Campagna è la Pontida del Sud? Venerdì sera i big campani della “Nuova” Lega si sono dati appuntamento all’Hotel Capital.
Un brindisi di fine anno e da Pontida a Campagna, dai prati del Nord al Fiume Tenza, da Alberto da Giussano e il “Carroccio” ai tavoli imbanditi dell’hotel Capital della popolosa frazione del Quadrivio, la “Nuova” Lega vuole rilanciarsi e brinda con i “nuovi” big e i “vecchi” dinosauri Sica, Zara, Romano.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
CAMPAGNA – E da Pontida a Campagna, dai prati del Nord al Fiume Tenza, da Alberto da Giussano e il “Carroccio” ai tavoli imbanditi dell’hotel Capital del Quadrivio, la “Nuova” Lega si vuole rilanciare e partendo dalla più popolosa frazione di Campagna, si vuole confermare la Pontida. La Pontida del Sud? E così con questo interrogativo i “Nuovi Lumbard” campani e della provincia di Salerno con i loro “big” della “Nuova Lega” campana e salernitana si sono dati appuntamento per un brindisi di fine anno e in qualche modo fare un punto della situazione.
“Una grande partecipazione per l’evento organizzato a Campagna dal coordinamento provinciale di Salerno per gli auguri di fine anno ai tanti amici, amministratori e militanti che hanno raggiunto Campagna dall’intera Regione. – Si racconta in una nota che riporta anche il sunto dei vari interventi – La serata campagnese rappresenta un punto di partenza importante per la nuova Lega campana guidata dal neo coordinatore regionale Nicola Molteni e dal giovanissimo coordinatore provinciale salernitano Nicholas Esposito. Presenti Lucia Vuolo, Gianluca Cantalamessa, Pina Castiello, Valentino Grant, Ugo Grassi, Francesco Urraro, Claudio Barbaro e Pasquale Pepe.
Inoltre – si prosegue nella nota – presenti dal territorio diverse personalità politiche come l’ex Sindaco di Pontecagnano Faiano e attualmente Consigliere provinciale della Lega Ernesto Sica, l’ex Sindaco di Battipaglia già Consigliere provinciale e Consigliere Regionale Fernando Zara, il Consigliere comunale di Battipaglia Gerardo Motta, l’ex Assessore regionale ed ex Sindaco di Mercato San Severino Giovanni Romano e altri amministratori locali.
“Ringrazieremo sempre chi si è speso per il partito dalla prima ora – ha detto Nicola Molteni alla sua prima uscita pubblica ufficiale a Salerno -, quando si raccoglievano insulti e minacce aderendo alla Lega. I nemici della Lega non sono interni alla Lega ma il nostro nemico comune è Vincenzo De Luca e dobbiamo lavorare tutti insieme per liberare la Campania. Una grande Regione che merita di più, che ha un potenziale straordinario e che con l’impegno di tutti alle prossime elezioni potrà essere liberata”.
In una serata allegra e spensierata, tutti hanno voluto essere presenti da ogni parte della provincia. ”Nel partito non ci sono favoritismi nella scelta dei candidati – ha chiarito Nicholas Esposito -, gli obiettivi non sono personali ma di partito, perché nella Lega vince sempre la squadra. Io sono il segretario di tutti, ascolterò i territori e lavorerò intensamente per la crescita e l’organizzazione del partito in provincia di Salerno”.
L’europarlamentare Lucia Vuolo ha sottolineato l’importanza della provincia di Salerno: “Lanciamo il guanto di sfida alle altre province campane, dichiarando che sicuramente la provincia di Salerno esprimerà il quoziente maggiore alle prossime elezioni regionali”.
Bruno Avagliano, coordinatore della Lega a Campagna: “Siamo felici di aver ospitato un evento così importante nel nostro territorio, che ci gratifica per l’importante lavoro che stiamo portando avanti in questi anni. Posso affermare di aver vinto la mia personale battaglia contro chi, nell’aprile del 2017 dopo la mia adesione alla Lega, mi ha infangato, offeso e minacciato, oggi la Lega a Campagna, così come in tutta la Regione Campania è una solida realtà politica che si candida a guidare la Regione Campania alle prossime elezioni regionali. L’auspicio è quello di ritrovarci nuovamente a campagna in primavera per festeggiare insieme a Matteo Salvini la conquista della Regione Campania”.
E la “Nuova” Lega, appena costituita qui al Sud, inaugura il “nuovo” corso, presenta i suoi “nuovi” big, e inaugura anche la nuova sezione del jurassic politico con Ernesto Sica, Fernando Zara e Giovanni Romano e anche loro in chiave “nuovista” hanno brindato alla Nuova Lega di Salvini. Oddio sarà più difficile convincere i cittadini del Sud: I “terroni”; a votare per la Lega specie dopo le dichiarazioni di Umberto Bossi all’ultimo raduno del Carroccio.
Umberto Bossi all’ultimo Congresso della Lega aveva detto: “Mi sembra giusto aiutare il Sud altrimenti straripano come l’Africa“. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Per onor del vero a Salvini queste dichiarazioni non hanno fatto piacere, ma purtroppo per lui questo è il “sentiment” che circola e l’aria che tira è troppo intrisa di queste esternazioni, ma sempre purtroppo si è fatto talmente male negli ultimi 25 anni, metà dei quali governati in pieno dalla Lega Lumbard che è bastato solopronunciare la parola “Nuova” associandola alla Lega, che agli italiani è bastato un attimo per scaricare tutto quel vecchiume “la noblesse oblige” delle sinistre, per far dimenticare loro tutti gli squilibri economici conseguenti agli sproporzionati investimenti tra il Nord e il Sud, sempre a danno del Sud, con la colpevolezza dell’ignavia dei parlamentari del mazzogiorno.
E viva il “Nuovo”!! Poco importa se anche chi lo interpreterà è figlio di ladroni pluricondannati, e poco importa se a reggere le sorti del nostro Bel Paese siano improvvisatori, ignoranti, fannulloni e incapaci ma saccenti, arroganti, razzisti, populisti. E dopo i saraceni, i barbari, i Piemontesi, passando per spagnoli, francesi e chi più ne ha più ne metta il Meridione si appresterebbe ad una nuova ondata con la “Nuova Lega“. Una Lega diversa che da una parte avverte la necessità di cambiare e “abbracciare” anche le politiche del Mezzogiorno e dall’altra la necessità di lasciarsi alle spalle la vecchia Lega senza perdere identità. Intanto sotto dai prati di Pontida e sotto i fiumi della padania ne è passata acqua e si è passati anche da “Roma Ladrona” a “Lega Ladrona“, ma i meridionali sono talmente accoglienti che sapranno far festa e accogliere anche questo, d’altra parte la Ndrangheta, la Sacra Corona, la Camorra, la Mafia, si sono trovate così bene che sanno subito che fare: Loro non stanno mai all’opposizione; e il loro modello vincente lo stanno esportando dappertutto anche e soprattutto nella “Padania”, li si sono stati accolti non come migranti ma come impresa in affari vari. Pecunia non olet.
Campagna, 29 dicembre 2019