte la Consigliera regionale del M5S Valeria Ciarambino e il Governatore uscente Vincenzo De Luca, il quale già sta ricorrendo ai ripari. Intanto ai sostenitori di Costa raccomandiamo di attrezzarsi e raggiungere una buona forma fisica, poiché, ove mai dovesse essere candidato e ove mai dovesse vincere le elezioni, cosa assai remota, per raggiungerlo dovranno farne di corse.
Battipaglia, 17 gennaio 2020