Terminati i lavori: Nuove facciate per l’intero Complesso Monumentale S. Francesco di Eboli.
Riqualificazione e completamento degli interventi sulle facciate e le aree esterne del Museo Nazionale e della Biblioteca Comunale nel cuore del Centro Storico di Eboli.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Completati gli interventi di manutenzione di facciata ed aree esterne presso il Museo Nazionale della Media e alta Valle del Sele e la Biblioteca Comunale “Simone Augelluzzi”. I lavori hanno riguardato soprattutto facciate principali ed ingressi dei due importanti riferimenti culturali nel cuore del centro storico, in piazza San Francesco, allocati nel complesso monumentale San Francesco, uno degli edifici più significativi del borgo antico che ospita, oltre a museo e biblioteca, anche la mediateca comunale.
«Da decenni non veniva effettuata una manutenzione completa di questi edifici simbolo della città e della nostra comunità – ricorda il sindaco, Massimo Cariello -. Si è trattato di una scelta condivisa dall’intera comunità, che vuole indicare come insieme con i servizi anche manutenzione e decoro contribuiscono alla crescita di un centro storico come quello di Eboli, gioiello da preservare e valorizzare sempre di più».
La manutenzione ha riguardato complessivamente le aree esterne e le facciate, ma è intervenuta anche in parte all’interno. «Siamo intervenuti anche sulla guaina superiore dell’edificio – spiega l’assessore alla manutenzione, Ennio Ginetti, che ha coordinato l’intervento realizzato dall’ufficio comunale manutenzione -. La stessa sala convegni del Museo Nazionale è stata già riqualificata, come l’area del porticato nel chiostro di San Francesco. Oggi recupera nuova dignità l’intera piazza San Francesco, con un’indicazione generale rivolta a tutti: il centro storico cresce anche con interventi di manutenzione e decoro».
Eboli, 21 dicembre 2019
Grande assessore!!!!
Ah e complimenti per la macchina nuova.
Riqualificazione di cosa di una schifezza completa quella dell’ex convento di san Francesco negli anni sede dell’antico liceo ginnasio, poi sede del comune e poi bombardato, e poi ancora durante gli anni mdella ricostruzione il peggior destino di questo luogo : una facciata ricordante il muro di Berlino sarebbe l’attuale ingresso al museo. l’altra facciata quella dell’attuale biblioteca ,appiattita da un colore amorfo, scelta scellerata di una commissione colore costata diversi milioni di lire per realizzare questa cagata. E qui centra anche Cariello ‘all’epoca giovanissimo seguace dello Staliniano Gerardone sotto i quali inizio ò il piu grande sfregio del centro antico. Adesso se ne fa una replica volendo far apparire riqualificazione di un che nulla e nel frattempo il resto del centro antico continua ad essere scellerato e abbruttito sotto gli occhi di un assessore cieco e o incompetente.Decorare il paese non significa imbrattare muri con vernice color cacca, tagliare alberi a piu non posso ,quando le strade sono piene di buche , tombini otturati, edifici ridotti a scheletri sia nel centro moderno che in quello antico. Continuo a non capire di che parlano. Ristrutturazione significa anche farsi da parte e dare spazio a chi ne sa piu di te.
mi dispiace contraddirla, “l’opera” è precedente allo Staliniano Gerardone, a riprova il primo consiglio comunale dell’era Rosania si svolse proprio nel chiostro in oggetto e per anni nel bilancio comunale vi era una voce riguardante il rifacimento della facciata